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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

VERGINITA'

Non vi fate ingannare dal titolo. In effetti avevo pensato di farvi credere che sono la Madonna. Così, sperando di avere qualche sostenitore in più, ma poi mi sono resa conto che non ve la sareste mai bevuta. No, il post riguarda altro da me. E' che ieri sera ho dovuto per forza dormire da mia madre, perchè i gradini del mio appartamento erano in fase di manutenzione e il babbo delle bambine non ci voleva tra le balle. Lui, capite? Andare a casa di mia madre è un'esperienza antropologica. Perchè lei possiede un televisore. Sapete, quell'oggetto rettangolare con il tubo catodico. Guardare la televisione è un'esperienza antropologica. Mi sento come uno di quegli esploratori coloniali che andavano con il retino per farfalle nelle tribù dell'Africa nera. Lo strano popolo degli opinionisti, dei conduttori e delle starlette riesce sempre a stupirmi, almeno quanto l'interpretazione della realtà che fanno i telegiornali. L'altro giorno ero di passaggio sul divano de

CONTROINFORMAZIONE NON RICHIESTA

Vi avverto che sono in vena di polemica, per la prima volta da quando ho uno spazietto mio di espressione. Ringraziano Blogger e Google gli usuali confidenti di polemica, che ad oggi non riceveranno le mie mail o le mie telefonate incazzerecce: mamma, Mattia, Paolo e tutti coloro che mi danno un po' di spago in questo senso (invece le fortunate prescelte per gli sfoghi depressivi continueranno a sentirmi spesso). Io c'avrò pure le manie di persecuzione, però sono una che legge gli estratti conto e le bollette. Cioè: non è che leggo l'importo finale e poi alimento la raccolta differenziata con il dettaglio della bolletta, quello scritto sul retro, a caratteri illeggibili. Casomai stiate pensando di imitarmi, vi avverto che è una pessima trovata, nel mio caso una specie di malattia: devo trovare l'imbroglio ad ogni costo. E quel che è peggio è che lo trovo sempre. Il voler capire cosa ti stanno fatturando ha almeno due svantaggi: 1) per venirne a capo ci vorrebbe una laur

ADORO LA PRIMAVERA!

Vi comunico che qualche minuto fa ho finalmente sfilato un orrendo golfino a rombi che metto a volte in ufficio, esibendo le mie candide braccia. Per di più, sin da questa mattina, sto esibendo il bianco polpaccio tra l'orlo dei leggins neri e la scarpa cosiddetta ballerina. Quando si dice fortuna. Proprio ieri mattina, che non avevo nulla da fare, mi sono chiusa in bagno per un'accurata deforestazione. Mi hanno interrotto, nell'ordine: - bimba brulla: maaaaammaaaa, devo lavarmi le mani; -bimba brusca: maaaaammaaaa, che fai? posso venire ad aiutarti?; -padre delle bambine, gentilmente in visita e dotato di gazzetta dello sport(non commentate, che venerdì sera sono uscita per svagarmi e mi sono beccata solo lunghe ramanzine dalle mie amiche circa l'opportunità di liberarmi di lui una volta per tutte): vaaaaleee, ho un attacco di dissenteria; - blondie: bwaaaaa! mammaaaa! ma dove sei finitaaaaa? In ogni modo, ne sono uscita viva, dopo circa un'ora. Che non c'avevo

A.A.A.

Ok, lo ammetto, lo sto cercando. Voi che mi leggete lo avrete capito da un pezzo, ma nella vita sono una tipa non particolarmente espansiva, ecco, mica balza all'occhio. Devo sempre mantenere una certa posatezza da madre di famiglia/ impiegata modello. Però trattieniti e trattieniti, ieri mi è scappato di dire, mangiando il kebab con mia madre: "mica male il kebabbaro palestinese!"...ma il mio occhio allupato diceva: "ammazza quanto me lo farei, non ne posso più, mi farei anche un sasso". Tant'è che pure Madre s'è stupita dell'allegra girandola primaverile ormonale della figlia degenere, normalmente composta. Sto cercando un principe, o un rospo, purchè sia. Sono sempre stata iper selettiva, ho avuto solo due amori: uno per cinque e uno per sette anni. In mezzo nulla, o meglio in mezzo entrambi, ma questa è un'altra storia. Ora, mollata o mollante a seconda dei punti di vista, mi ritrovo ad uscire se va bene due volte al mese e a non essere una p

SHE DEVIL (terapia d'urto valida solo in presenza di conviventi analfabeti)

La mia amica Molly , fin'ora, non ha avuto in dotazione grosse fortune, se si esclude una prole sana e numerosa. La mia amica Molly, nella scelta del fecondatore, è stata guidata da sconosciute dinamiche psico-para-freudiane con radici nella percezione di sè nella fase orale, piuttosto che dal buonsenso. La mia amica Molly, certe sere, si sente così sola che vorrebbe agguantare e uccidere quel silenzio assordante che riempie il suo salotto vuoto. Sabato sera era una di quelle sere che l'ultimo libro con dedica del suo amico Guido non le teneva abbastanza compagnia. Molly stava per stappare la bottiglia dei sangiovese superiore che, nella credenza, attendeva l'arrivo di un ospite speciale. Quel vuoto dentro, sabato sera, era un ospite straordinario e invadente, che meritava la riserva 2006. Molly, quel vuoto, avrebbe preferito stiparlo a forza nell'armadio, come faceva con gli oggetti di lui che le davano noia. Poi, una lampadina si era accesa nella sua testa. Perchè mai

