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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

ZABAIONE FOR DUMMIES

Zabaione e Mascarpone recipes for cats ovvero Quando il dessert lo puoi far preparare al gatto (notate l'inglese approssimativo) Oggi mi dicono essere la giornata internazionale dell'uovo e mi accodo alle mie esimie colleghe food blogger con una ricetta, quella dello zabaione, che ovviamente mi ricorda una cosa mezza erotica. No, che avete capito: niente spalmamenti, che dopo ci si appiccica tutti ed è una schifezza. Cioè, me l'ha detto una mia amica eh. Lo zabaione mi ricorda una signora anzianotta che conobbi anni fa sul lavoro, la quale aveva un figlio ancora "in casa" alla venerarda età di circa quarant'anni. La vegliarda si bullava del fatto che suo figlio a volte si preparasse da solo lo zabaione. Di fronte alle mie perplessità spiegò maliziosa che lo zabaione è molto energetico, ed è l'alimento base nella dieta dello scopatore professionista. No, vabbè, in questi casi ti viene da  chiederti se la vegliarda sarebbe stata orgogliosa anche di un
Post scemo, superfluo e casuale, della serie Chi l'hai mai detto che se non si sa cosa dire bisogna tacere? Leggere sta cosa sarà come venire a pranzo con me, quelle volte che ho voglia di parlare un sacco e a caso. Succede che hai tre figlie di cui due in età scolare e una in età prescolare. Succede che le gemellazze stanno impararndo a scrivere, e io non so come spiegare loro che i nasi sono diversi dai nazi. Qualcuno per favore mi indichi la corretta pronuncia, possibilmente tramite audiocassetta. Perché la tv non l'abbiamo e non sappiamo come si parla bene in italiano. Tutte le volte che devo scrivere la parola Manutenzione , devo fermarmi un attimo per capire se si scrive con la s di manutensione. C'è la povera Pilù che non sa dire la parola scienze e dice sense, e in effetti, la sc manca anche a Orietta Berti che se non sbaglio viene da un paese vicino a Reggio Emilia, e c'è una canzone dove parla dell'assensore, che sarebbe l'ascensore (non che io a

MIA NONNA

La mia nonna paterna era una contadina piccola e tonda, che sorrideva anche quando era triste. Mia madre dice che le assomiglio, perché le donne del gentilizio materno hanno tutte i fianchi stretti, mentre io li ho tondi. La nonna non era tipa da metafore e bizantinismi, però le piacevano le storie, perché le ricordavano di quando suo padre, durante la guerra, intratteneva tutta una pletora di contadini, vicini e familiari, raccontando le storie davanti al fuoco. Tipo di quel suo cugino che chiamavano l'Africano perché era stato in Africa. Quando la nonna si è sposata con il nonno, sono andati a stare in una casona in centro, e poi quando i figli se n'erano già andati hanno ottenuto una casa popolare. Il nonno faceva il tappeziere di giorno e la maschera al cinema la sera. La nonna lo aiutava con il lavoro di tappeziere: cuciva e poi badava anche ai figli. Però, anche se la sua vita era soprattutto tra le mura domestiche, a lei le storie piacevano sempre, e aveva una librer

HO MAI DETTO DI ESSERE CONTRARIA AI GIVE AWAY?

Non sono solita lamentarmi dello spam che mi arriva dal blog, travestito da richiesta di collaborazione (gratuita), o invio di comunicati stampa (dite un po': c'ho la faccia da stampa?). So che queste persone che mi inviano questi comunicati stampa fanno solo il loro lavoro e che comunque manifestano attenzione verso la mia persona. Un'attenzione molto precisa peraltro, dal momento che lì di fianco c'è la colonnina con scritto Spazio Pubblicitario in vendita. Ah, dite che non c'è? Pensa. Però l'altro giorno mi è arrivata questa email che ve lo volevo dire. Ve lo dovevo dire. Mi volevano regalare credo dei cosmetici. Dico credo perché io le email le leggo così: prima velocemente, per capire cos'è che vuoi dalla mia vita. Poi quando posso rispondere, le rileggo. E invece questa email qua, è bastata una prima lettura. "Ci siamo innamorati del tuo blog". Seee. "Ti regaliamo un set di prodotti blabla". E fin qui, ci sta ancora la rispost

