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Visualizzazione dei post da novembre, 2011
Un po' è lunedì. Azz, è martedì, sto post l'avevo cominciato ieri. Un po' c'ho avuto st'idea di mettere le hits degli Oasis nel caricatore cd in macchina, ergo stamattina mi sono sparata un bel And soooooo, Sally can't wait, she know it's too late che mi avrebbe atterrato anche se io fossi stata una persona positiva nonché equilibrata. Non essendolo, vi lascio immaginare. E poi. Domenica sono andata d'accordo con il Donatore. Sta cosa mi distrugge sempre. Sempre. Poi quando lo dico a qualcuno, mi sento rispondere "Eh, io l'ho sempre saputo che lui è il tuo. Per me tra dieci anni vi rimettete assieme e vi sposate". Che poi sono le stesse persone che mi hanno detto, a suo tempo: Ma mollalo quel coglione :) Mia madre continua a chiamarlo Il tuo socio . Andare d'accordo con lui è destabilizzante, anche se ho rinunciato a noi da tanto tempo. Perché finisce sempre che faccio i confronti. E non conosco un uomo brillante come lui. No

PENULTIMA SPIAGGIA

Qualcuno, da qualche parte, scriveva La verità è che non gli piaci abbastanza. Qualcuno, da qualche parte, mi diceva, Vattelo a cercare al sud che gli uomini sono più uomini .  No vabbè , io credo che rimarrò sola per sempre. Alla fine si sta abbastanza bene. A parte di venerdì, che c'ho l'ormone in delirio. Tutte le peggio cazzate le ho fatte di venerdì. E' che tu lavori tutta la settimana e il venerdì ti sfogheresti. No, vabbè, va bene così. Volevo solo dirvi che ho fatto un paio di cose da penultima spiaggia. Tipo che l'altra sera, uscendo dall'ufficio, l'ho fatto. Da sola, per la prima volta. Ho sentito la necessità di un alcolico. Bere da sole è davvero la penultima spiaggia. Però mi sono detta che senza un prosecco non ce la potevo proprio fare ad arrivare a sera. Già mi sentivo una sfigata, e poi c'è anche il barista qui sotto che è un soggetto che mio fratello definisce Frocia da matrimonio . Lui credo mi odi. Vado per prendere il caffè e lui no

VOLI PROLETARI

Qualche tempo fa mi sono ritrovata a volare con Ryan Air. In realtà, l'avevo già fatto le ultime due volte che sono stata a Londra. Che io sono una che mica prende l'aereo tutti i giorni, indipercui, all'epoca, la Michi mi fa, C'è un volo low cost per Londra a 0,99 cents a tratta, facciamoci tre giorni di shopping molesto, ecco, io ho accettato ma mica ci ho fatto caso, che lo standard era leggerissimamente inferiore. Tipo che mi ricordo che avevano spento le luci, e noi ci dicevamo che era perché volevano farci riposare meglio, alle otto di sera. L'altro giorno, riprenoto Ryan Air, volo Bologna Palermo. Ora, lasciamo perdere il fatto che ho prenotato il ritorno nel giorno sbagliato e che mi sono presentata in aeroporto il giorno dopo, che peraltro avevo pure perso la carta d'imbarco, e che quindi ho comprato il primo volo disponibile Alitalia. Parliamo dell'andata. Giassapevo, in virtù della mia solida esperienza, che alla Ryan Air sono soliti rompere i

NON SONO UNA NERD

Sto cercando di fare una session di auto-suggestione, e ho bisogno di voi. Io non sono una nerd, io non sono una nerd, io non sono una nerd. Dovete mantrare* (*neologismo) questa affermazione, tutti in coro. Valentina non è una nerd, Valentina non è una nerd, Valentina non è una nerd. Il primo che mi dice che non sono una nerd ma una geek lo meno a sangue, perché nerd e geek vogliono dire la stessa cosa. Alle superiori le mie amiche chattavano, era esplosa questa moda, c'erano persino i raduni, e a me sembrava tutto pazzesco perché a casa il pc non ce l'avevo, figurati INTERNET. Internet. Questa parola ora un po' la odio, mi sembra di un pressapochismo allarmante. Avete in mente quando qualcuno al bar vi tedia con una scoperta inverosimile, e quando gli chiedete come cacchio fa a sapere quella cosa, lui vi risponde "L'ho letto su. Internet". Sì, ma su repubblica.it, su Facebook, su Twitter, sul blog sonounfakechesinventacazzate.bloggarolo.net? O quando ti

