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Confesso che ho vissuto

Ciao, nei giorni scorsi Google plus ha fatto un video carino sul mio 2014. Ci ha provato anche Facebook, ma su Facebook è raro che pubblico foto, dunque non ce l'ha fatta a mettere assieme qualcosa di rappresentativo. Invece Google plus ci ha beccato perché pesca dalle foto del mio cellulare, le mie foto private. Ho questa applicazione che in realtà non ho mai scaricato, ma è semplicemente comparsa, alla quale ho consentito di sincronizzare le mie foto private con Google plus, ovviamente visibili solo a me. E' un pacco perché basta che io faccia un clic sbagliato e tutti vedono le foto che ho sul telefono, però d'altra parte è anche molto comodo perché io le foto non le scarico mai, le cancello quando ho la memoria troppo piena. Dunque come al solito scambio consapevolmente privacy con comodità, che vita di merda.
Anyway, Google plus, dicevo, col video ci ha preso: ha rappresentato abbastanza bene il mio anno. C'era mi pare il week end a Venezia, le vacanze all'Argentario, il compleanno di Serena, Berlino, le giornate a casa di Bea al mare e terminava con una foto di me e le bambine a Ferragosto, nel verde. Le cose belle sono sempre d'estate e le persone a cui voglio più bene sono nate d'estate.
Quando ti arriva la notifica sul telefono che c'è un video sull'anno appena trascorso, viene difficile non fare bilanci e viene ancora più difficile non farli per iscritto, sfrantecando il cazzo a chi ti legge.
Non mi dilungherò comunque in particolari, però oggi lasciatemi scrivere tanto per scrivere, sapete che in genere scrivo per leggere (io e voi).
Diciamo solo che nel 2014 ho molto vissuto.
Ciao, ho quasi trentadue anni (trentuno, per l'esattezza) e confesso che ho molto vissuto.
Anni spaziali non ce ne sono mai stati, e neanche questo è stato un anno spaziale. Però le bimbe stanno bene. Ho avuto delle soddisfazioni lavorative, ma sapete, le soddisfazioni lavorative si portano spesso dietro una buona dose di aspettative che tu deluderai o aspettative tue deluse: fa parte del gioco. Per questo sul lavoro metto tantissime energie creative e fisiche, ma pochissime ambizioni. Il mio cuore e i miei sogni sono altrove, mentre il mio tempo e la mia fantasia sono quasi tutti lì. Eh.
Il primo gennaio abbiamo perso Daniele. Ho avuto per tutto il mese dei brutti episodi di fotofobia, da film horror. Ho avuto un grosso problema con la Sorit non ancora del tutto risolto. In Italia c'è un sottobosco di soggetti che tirano avanti rubando agli altri. Sono parassiti, esistono anche in natura, va bene eh, però poi che non ci si chieda perché non spendo più soldi al cinema: perché me li rubano, ecco perché.
Ho avuto nuovi incarichi sul lavoro, piuttosto sfidanti.
Ho cominciato, in maniera incostante, a meditare.
Ho pilotato una canoa in Maremma, visto dal vivo Emir Kusturica, dormito su un'asse copri-vasca-da-rebirthing, conosciuto il chitarrista di Mannarino facendo la groupie all'uscita del teatro, presenziato a meditazioni dentro a labirinti notturni in spiaggia, ballato elettronica a una festa di sbarbini, avuto il coraggio di entrare da sola in una specie di enorme centro sociale tra i ravers, in una città sconosciuta, avuto novantacinque idee geniali, messa a piangere all'anteprima del film di Violetta, ubriacata alla cena aziendale di Natale, sfoderando il mio vasto repertorio dei Gem Boy e confessando a tutti che conservavo una pietra portafortuna nel reggiseno.
Ho avuto per tutto l'anno una rubrica su Gioia che ora è diventata una collaborazione sull'attualità, sta partendo, vedremo. Poi in primavera ho letto su Ansa e su altri siti la notizia del mio soggetto televisivo opzionato: un hype pazzesco ragazzi, tu vivi a BucoDelCulo, non hai la tv, nessuno ti conosce, e hai scritto una serie televisiva ispirata alla tua vita e la gente ne parla (non so che fine ha fatto, me lo chiedete sempre, è opzionata da diversi anni. Che la serie si faccia o no, ci ho abbastanza guadagnato e ho progetti). Poi niente, le vacanze, il primo viaggio completamente sola e nuove consapevolezze. Desideri e bisogni che sono spuntati, su cui sto lavorando, ma non è facile, vivere così come vivo io, e trovare tempo per soddisfare i bisogni non materiali.
Ho fatto un progetto, poi sono andata da mio fratello e gli ho detto: "se io sconvolgo la mia vita, tu ci sei sempre? E se non la sconvolgo pensi che sono una fallita?" (non è vero che gli ho chiesto questo. L'ho solo pensato e mi sono risposta da sola, con certezza, e non ho avuto bisogno di domandare).
Anche se poi ho notato che i cambiamenti importanti spesso avvengono così gradualmente che non ti rendi conto che sta cambiando tutto, ma è così. Tipo se io mi guardo cinque anni fa, cose ne sono cambiate. Ma spesso non è stato come credevo. Cioè, non sempre tu una mattina ti svegli e ti è succede una cosa della madonna. A volte te la costruisci anche piano piano, e quando ci arrivi non ti rendi conto che ce l'hai lì, in mano, e ci hai messo anni. 
Io sono certa che ad agosto la mia testa ha fatto un clic grande. Prima ho passato uno o due mesi di dolore e apatia, poi sono ripartita. Ho comprato una chitarra che non ho imparato a suonare per mancanza di tempo però ci arrivo. Ho alternato la mia normale riservatezza con qualche silenzio feroce. Ho controbilanciato con la simpatia solo quando ci ho bevuto sopra.
Ho letto libri, non tantissimi perché la sera ho sonno, il sabato pulisco casa e in viaggio mi guardo attorno, però insomma, qualcosa ho letto. Adesso sto leggendo La banalità del male, di Hanna Arendt. Sapete quel libro che ti segnavi sempre tra gli appunti all'università, che ti è tornato in mente al museo ebraico di Berlino, che avevi bisogno di prendere, per forza, in biblioteca, e che ora stai leggendo furiosamente perché sai che ci troverai qualche cosa dentro. Ecco, poi vi racconterò.
Nevica forte e l'oroscopo di Paolo Fox dice che a gennaio l'ariete si innamora. Dice anche che se a lui non piacero' dovrò semplicemente cercare altrove.

