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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

SULLA VIRILITA' TRA REALTA' E FICTION

Premessa: restauro casa . No, non è che ho vinto 20.000 euro alla pesca di Pasqua dell'asilo, semplicemente la mia casa ha la facciata diroccata. E' per questo che il padre delle mie figlie, da latitante che era, mi sta attaccato come una cozza: vuole essere LUI a fare i lavori. Per farmi risparmiare, dice. Voi direte: "che fortuna!". E invece no, perchè lui è un decisionista. Lo vedi con il martello pneumatico che sfonda la cantina e manco chiede un consulto. E poi è pigro. Se si stravacca sul divano (ovviamente in tuta polverosa) con diabolik in mano e tu gli proponi di portare al parco le bambine, ecco che si fionda sull'impalcatura tacciandoti di ingartitudine. Fatto sta che se lo conosco bene, sto ritornello andrà avanti minimo minimo tutta l'estate. Pulire i pavimenti nel week end sarà soddisfacente quanto sfamare le zanzare tigre che nidificano nella mia terrazza nelle caldarelle piene d'acqua. Dovrò fare appello tutta la mia calma zen ogni volta ch

LE MAMME DEGLI ALTRI ( PARTE SECONDA)

Termino la carrellata dei prototipi di madre con la brava mamma e la brava mamma nervosa. Ovviamente la mamma blogger a cui accennavo, era una mia invenzione: lei predilige l'anonimato e non mostrerà mai in pubblico le sue velleità scrittorie/ creative. Partiamo dunque con LA BRAVA MAMMA Premetto che vorrei appartenere alla categoria. Oh, se vorrei. Per questo sarò particolarmente acida. La brava madre è in genere affiancata da un bravo padre. Premuroso, amorevole. Si vestono in coordinato. A Carnevale per esempio se ne vanno in giro in piazza lei vestita da rastrello, lui da forcone, e il pargolo da sacco di terriccio. La brava madre considera evidentemente un furto ai danni del figlio la depilazione dei baffi, in compenso trova edificante palleggiarsi i seni con le ginocchia, perchè a suo tempo ha bruciato il reggiseno in piazza.* Se pronunciate una battuta sconveniente in sua presenza, la vostra risata solitaria cede ben presto il posto a un cocente imbarazzo. La brava madre non

LE MADRI DEGLI ALTRI (PARTE PRIMA)

Vi sarete accorte che portare i figli all'asilo è anche un'esperienza antropologica. Io che sono particolarmente avvezza alla ricerca socio-psico-scientifico-comportamentale, ho stilato alcuni identikit di tipica mater familias anni 2000, partendo dal presupposto che le madri della mia zona sono un po' tutte affette da "sindrome dell'azdora". Azdora, per chi fosse romagnolmente ignorante, significa qualcosa tipo donna tutto fare con 10 figli, un campo, 3 galline e un trattore da custodire. Ah, e un bambinone. Che quello non c'è speranza di accasarlo, a meno che non siate a favore della poligamia. Per dimostrare la mia scientifica imparzialità, parto con un'auto-denuncia. LA PRESSAPOCHISTA-ZEN La pressapochista zen è sempre serafica e qualunque pediatra la teme quasi quanto la madre igienista-ansiosa di cui tratteremo più sotto. Costei infatti somministra antibiotici ai figli solo in caso di pre-morte. E' così degenere da non cucinare il menu B se i

