L’altro giorno parlavo con L. a proposito di quando sei single e ti ritrovi sempre in mezze relazioni che sono veri e propri vicoli ciechi. A me è capitato molte volte: da quando mi sono separata dal padre delle mie figlie, ogni relazione è stata un fallimento annunciato, finché non ho incontrato L., e quindi è un tema che ho avuto modo di analizzare per molti anni. Ognuno mi diceva la sua: sei tu che in fondo non vuoi, sono i figli, vai sempre a cercarti quelli sbagliati. E poi c’erano il mio vissuto, la mia scarsa autostima e un trauma da abbandono che aveva bollito sottotraccia sin da quando avevo perso mio padre a otto anni, per poi esplodere durante una relazione dalla morte annunciata. Tra tutte le cose che mi hanno detto, tutte vere, tutte false, tutte parziali e tutte inutili, una solo era condivisibile: la relazione giusta sarà quella dove penserai che quella fortunata, tra i due, sei tu. Oggi è così. Io nelle Highlands scozzesi Ultimamente penso spesso che siamo tutti fi
So che qualcuno mi dirà anche questa volta che mi lamento sempre e che massacro le povere piccoline di rivendicazioni. Francamente, posso dirlo?, non me ne frega un cazzo. Scrivo quando non so che devo fare, scrivo e razionalizzo, scrivo e tutto mi sembra meno pauroso. Prendi i miei sentimenti qui spiattellati e facci quello che vuoi: nutritetene, pensaci, facci qualcosa. Alla peggio, intrattieniti. Se ti danno fastidio e non ne trai niente, neanche un pensiero critico verso di me, che ti assolva dalle tue colpe, allora fuggi da qui: non serve a niente né a te né a me. Questa mattina dopo essere stata chiamata di nuovo “madre di merda” e tante altre brutte cose a cui non voglio pensare, mi sono guardata allo specchio e ho pensato di scappare. Ho abbastanza soldi da parte per non morire di fame mentre cerco un lavoro. Le mie figlie hanno un padre che può occuparsi di loro, e soprattutto possono e devono fare appello alle proprie risorse personali, senza questa madre ingombrante a