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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

STATO DELL'ARTE

  COME SONO CAMBIATA NEGLI ULTIMI DIECI ANNI Dire che sto diventando adulta è sicuramente una parola grossa: sto cercando di crescere. Tipo la cucina. Sto imparando. Ci ho provato un paio di volte a morire di fame ma senza successo. Così ho imparato a fare il ragù, la pasta e fagioli, la zuppa di patate, la cheese cake, la quiche lorraine. Diciamo che è passata un po' d'acqua sotto i ponti da quella volta che invitai l'Ale a pranzo e le offrii un risotto liofilizzato, tortilla chips come secondo e un caffè al bar. Poi c'è la guida. Mi scade la patente tra pochi mesi e non ho ancora imparato a parcheggiare. Ciò che provoca con più facilità il mio turpiloquio comunque sono quelli che ti fanno i segni quando parcheggi. Non so, il vecchietto che ti vede in difficoltà e si mette lì, agitando gli arti tipo vigile urbano e ti dice "Avanti, avanti! Bo ( ferma )!". Quelli lì, io tiro giù il finestrino e li invito gentilmente ad andare a fare fellatio al cimitero,
L'ora legale è una fottuta barbarie. Non è giusto proprio per un cazzo. Per oggi non dico altro. La prossima volta che posto un fottuto sproloquio lungo meno di un sms e mi aspetto, per questo, un applauso, mandatemi direttamente a Cuba a svernare e ditemi che mi merito Facebook e nient'altro. Nient'altro.

GUGOLIAMOCI!

Non è pper dire, santiddio. Leggevo da qualche parte che ogni tanto si dovrebbe gugolare il proprio nome, per sapere cosa potrebbero scoprire di te potenziali datori di lavoro, o la polizia, o il tipo che hai rimorchiato in treno che risalirà al tuo blog in men che non si dica, scoprendo subito che hai tre figlie. Nota per chi non è esperto di neologismi. Gugolare non è una parola onomatopeica, tipo ululare o grufolare. Cioè, non è che mi metto a ululare alla luna "Valeeeeee, Valeeeee". Che sennò finisce che Sergio si affaccia alla finestra e mi spedisce le assistenti sociali, già s'era insospettito quando m'ha visto per la festa della bambine, vestita da casalinga anni '50. Per gugolare intendo googlare, cioè cercare su Google. Detta così, googlarsi sembra tanto una roba edonista e narcisista, una sorta di masturbazione platonica. Però c'è gente che lo fa. Io no, eh! Giusto una volta per caso. Saltano fuori tra i peggiori articoli che ho scritto, tipo que

QUESTO E' UN GOSSIP BLOG

  SU QUANTE VOLTE TIZIANO FERRO HA FATTO COMING OUT Disclaimer: Tiziano siamo tutti con te. You know che mi sono comprata un cd di Tiziano Ferro. Il cd consigliatomi era quello che conteneva le canzoni più martella- maroni di tutte, e si chiama 111. Questo album dice Wikipedia che è uscito nel 2003. Ora, qualche mese fa leggevo su un blog che non ricordo: “Tiziano Ferro ha confessato a se stesso quello che il mondo sapeva già”. In effetti, pensavo a una sera di qualche anno fa, nella Panda di Alice, che c'era Tiziano nell'autoradio, e lei cantava, e fuori faceva molto buio, la memoria visiva mi dice che era inverno e stavamo percorrendo la via Emilia. Lo sapevi che Tiziano Ferro è omosessuale, Maddai, Che dici ci fermiamo a prendere un bombolone caldo? Alice, come facevi a saperlo? Ora che le bambine mi costringono ad ascoltarlo ogni giorno (Dacci oggi il nostro Tiziano quotidiano!), ho applicato lo studio della filologia romanza...ehm...ho ascoltato attentamente i suoi tes