CRONACA DELLA MORTE ANNUNCIATA DI UNA STUDENTESSA DI PROVINCIA E DELLA NASCITA DI UNA MAMMA E DUE BIMBE

Prendo spunto dal post di Mamma in 3D sul parto e vi racconto la storia di una mia amica, che aveva 22 anni, si era appena laureata, e aveva appena partorito pretermine due gemelle. La chiameremo Molly , giacchè le piacevano i Nirvana. L'assonanza con il mio pseudonimo, benchè curiosa, è del tutto casuale. Molly, in 22 anni, non se l'era mai cagata nessuno, tantomeno quel figo del fortunato padre delle gemelle ( che peraltro continuò a non cagarsela, ma questa è un'altra storia). La mattina del 31 agosto 2005 l'omaggiarono di una gradita visita tanti parenti che manco alla grotta di Betlemme il 25 dicembre anno 0. Tutti recavano un omaggio floreale: chi un mazzo (doppio) di rose, chi un arbusto tropicale, chi una siepe già pronta per recintare un giardino di un ettaro ( che peraltro Molly non possedeva, vivendo in centro).Il caldo di agosto e l'umidità della pianura padana, costituivano un habitat ideale per cotanto verde. Cominciarono a proliferare anche gli inset

POSSO ESSERE TRISTE?

Posso essere come mi sento? C'è che è la festa del papà. Io ci ero passata sopra. Da anni. E ora ritorni. Mi prendi nello stomaco. Mi mozzi il respiro. Credevo che la festa del papà significasse che le bimbe portavano a casa un lavoretto per il loro papà, dicevano una poesia e mi intenerivano. No. La festa del papà significa ancora, dopo 20 anni, che io il padre non l'ho più. Che sono ancora una bambina senza il babbo.

URGE UNA PRECISAZIONE AL POST PRECEDENTE

polly: " mamma, ti ricordi quella cosa dei desideri blablabla?" madre: "ah, sì." p: " ah sì. tutto qui?" m: " 'na ciofeca. mai avverato uno. volevo andare in vacanza e sono 15 anni che aspetto" p: " ma come scusa? ma se proprio in quel periodo hai chiesto un prestito in banca e siamo andate a parigi?" m: " sì, vabbè. io intendevo una bella vacanza ai caraibi. adesso non vorrai dirmi che i tuoi desideri si sono avverati." p: " eccerto mamma! lasciamo perdere la botta di culo del motorino. quasi tutti gli obiettivi che mi sono prefitta negli anni li ho realizzati. desideravo anche che nonna e nonno vivessero per sempre e invece sono morti, ma che c'entra, qui mica si tratta di fortuna o sfortuna, è la vita." m: " e martin scusa?" p: "martin se proprio lo vuoi sapere mi diede appuntamento al parco per portarmi a casa sua, e poi non venne. è stato grazie a questo pacco salvifico che sono arrivata v

I MIEI DESIDERI SI AVVERANO ( NON è un post a sfondo erotico)

Correva l'anno novanta e blabla , pollywantsacracker aveva all'incirca 13 anni, e Madre era stata lasciata da tale Daniele il camionista ed era sul depresso andante, diceva che le era venuta la danielite acuta. Quell'estate, oltre a tentare con scarso successo di trascinarla in giro per locali con la scusa che doveva tirarsi su, mi inventai un giochino antidepressione ( o forse lo lessi su qualche rivista, ma consentitemi l'appropriazione indebita del copy right). In pratica, le foto del camionista furono stracciate e al loro posto, in uno di quegli albumini di foto che si usavano prima dell'avvento del digitale, inserimmo ritagli di giornale che dovevano rappresentare i nostri desideri. Io periodicamente ho aggiornato il mio album, che compie oggi dieci anni. Uh, che pignole che siete! Quindici anni, ok? Vi assicuro che se scrivete i vostri desideri e li rileggete tra due anni, scoprirete che buona parte si saranno realizzati, e non per magia. Per merito della v