DICIASSETTE ANNI

Negli ultimi diciassette anni sono andata a votare alcune volte, e nel frattempo vivevo. Diciassette anni fa avevo un anno. Vabbè, non è vero, ne avevo 11 e mezzo. Da allora, in ordine più o meno cronologico, ho (seguono bullet points):  comprato l'audiocassetta che ho ascoltato di più negli ultimi diciassette anni: Jagged Little Pill di Alanis Morisette limonato per la prima volta con un tale napoletano limonato altre volte fatto all'amore per la prima volta dopo un anno fatto all'amore per la seconda volta perso per strada amiche e amici conosciuti amiche e amici preso ubriacature moleste spaccata un dente, ehm masterizzato uno dei cd che ho ascoltato di più negli ultimi diciassette anni: Nevermind dei Nirvana fumata la prima canna divenuta maggiorenne perso nonno presa patente letto uno tra i libri più amati: Viaggio al termine della notte, L.F. Cèline laureata letto uno tra i libri più amati: Furore, di Steinbeck comprato uno tra i cd che ho ascol

STEREOTIPI E AMBRA ANGIOLINI

Cari tutti, ormai dovrei rendere ogni post un disclaimer del precedente, ma normalmente ci tengo a mantenere integra la mia scorrettezza politica. Però una cosa questa volta ci tenevo a dirla. Sono sempre stata ferocemente ironica giocando sugli stereotipi. Ho detto spesso che i maschi sono tutti uguali. Ho denigrato i miei compaesani. Ho sfottuto i modi di mio fratello, quelli di mia madre e quelli del Donatore. Soprattutto mi sono sempre molto presa in giro (a volte mi sono anche auto-offesa e tolta la parola da sola, tipo quella volta che Polly ha detto che Valentina non trombava dal 92. Ecco, quella permalosa di Valentina ha detto a Polly che doveva farsi un attimo i cazzi suoi e non le ha parlato per tre giorni). Chiunque legga le mie prese in giro contestualizzandole, sa che non sono una persona chiusa di mente; chi non lo sa potrebbe offendersi. Ecco. Volevo dirvi che se vi offendete me ne dispiaccio, ma a me manca il pregio della paraculaggine e non ci sto a scrivere facendo l

TEMO FORTEMENTE DI DIVENTARE COME QUEI TALI CHE VANNO AD AMSTERDAM A FARSI COMPATIRE E POI MANDANO LA CARTOLINA AL BAR DI RIFERIMENTO

 Dice che in Sicilia non piove mai. Tipo un giorno all'anno. Tipo ieri. In questo momento il mio desiderio più recondito è fare un post agghiacciante sul mio week end siciliano, postando foto fatte con il cellulare e relativi commenti turistici, e magari anche appendere un pupo siciliano (ahah, che avete capito?) in salotto.. Ma due fattori ostano: 1) Dio c'è e io ne ho le prove!; 2) Vi voglio troppo bene per tediarvi. Però due paroline vi prego vi prego. E due fotine schifoselle, daidai. C'è che se rinasco, voglio rinascere a Catania. Sì vabbè, per limonare con Carmen Consoli, questo è scontato. Che poi, che delusione, non l'ho mica incontrata. Tipo che l'altro giorno ho letto su Vanity che la beniamina del popolo Laura Pausini era ferma da due anni a casa dei suoi, Castelbolognese (villaggio vicino al mio popolato da gente strana), e io non l'ho mica mai incontrata, in due anni, in una città grande uno sputo. Figurati se mi incontravo Carmen. Comunque.
Oggi non sono di buonumore. Anche se ieri sera mi sono cimentata in una delle mie attività preferite (non LA preferita, eh), che è sognare con mio fratello. Lui che gira su e giù per la mia cucina snocciolando idee geniali, e io al pc che prendo appunti. Lui in giacca e cravatta, io in pigiama di pile. Lui che sorseggia una tisana, io che sgranocchio patatine. E giù a ridere. Faremo questo e quello, un giorno. Io la copy e lui l'art. Abbiamo gusti simili, ci piace il trash e il pop, e ci sentiamo molto sofisticati. E io non riesco mai a dare il massimo se non ho lui di fianco. E lui non riesce a licenziarsi se io non gli prometto che lavoreremo assieme. E però stamattina non sono più di buonumore. Mi viene da piangere. Mi succede tipo una volta al mese, piango tutto il giorno, mi dico che sto diventando una depressa, sono schifata dalla mia vita. E poi scopro che ero solo in sindrome premestruale. La quale mi sta parecchio sul cazzo. Perché io non credo assolutamente nel fatto che

QUANDO MAMMA NON C'E'...