MI SONO TRASFORMATA IN UN MASCHIO MEDIO

Punto della situazione. Un annetto fa, dichiarai che mi stavo trasformando in un maschio. No, vabbè, niente sconvolgimenti fisici, a parte la sparizione delle tette. Non sto diventando irsuta. Tipo che se mi scordo di farmi la ceretta non si nota granché. Sembro ancora una "ragazza". Un anno fa, appunto, notavo che la mia gentilezza era diventata direttamente proporzionale all'avvenenza del mio interlocutore. Poi peraltro ho un personalissimo concetto di avvenenza, oscuro per il resto del mondo. E' passato un anno, e sono peggiorata. Ho smesso di essere "stronza a prescindere" e sono passata al "non chiudiamo nessuna porta che non si sa mai". Roba che io, prima, nel senso di prima della trasformazione, ero fredda con tutti. Un po' ancora, eh. Tipo esco una sera, non è che mi fermo a parlare con gente che conosco appena. Cosa dobbiamo dirci? E non è che saluto, per dire, un tipo che una volta s'è fermato a parlare con una mia amica e io

FATIMA

Fatima è una bambina bellissima, come sanno essere belli i bambini, e come sanno essere belli i bambini con la pelle del colore dell'ambra. Ha i capelli lunghi e crespi e gli occhi verdi. La mamma di Fatima non lavora e non parla italiano: è il suo papà che si occupa di portarla a scuola e di andare alle riunioni. A volte porta con sè la sorellina di Fatima, anche lei con quei capelli. Fatima, alla scuola materna era in classe con le gemelle, e la maestra mi diceva che i suoi genitori non la portavano molto spesso, e la bimba faceva fatica a imparare l'italiano. Le maestre comunque parlavano anche di me. E anche di quel bambino nuovo che aveva due mamme con i capelli molto corti. Io lo so come fanno certe mamme e certe maestre, nei paesini. Dividono le persone in "brutti e belli". Ci sono i bambini che vanno in parrocchia e che vanno bene a scuola, che sono giusti. Quelli che vanno male a scuola, spesso le maestre non si fermano a pensare se magari c'è qualco

AFFITTASI ATTEGGIAMENTI DIPLOMATICI

Come vi ho accennato, dopo che l'ultimo trimestre del 2011 mi aveva regalato tutta una serie di bei colpi di scena, il 2012 è iniziato malissimo, con lutti, sfighe e la necessaria negatività che ne discende. Ma la sfiga più grossa mi è capitata la scorsa settimana. Lunedì scorso devo aver ingerito il siero della verità con il the mattutino. E' un'esperienza che non auguro a nessuno. Dev'essere un po' come quando ti iniettano il liquido di contrasto quando fai la risonanza magnetica. Io normalmente tendo ad essere diplomatica e abbastanza gentile: mi interessa davvero non ferire le persone se non è necessario. Se sono in confidenza con qualcuno, tendo a dire la verità con molto garbo; se sono in rapporti più formali esprimo il mio parere solo se viene sollecitato; mento solo se ho di fronte qualcuno che mi sta sulle palle, ma devo dire che, modestamente, ho imparato a mentire benino (ma solo robe innocenti come: "ieri sera non ho risposto al telefono perché sta

BONUS DA DEDURRE PER OGNI EVASORE CATTURATO (col retino, però)!