UNA VENERE STORPIA

Lui fa il pizzaiolo in una trattoria oltre la collina, si chiama Cristiano e pubblica con Marcos y Marcos. Dicono sia bravo, anzi è bravo, sennò non avrei letto un suo racconto su D di Repubblica. Ha la barba lunga e l'accento forte. Venerdì presentava il suo ultimo libro e c'erano, a presentarlo, l'assessore, il giornalista de L'Unità e il già ministro del lavoro, on.. E' andata a finire che l'on. ha tenuto un mezzo comizio e, sarà che sono disillusa, o forse solo annoiata, ma quando sento parlare di "si dovrebbe" o "rivalutare il lavoro" ho come l'impressione di stare a sentire aria fritta. E comunque ero lì per sentire Cristiano, che era molto pane e salame, e un paio di volte ho pensato "ma lui sono io?". Peccato non esserci fermate a conoscerlo: il già ministro aveva parlato troppo, e alle 11 siamo scappate a un concerto. Poi non so se siano stati i due bicchieri di vino (ok, ok, qualcuno in più), o quel rossetto rosso, o

QUEL GRAN REPUBBLICANO DI MIO NONNO

Io da adolescente ero fastidiosa. Chissà poi perchè. Poi succede sempre così, no? Dici quella frase cruda, fai la stronza, e non ti penti minimamente. Ma poi capita anche che la gente muoia senza che tu abbia chiesto scusa. Tipo mio nonno. Se ne stava al suo posto, a tavola, dava la schiena la tv, quella vecchia tv col tubo catodico, sempre accesa, quel brusio che mi faceva addormentare dopo pranzo. Probabilmente beveva vino rosso e mangiava qualcosa pieno di colesterolo: affettato, formaggio, ciccioli secchi, non mi ricordo. E probabilmente mi offriva qualcosa, un fetta di formaggio, o non so che altro. Mi dice che ha visto il festival di Sanremo, mi dice che quel cantante che ha spaccato la chitarra sul palco fiorito era un disum . Un decimo , letteralmente. Un cretino, insomma. Perchè mio nonno veniva dalla miseria e a sei anni lavorava come garzone da contadino e me l'aveva detto così tante volte che lo sapevo a memoria, senza tuttavia sapere cosa facesse un garzone da
Lei è una di quelle signore che frequentano regolarmente la balera. In genere hanno dai 60 ai 75 anni, sono ben tenute, scattanti, ben truccate. Alcune si definiscono orgogliosamente signorine , che significa single; altre sono vedove, pure piuttosto allegre. Sono l'evoluzione naturale del matriarcato che vigeva nella Romagna contadina, vanno in vacanza con le amiche e a cena fuori per la festa della donna, meglio se in locali dove ci siano uomini nudi, unti e col culo depilato. Io la goliardia femminile la adoro, forse perchè, diciamocelo, l'uomo per me è un universo sconosciuto e anche un po' spaventoso. E infatti quando avevo 17 anni con la mia migliore amica andammo in questo locale tristissimo dove c'era questo spogliarellista dal nome esotico: noi facevamo le galle e gli lasciammo un biglietto con i nostri numeri di telefono. Lui mi richiamò e io vi pare che ci sono uscita? Ovviamente no. E poi c'avevo un morosino che più innocuo di così non si poteva. Una

INEZIE

Uno si chiama Ferro ma non è un metallaro. Le sue canzoni sono unisex, vedi quella dedicata a Paola/o. L'altra è una sicula che suona la chitarra per la quale mi sono presa una cotta adolescenziale. Ieri mi sono arrivati i cd. Ho strumentalizzato Amazon al fine di martellarmi i maroni. Sempre e comunque. E lui mi ha ripagato con una mail dall'oggetto: "Valentina, idee regalo per la festa del papà". Dovrò rispondere come faccio sempre quando mi chiedono che lavoro fa mio padre: "Il perito". E quindi niente, li ho ascoltati tutto ieri. Mentre guidavo ululavo che " io non piango mai per te, non farò niente di simile". E mentre lavavo i piatti stonavo che " tu sei quello che non c'è quando è il mio compleanno, quando vago nel buio". Che poi il tu avrebbe senso se avessi un interlocutore. Che non può essere il volante, che non possono essere le stoviglie sporche accumulate in tre giorni. Ma, mi dico, questo dev'essere per fo

MASCHIO O FEMMINA: CHE IMPORTA?