L'altro volto delle mie (fortunatamente rare) trasferte è ciò che succede a casa in mia assenza. La mia unica certezza sono le mie figlie, che si comportano sempre sufficientemente bene e mi riferiscono diligentemente cosa hanno fatto. Il problema sono mia madre e il Donatore: in genere li modero, ma in mia assenza entrano in una competizione feroce mascherata da falsa diplomazia. Tipo che io programmo un calendario-visite (il Donatore sta con le bimbe il sabato, mia madre la domenica), e loro tassativamente arrivano entrambi al sabato e permangono fino alla domenica, interagendo raramente se non per sparlare di me, e telefonandomi spesso per sparlare di loro stessi. Non vi parlo spesso del Donatore perché rispetto la sua privacy: sappiate solo che in confronto a lui io sono una grigia ragioniera. Tanto per dire: al nostro primo appuntamento si è presentato con un completo su misura a quadretti bianchi e azzurri, camicia bianca, e scarpe a punta. Del resto io gli avevo dato appun

IL MIO CAPO-AREA LA CHIAMAVA CALAFRICA

--> E poi, questa mia sobrietà (qualcuno la chiama taccagneria, io la chiamo "non ostentazione") quando viaggio da sola , mi regala sempre scorci d'umanità (im)previsti e quasi commoventi, che se alloggiassi all'Hilton e mi muovessi in taxi, perderei come le luci fuori dai finestrini. Come in questo Bed&Breakfast a Reggio Calabria candidamente vintage, con l'ossigenato Steve che mentre mi preparava il caffè si produceva in un'accorata dissertazione etnografica sulla Calabria. Che poi io già lo sapevo, che c'erano le colonie albanesi, a nord della regione. La mia esasperante lentezza nel sorseggiare il the (posso guardarlo raffreddarsi anche per dieci minuti, prima di berlo), gli ha permesso di allargare il discorso alla descrizione delle selvagge spiagge ioniche, cartina alla mano. Peccato manchi il volo low cost, e credo non tornerò. Peccato davvero, perché è più bello di come m'aspettavo dal supponente bambagio della bomboniera "al

STRANEZZE

Che poi qui si è diventati talmente una grande famiglia che pensavo di dovervi dire un paio di cosette su di me un pochettino strane, giusto così, a scopo di intrattenimento. Io so delle cose dei blogger che seguo che neanche il loro confessore. Di un blogger che non ho mai visto neanche in foto so per esempio che lo porta a destra. Voi lo sapevate che io c'ho questa fissa che mi tocco sempre i capelli e se sono nervosa li strappo proprio? E anche le sopracciglia. Ogni tanto qualcuno arriva, mi guarda soddisfatto e mi dice: Toh! Hai smesso di strapparti le sopracciglia! In realtà no, ho solo cominciato a riempire i buchi con il kajal. Il Donatore, che qualche volta mi ha visto al mattino appena sveglia, dice che sembro appena scappata da una casa di cura psichiatrica, che detto da lui significa che qualche problemino forse forse ce l'ho davvero. Poi ho realizzato che non è normale il modo in cui faccio la doccia. Perchè sto seduta sul piatto della doccia, invece di stare in

NORMALITA'

Intanto volevo dire "Massima Stima per le mamme casalinghe". Perché io ieri sono stata sempre sola con le bimbe (a parte un'incursione al parchetto, dove mi hanno portato per farmi un po' sfogare sull'altalena), e devo dire che la giornata è stata lunga, e il mio mal di testa, nonostante io mi sia prodotta in un lungo accoppiamento con il mio divano, non ha beneficiato dei millemila decibel che i tre mostri sono in grado di produrre. Oggi invece sono in quel mood ansioso che peraltro si concilia malissimo con un pc spento da 30 ore. Son fatta così: quando il pc è lento, scatta la competizione tipo dito più veloce del west. Vabbè, tu non mi apri Firefox e allora io ti apro Thunderbird, e se tu non apri neanche Thunderbird io apro Chrome e se tu non apri Chrome io apro Excel, e insomma, finisce sempre che va in palla tutto e io devo fare appello a tutte le mie virtù (?) per non tentare di convincere il mio pc ad assistermi a suon di calci alla colonnina. Alla fine