Commenti

  1. Come sei bella polli . Se fossi un uomo vorrei una donna così nella mia vita . Non si se ti vorrei come amica perché sei un po' come me ... X i cxx tuoi, e le amiche non le vogliono quelle x i cxx loro , però ti vorrei anche come mamma xche le tue bombe sono più al sicuro di molte altre. Più ti vorrei come sorella xche le sorelle si tengono anche se sono x i cxx loro . Ti vorrei come collega xche mi sai che sei produttiva forte tu vorrei come barista xche non mi negheresti una parola e ti vorrei come concittadina perché sai scendere lo sporco che c e. Insomma polli fallo pure il bilancio xche non è passivo .

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    1. Che meraviglia, nessuno mi aveva mai detto "ti vorrei come barista". Però ti devo confessare che come amica mostro spesso il mio lato bello, come collega spesso quello brutto.

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  2. è stato anche un anno bello da leggere per noi. Grazie!

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  3. "e hai scritto una serie televisiva ispirata alla tua vita e la gente ne parla".. perchè io non ne so niente?

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    1. qui:
      http://www.volevofarelarockstar.com/2014/04/di-quando-mi-sono-venduta-i-diritti.html

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  4. Bello il riassunto. Ne farò uno anche io. Tipo: oh anche quest'anno non m'è successo un emerito caxxo! Sei adorabile Polly!

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    1. Non ci credo per un cazzo che non ti è successo nulla.

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    2. I know, it's un- fucking-believable! But it's true sistah!

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