Lucia: Mamma, ma il gallo si sposa con la gallina? Io, distratta: Sì cucciolo. Lucia: E se s'innamora di un altro gallo? Io: Bè, vivranno felici e contenti. Lucia: Ma se un gallo sposa un gallo, uno dei due si traveste da sposa? Io: Uhm... Lucia: No, perchè io non ho mai visto in giro un gallo vestito da sposa...ma se è per questo non ho mai visto neanche una gallina vestita da sposa! Volevo dirvi buon otto marzo. A tutti, anche agli uomini. Perchè siamo tutti femmine, in fondo.

CARRI ALLEGORICI

Secondo mio fratello questa sera dovremmo recarci a una festa di carnevale in una discoteca frequentata da casi umani, lui vestito da Carmen Miranda e io vestita da "capotreno", con una sua giacca delle Fs riesumata in un mercatino e un paio di shorts. Io vorrei vestirmi da nerd, ma lui dice che non sarebbe un travestimento. Io dico che invece, del carnevale, ne ho avuto abbastanza ieri, che ho subito la festa paesana con i carri allegorici. Suppongo che tutti sappiate cos'è un carro allegorico anche se non abitate a Cento o a Viareggio, ma voglio comunque rinfrescarvi la memoria. Per una questione demografica e umanitaria: il mondo è sovrappopolato, non c'è bisogno che facciate dei figli. In pratica ci sono un branco di pervertiti che allestiscono* a tema un carro agricolo e ci cacciano sopra un tot di bambini mascherati. Un trattore traina il carro per il centro del paese, sgassando sopra ai bambini ivi contenuti. L'allestimento mira ad essere molto original

MUTATIS MUTANDIS

Mi sto ufficialmente trasformando in un uomo, sappiatelo. Il processo è cominciato con l'allattamento, che ha fatto sparire le mie tette; ora continua con una tempesta ormonale da camionista alle prese con il calendario di Selen (esiste ancora Selen?). Solo che al posto di Selen metterei, chessò, Liam Gallagher. foto tratta liberamente dal web per gratificarmi Me ne sono accorta stamane. Sono uscita di casa cercando con tutte le mie forze di ignorare la tempesta di neve. Non sta nevicando, non sta nevicando, non sta nevicando. Ho messo le All Star di tela, jeans e lupetto in cotone, come si converrebbe se fosse davvero marzo. Ho evitato quegli inutili orpelli che sono i guanti e la sciarpa. Così vestita, ostentando indifferenza nei confronti del nubifragio che stava impazzando sopra la mia testa, ho raggiunto il parcheggio, dove, tanto per cambiare, un camioncino sostava dietro alla Ficus. Un giovine stava scaricando della merce. "Scusa, quanto rimani?" urlo io,

MAI FARE LA SBORONA* CON I PROPRI FIGLI

Carolina: Mamma, ma tu sai scrivere proprio tutto? Io: Uhm, penso di sì. Carolina: Anche Emma? Io: Certo. Carolina: Anche Matteo Rossi? Io: Sì, anche Matteo Rossi. Carolina: anche بسم الله الرحمن الرحيم (bismi-llāhi r-raḥmāni r-raḥīm) ? Cosa mi è saltato in mente di insegnare alle bimbe l'unica parola araba che so, ovvero "nel nome di Dio, clemente e misericordioso"? *Sborona significa letteralmente persona che eiacula molto, in senso lato significa che mi sono vantata di sapere l'arabo e non era vero. (Google abbi pietà di me, ora non mi mandare tutti coloro che cercano "eiaculare").