SINGLE SEMPRE, VEDOVA SOLO A VOLTE

Mi rifaccio al post di Erounabravamamma e di Annalisa per sfogare il bollore mattutino. (Per darvi un'idea del mio mood, vi dico anche che il venerdì-oggi- in ufficio c'è la signora delle pulizie che sta aspettando il terzo figlio e che a volte mi chiede seriamente (!) come mai con tre figlie io non sia alla ricerca del maschio. La prima volta ho risposto: "ma io SONO alla ricerca del maschio!"...poi l'ho interpretata meglio, mi sono schiaffeggiata e, balbettando, mi sono corretta). Il suddetto post, in estrema sintesi, evidenzia come, negli orari critici, il maschio di casa (e in questo caso intendo il fecondatore, di qualunque stato civile esso sia) sia sempre temporaneamente assente, e la femmina di casa (la fecondata) sia sempre, in tali lassi di tempo, temporaneamente single. Io che sono single nella vita, in certe occasioni vorrei seriamente andare a cercare il donatore di sperma che mi ha permesso di avere tre figlie, poi ricordo che non solo ha donato lo

QUESTIONE DI SCELTE

Per fortuna la mia migliore amica è mamma. Perchè sennò parleremmo solo di mestruazioni, cellulite e sesso (ne abbiamo sempre parlato. Sai quando nel casino di un ristorante o di un locale, c'è quell'imbarazzante attimo di silenzio generale, magari un'abbassamento della musica, e tu sei lì con l'amica, che, mantenendo un tono alto per farti sentire da lei, ti produci in elaborate descrizioni sessuali, magari complete di nomi e cognomi? ecco.). Ora invece parliamo anche, e sottolineo anche, di asili, pannolini e pediatri. E anche di quel babbo figo che becchiamo ogni tanto all'uscita dell'asilo. Abbiamo idee diverse su cosa è bene dare ai figli e cosa no. Lei dice: soldi . Lavora più che puoi e lasciagli due soldi. Io dico: tempo . Lavora meno che puoi e lasciagli dei bei ricordi. Ora, in realtà non è una questione così manichea. Per esempio, nel mio caso, mica posso lavorare meno come vado dicendo. Vallo a dire al mio capo. "Part- chè?" mi risponderebb

FACCIO OUTING

La ripresa sta arrivando inaspettata insieme a un bel caldino primaverile, un week end alle porte e lo stipendio sul conto corrente. Credevo di essere di nuovo sull'orlo del burrone e invece la forza sta tornando, ed è passata appena una settimana. E allora scrivo un post soft, per ringraziare Supermamma di avermi conferito un premio. Le regole sono: citare chi ti ha conferito il premio, dire 10 cose di te che non si sanno, premiare altre 10 blogger. Su quest'ultimo punto, vi comunico già che non sono esperta di netiquette, e inoltre bloggo (yo, evvai di slang, bro! ehm ehm, ritroviamo il contegno e la mestizia post traumatic) da poco, quindi lo conferirò a chi vedo spesso passare di qua, soprattutto per il fatto che, come dicevo, il mio mood è un po' down (olè!) e, almeno oggi, non vi verrò ad avvisare del premio. Per farmi perdonare sceglierò un "madrino" speciale per la premiazione... E ora...tadaaaaan! Faccio outing. 1) Il mio peggior difetto? Il masochismo (

UN PO' DI LATITANZA

Mi è successa una cosa brutta. Forse non bruttissima. Forse solo una bottarella in una vita di calci in culo. Però non riesco a scrivere nulla. Sento il nero dentro. Vi sembrerà una cavolata, ma questo blog è nato perchè mi sentivo su di giri, allegra, assertiva, propositiva...volevo incanalare un po' della mia forza in qualcosa di creativo. In questo momento sono come svuotata. In senso fisico perchè devo obbligarmi a mangiare almeno un po'. In senso mentale, perchè ho bisogno di non pensare a nulla per non piangere. Spero passi in fretta. Credo passerà in fretta. Sono forte, io.

LE MADRI DEGLI ALTRI (ULTIMA PARTE, GIURO!)

Vi prego, permettetemi un'ultima carrellata, poi vado in ferie e non vi scoccio più. Al solito sarò acida, perchè c'è un po' di me in ognuna di queste mamme degeneri. LA MADRE "NON PARLO BENE L'ITALIANO" L'altro giorno porto le bimbe all'asilo e mi becco questa scena (ok, mi prendo qualche evidente licenza poetica). Lei: mamma verosimilmente pakistana, con bambina a dir poco BELLA. La piccola viene parcheggiata di fronte alla porta della sezione con ancora il cappotto e la berretta, la madre inforca gli occhiali scuri e fugge. Apro la porta, entriamo tutte: io, le gemelle, la loro amichetta, compitissima. Esce la maestra-carbiniere: "Fermate quella donna!". Il bidello-armato si appresta all'inseguimento, ma niente, lei è già sparita nei meandri del parcheggio. La bimba era stata assente per malattia e la madre non aveva portato il certificato medico necessario per il rientro. Devo dire che ho tentato anch'io il metodo "no compren