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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Ciao

Caro Amico, quando ti incontravo ridevi di cuore ma non sapevi mai spiegarmi perché, dicevi è come se lui fosse qui, avevo l'impressione che rideste assieme, in un'altra dimensione, ed era bellissimo. Quando c'eri tu, c'era anche lui; e forse tu pensavi lo stesso, che quando c'ero io, c'era anche lui. Io ero lui per il sangue e il cognome, forse per l'inquietudine, la rabbia, non so. Tu eri lui nella magrezza, nei ricordi, in quella fede in Cristo così pura, priva di sovrastrutture, fanatica. In quell'agire missionario, non giudicante, senza proselitismo, proprio di voi che le avete viste tutte, specie quelle che stanno vicino al fondo. Mi spiace non averti salutato.

La scuola italiana ha un problema con l'ateismo

Qualche anno fa, vi ho raccontato di quanto educare i tuo figli nell’ateismo , sia, in Italia, una decisione osteggiata su diversi livelli (a volte familiare, a volte sociale, sempre scolastico). Se non ricordo male, è stato poco dopo quel post che io e le bimbe ci siamo trasferite da un piccolo borgo di collina, dove la parrocchia era quasi l’unica attività extrascolastica possibile, a una città, Rimini, molto aperta e inclusiva, ma anche base storica del movimento ciellino, che, a sensazione (ma potrei sbagliare) ha messo delle belle radicione nel sistema scolastico. Opera di Banksy a Napoli I tre anni di scuola media sono filati molto lisci sul tema religione: certo, è vero che non ho mai visto una scuola proporre un’attività sensata durante l’ora alternativa, ma ci accontentiamo e comunque diamo fiducia al singolo insegnante che si prende in carico i piccoli reietti della società. Persino gli scout cattolici si stanno dimostrando di grande apertura (ovviamente mia figlia l