PER LE MULTIMAMME: GUIDA AI ROMPICOGLIONI

Driiin. Io: Ohi ciao A.! A.: Come mai non rispondi da due giorni? Io: Mhmmm...bho...mi hai chiamato? mmmhmm, sì, ho visto il messaggio e ho resettato... A: Cara, aspetto un bimbo. Mi sono ripresa solo ora dalla gioia di diventare di nuovo zia. Ora urge una guida pratica, dedicata alla mia amica in attesa del secondo bimbo e dedicata alle multimamme. Perchè dovete sapere che più aumentano i figli, più aumenta il numero di strani soggetti che vi gravitano attorno, vi fermano per strada, vi propinano consigli. Ecco come difendersi. IL BUZZURRO Se non frequentate i bar di paese, non sentitevi al riparo da questa categoria: anche dietro a un vostro insospettabile amico/parente, potrebbe celarsi un buzzurro. Tale soggetto è generalmente maschio e non si intenerisce di fronte a una donna gravida con figli al seguito. Vi guarda con aria complice e, se è romagnolo, vi dice, spiazzandovi: t'e ciavè eh! Tradotto: Ti sei data da fare eh! Il buzzurro non costituisce un pericolo per la vostra in

VECCHIA? VECCHIA.

Dovete sapere che mio fratello è un ottimo intrattenitore . Nella vita fa il compito cameriere/receptionist/somelier di un piccolo albergo, ma è capace anche di far fare aerobica a bordo piscina alle pensionate; coinvolgere nei balli di gruppo anche personaggi per niente festaioli e poco snodati di bacino ( io ); intrattenere, per la festa della donna, tavolate di tardone (tra le quali io ), vestito da Dalida, depilato e scosciato ( anche se più che a una diva assomiglia a un'anoressica). In pratica l'altra sera si mangiava con Mattiamiofratello detto anche Olinda che danzava tra i tavoli, e poi, sgombrati i tavoli si ballava, tra baldoria e goliardia. Così. Tra donne. Di bello è che c'erano tavolate di signore ultracinquantenni carichissime. Ma c'erano anche molte ragazze piùggiovani. No, non fraintendetemi. Non sono una di quelle tipe acide che, sulla soglia dei trent'anni critica le ventenni con malcelata invidia e coscienza del tempo che passa. No. E' che i

E VOI, COME LE PORTATE LE MUTANDE?

Proprio in questi giorni mi stavo chiedendo perchè dagli amichetti dell'asilo delle mie figlie non siano mai arrivati inviti extrascolastici . Neanche un invito a un compleanno, per fare numero (un invito, tre ospiti). L'anno al nido non fa testo, a due anni si è troppo piccoli per ricevere inviti. Tra le mamme del nido, inevitabilmente avevo stretto amicizia con E. : quasi mia coetanea, anche lei aveva partorito tre figli nell'arco di un anno; come me era dotata di un non marito latitante; come me, il primo giorno di nido, dopo due frustranti anni da casalinga, si era ritrovata improvvisamente carne da macello per il mercato del lavoro ( io per la cronaca avevo ancora Carolina a casa, ma già fioccavano i commenti del tipo " e adesso che fai tutta la mattina con le gemelle all'asilo?" risposta: i cazzi miei?! ). Ci arrabattavamo entrambe con orrendi part time: lei come lavapiatti, io come assicuratrice, ebbene sì. Di uscire assieme non se ne parlava: sei bamb

C'EST MOI

Eccomi qua. Non ci crederete ma ho scoperto l'altro giorno l'esistenza dei blog, e tipo ieri l'esistenza di blog "mammiferi". E mi sono sentita un po' a casa, qui in ufficio. Qualche blog, silenziosamente o meno, lo seguo spesso: tipo Mamma Felice e Macheddavvero . Anche Panzallaria , che fa morire dal ridere. Per il resto vago senza lasciare commenti, un po' timorosa di diturbare. Ma ho trovato incredibile, tramite il pc del mio capo, avere accesso ai pensieri di donne che non ho mai visto, ma che a volte sembrano parlare con la mia voce. Così ho deciso di buttare là qualcosa anch'io. Poi non sono una tipa che ama promuoversi, quindi probabile che non avrò molti lettori. E vi avverto che non sono neanche simpatica. Tanto per cominciare ho 27 anni. Ah, l'ho già detto? Bè, allora vi ho detto una balla, perchè li compio tra 25 giorni. Quindi non ne ho affatto 27, bensì 26. Poi ho tre figlie. Già detto anche questo? Di quattroquasicinque e trequasiqu