Ciao, questo è l’ultimo mio post su questo blog (che rimarrà al momento online, per chi dovesse aver voglia di leggere a ritroso). Sono entrata qui da dis-adatta circa quattordici anni fa e ne esco da dis-adatta. In mezzo c’è stato un momento in cui ero adatta a questo luogo, voglio dire, l’internet in generale e questo spazio in particolare. C’è stato un momento in cui mi sono sentita una specie di storia di successo, no? E per me il successo era fare una vita abbastanza normale. Essere riuscita ad ottenere, sempre con grandi bestemmie, quello che mi pareva gli altri avessero già di nascita: una casa, uno stipendio, una famiglia, un mucchio di libri, pochi amici ma buoni. E questo le persone me lo riconoscevano: “guarda”, dicevano “guarda da dove è partita e dov’è arrivata”. Me lo disse anche la terapeuta: “Renditi conto che avresti potuto non funzionare, e invece funzioni”. Bè, da quella narrazione mi sono staccata. Primo, perché mi sembra davvero molto idiota, per noi oc...
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea