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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Lucidità

Tra i tanti difetti che ho, uno è la lucidità. Sono una specie di narratore onnisciente di questo romanzo assurdo che è la mia vita. Conosco perfettamente ogni personaggio, e nessuno è completamente buono né completamente cattivo. Chi merita di restare probabilmente è interessante, forse è persino un po’ assurdo, di certo ha una funzione drammaturgica. Cattivi, antagonisti e nevrotici servono sempre, che non siamo a catechismo qui. Photo by Kristina Tripkovic on Unsplash Tutti fanno fronte a destini inaspettati e a colpi di scena: il lupo cattivo alla fine viene riabilitato, perché sicuramente ha un passato doloroso o soffre di una psicosi; il buono se la prende nel didietro perché non è davvero buono, è solo debosciato. Io metto assieme gli elementi e guardo che succede, quasi tutti hanno un conflitto da risolvere, se la situazione è paradossale non esito a ficcarmici dentro, il parossismo ha sempre una sua estetica, anche se fine a se stessa. Valentina non so se è

Perché siamo diventati tutti così edonisti?

L’altro giorno parlavo con la mia terapeuta di questa cosa, di cui poi ho parlato anche recentemente con un’amica. Del fatto che molti, tra cui io, hanno tanto bisogno (ed è umano che sia così) degli altri, di una relazione, di un abbraccio, di un gesto fisico di affetto e di vicinanza, di un preziosissimo “ci penso io”, o “ti aiuto”. Molti si sentono soli, e allo stesso tempo sono “affettivamente analfabeti”. Diceva una mia amica qualche settimana fa: è come se le relazioni fossero diventate una chat su Whatsapp, hai in mente quando chiudi la chat ma non dici niente, non dici ciao, non dici a presto? Ecco. Sparire senza dire ciao o senza spiegare perché si chiamerebbe ghosting. Devo ammettere che a volte l’ho fatto e l’ho anche subito. Quando l’ho fatto io è stato perché qualcosa, nella persona che avevo di fronte, mi ha fatto chiudere a riccio, ma così a riccio, che non ho voluto neanche spiegarlo. Ho questo difetto qui, che mi chiudo. Quando l’ho subìto credo che, dall’altra par

Perché leggere ancora blog e magazine?

Non so voi ma io ho una gran nostalgia dei blog. Ne seguo davvero pochi, e io stessa, non so, non sono più capace di scrivere un post, mi perdo prima di portarlo a compimento, anche se avrei tantissime cose da dire. Ultimamente sono un po’ così, mi fiondo verso non so dove, addirittura interrompo la gente mentre parla, mi do fastidio da sola. Ma, dicevo, che cosa mi manca dei blog ? Mi mancano le community . Come fanno a mancarmi le community, direte, se viviamo in un mondo di interessi di nicchia, di gruppi Facebook, di specifici hashtag da seguire, in pratica un mondo dove ognuno è parte di migliaia di micro community? Mi mancano perché credo che tutto oggi sia diventato molto più superficiale e le community sono legate da un filo sottile, sottilissimo. Mentre alcuni blogger creavano delle community...uhm..di sentimenti. Mi è capitato molte volte di conoscere qualcuno solo perché leggeva il mio blog, e nella maggior parte dei casi erano persone che davvero valeva la pen