Per l'italiano medio l'evasore fiscale ha la stessa funzione del signor Malaussene: un capro patentato. E' sempre colpa sua. Funziona più o meno così (una volta volevo farci una vignetta ma non sono capace di disegnare. E' passato un annetto e, Monti o non Monti, la soluzione non cambia): -cittadino dipendente settore privato/pensionato (detto anche Soliti Noti): Perchè dovrei fare sacrifici, fateli fare ai pubblici! -cittadino dipendente pubblico: Perchè dovrei fare sacrifici, fateli fare alla chiesa! -Chiesa: Perchè dovremmo pagare l'ici, fatela pagare ai mafiosi! - Risposta del mafioso non pervenuta -Parlamentari: perché dovremmo dimezzarci, facciamo pagare le tasse agli evasori! ( Poi favoriamo anche l'economia rendendo più flessibile il lavoro ) (Se vi sembra che in questa catena ci sia un gap, bè, vi sbagliate) Insomma, l'evasore parrebbe avere sembianze inumane e mitologiche: metà capro, metà orco, e metà uomo. Pensate un po': c'ha t

DELIZIE PER PALATI VOLGARI

Non è per cattiveria, ma la mia scarsa fiducia nella monogamia matrimoniale media (MMM), ieri è stata in parte confermata da un articolo apparso su Donna Moderna (ora, non ho la più pallida idea di che numero fosse, perché me l'ha fatto leggere mia madre). Ho scoperto l'esistenza, non dico dei siti di incontri, ma dei siti di incontri extraconiugali. Sulle prime non avevo capito. Dal titolo mi era sembrato che questo giornalista anche caruccio di cui non ricordo il nome, si fosse iscritto a una chat, avesse conosciuto donne, e avesse scoperto che erano donne sposate che cercavano in rete un diversivo rispetto al marito. Insomma, non mi sembrava strano. Un po' sì, cioè. Nel senso che a me viene proprio tristezza a pensare di dover andare su un apposito sito, scegliere uno che ha la foto carina, magari mettere una mia foto dove sono più bella che dal vero, e poi provarci per iscritto: così, senza neanche sapere che odore ha, e se guarda altrove quando gli parli. Però, insom

TRATTENERE LE PAROLACCE

Nell'amena provincia, i mezzi pubblici sono considerati dalle amministrazioni, ma anche dai cittadini, un'inutile esotismo, un po' come se vai a mangiare dalla Marianaza e chiedi il sushi. Passi per uno sfigatone, giustamente. Perché mangiare pesce crudo se c'è tutti i tipi di carnazza alla brace, piadina, salumi, minestra? Perché prendere l'autobus se c'hai il suv? Eh? Insomma, fatto sta che stamattina la sottoscritta sfigatona, le capita che all'improvviso deve prendere l'autobus, perché è noto che i veri amici si vedono nel momento in cui rimani a piedi con l'auto. No, in realtà la colpa è la mia che nei giorni scorsi mi sono data al depennamento selvaggio dalla rubrica e ho depennato anche il Donatore, la cui unica utilità nei miei confronti era appunto il soccorso stradale. A quel punto ho chiamato l'unica persona che conosco nel mio allegro villaggio, esclusa la fornaia e l'edicolante: mio fratello. Gli dico se mi presterebbe l'au

COSE ovvero NON SONO MICA MORTA, O FORSE SONO RESUSCITATA

Ho sempre vissuto molto intensamente, mio malgrado. Perché se di lavoro volevo fare la rockstar magari ci stava che facevo la vita spericolata, ma sinceramente, nella mia casa di sasso sulla collina, me ne starei bene anche senza tanti sconvolgimenti. Ah, ma poi non avrei un cazzo di cui scrivere, giusto. Chissà perché parto sempre dal paleolitico, eppure a conti fatti non sono mica tanto prolissa, no? Si vede che taglio sulle parti salienti, visto che tergiverso su quelle inutili. Tipo che mi sembra di fare un po' di filosofia alla Malinconico, che è l'avvocato di De Silva, quello che di cui mi innamorerei, se esistesse (ma ve l'avevo già detto?).Per il momento ho addocchiato il meccanico vicino a casa, cazzarola, per la prima volta sono stata felice di rimanere a piedi. Occhi azzurri, poche parole, nessun congiuntivo. Sapessi fare a provarci, ci proverei. Insomma, volevo dire che speravo che queste vacanze invernali, fossero per me come quelle estive, dove la sciatte