Passa ai contenuti principali

Perché a diciotto anni credevo di essere di destra

 L’altro giorno un mio caro amico mi ha mandato la foto di un libro sul fascismo che sta leggendo.

“Da molti anni l’appartenenza al partito era diventata una condizione necessaria per essere impiegato dello Stato o del Comune, o delle maggiori aziende industriali o commerciali […]. La tessera del partito, fu detto, era la tessera del pane”

Credo che il mio amico volesse suggerire un paragone con il green pass, ma la prima cosa a cui ho pensato io è stata la penetrazione della politica di “sinistra” nel tessuto economico emiliano romagnolo, sempre esistita da quando sono nata.

E mi sono ricordata il motivo per cui a diciotto anni ho creduto di essere di destra. Perché ero povera, e la sinistra italiana, da sempre dominante nella mia regione, non è roba per noialtri.

Io a quasi diciotto anni


Ricordo nello specifico che a mia nonna avevano appena amputato una gamba, e dopo mesi in ospedale era cognitivamente andata. Una bambina stronza.

Mia madre, che aveva avuto sempre un rapporto difficile con sua madre, decise di portarla a casa con noi, e io e mio fratello accettammo di buon grado. Facevamo da badanti a nonna che ci trattava malissimo, ma la cosa più complicata era spostarla, perché era in sedia a rotelle e pesava tantissimo. La portavamo in tre su e giù per le scale e sembravamo un film di Emir Kusturica.

Così mia mamma lesse sul giornale locale questa intervista al vice-sindaco della giunta di sinistra con delega ai servizi sociali, il quale diceva che loro facevano di tutto perché i vecchi potessero restare a casa con i loro parenti e non in struttura. Siccome noi un aiuto non ce l’avevamo, mia mamma prese appuntamento con il vice-sindaco e ci presentammo tutti e tre alla residenza comunale, in soggezione, io appena maggiorenne, mio fratello quasi maggiorenne.

Mia mamma ingenuamente spiegò di che cosa avevamo bisogno: una badante che potesse venire tutti i giorni, oppure un aiuto economico, anche per trovare una casa più adatta a una nonna non autosufficiente. Disse che facevamo fatica, e mentre lo diceva tutti e tre ci vergognavamo come degli appestati.

Il vice-sindaco era un vecchio viscido e s’era informato su di noi: umiliò mia madre, la quale da quando la conosco io non ha MAI fatto niente di illegale, anzi, s'è sempre e solo fatta il culo quadrato al lavoro; tirò in ballo persone a noi vicine con problemi di droga; e ci congedò con un sorriso falso dicendo che se non ce la facevamo avremmo potuto chiedere alla Caritas, perché in fondo ce l’eravamo cercati.

Allora non ero laureata in scienze politiche, non avevo letto tutta la filosofia che mi sono sparata negli anni successivi, ma intuii quello che penso in maniera più strutturata oggi che il mondo è diventato non dissimile da un romanzo distopico di Huxley o Zamjatin.

Che la democrazia non è altro che “esistenza pacificata”, per dirla alla Marcuse, fatta a immagine e somiglianza dei paraculati. La democrazia non è libertà. La sinistra non è uguaglianza.  

Commenti

  1. La democrazia semplicemente non funziona (Zen Circus)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. funziona, ma non è democratica :)

      Elimina
    2. 🤣🤣🤣 Ahahahaha

      Elimina
    3. Soffermiamoci sul fatto che tu sappia chi è Emir Kusturica …

      Elimina
    4. Bè, è piuttosto famoso, ho visto anche un suo concerto parecchi anni fa.

      Elimina
  2. mi dispiace ma è drammaticamente vero ...mia mamma aveva fatto solo fino alla terza elementare e mi diceva sempre ch ela democrazia era come l'inferno di dante che quando tornò gli chiesero :" dante com'è l'inferno?" e lui " come la politica che è quà!" e l'altro insiste" che intendi "intendo che csin fà n'ha!( chi se ne fà ne ha) !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. personalmente non credo sia proprio un inferno, però la tua mamma avrà avuto sicuramente i suoi buoni motivi. :)

      Elimina
  3. @ai due anonimi
    Non voglio certo sostenere che la democrazia sia perfetta, ma vi invito a trasferirvi in Corea del Nord. Almeno sareste coerenti con le vostre affermazioni ^___^
    @Valentina
    Ti chiedo perdono per questo commento che probabilmente troverai fuori luogo, ma mi rendo conto che più invecchio e più perdo i freni inibitori XD
    Cancellarlo pure, se ti dà fastidio. Non sono qui per innestare una shitstorm.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa, "la democrazia semplicemente non funziona" è la citazione di un brano degli Zen Circus. Dunque sono d'accordo con te 😘

      Elimina
  4. Mi aspettavo questa obiezione ed è assolutamente sensata. Io ho detto che la democrazia è esistenza pacificata. Lo scopo della democrazia è farci stare tranquilli, stare tranquilli è bello. In Corea del Nord ipotizzo che si stia peggio. Ma anche la narrazione che tutto sia peggio della democrazia è appunto una narrazione che si basa su premesse incontestabili, su un linguaggio che non permette negazione. La democrazia viene definita libera per antonomasia, ma non c'è libertà fuori dal sistema del consumo, bensì pacificazione. Imo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per favore, mi potresti fare un esempio concreto? Ovvero: la democrazia no, la Corea del Nord nemmeno, citami il governo di un Paese che per te è ottimale. Grazie (non sto facendo polemica, sono realmente curiosa di saperlo).

      Elimina
    2. scusa, ma dove ho scritto la democrazia no e la corea del nord no? Ho scritto "la democrazia non è libertà ma esistenza pacificata". E ho scritto che la Corea suppongo che sia peggio ma concretamente non so come si stia.
      Non conosco nessuna forma di aggregazione umana come dici tu "ottimale", né credo sia possibile, specie in un contesto tanto complesso dove gli interessi dei vari gruppi non coincidono; e non auspico neanche a quella che Rousseau chiamava "dittatura della maggioranza".
      Per la mia personale sensibilità l'anarchismo socialista potrebbe essere una buona forma di governo. Ma credo sinceramente che il potere economico e finanziario abbiano un ruolo troppo pervasivo nelle forme di governo "democratiche" occidentali per mollare l'osso concederci una società e una politica più giusta di questo neoliberismo mascherato da "giustizia e libertà democratiche".

      Elimina
    3. Grazie per la risposta!

      Elimina
  5. Forse di "sinistra" sono rimasti solo quelli come noi, quelli che credono che si poteva fare meglio di così. Grazie Valentina, ti leggo sempre!

    RispondiElimina
  6. Non sono mai stata di sinistra, adesso meno che meno. Ho sempre trovato squallida e pretestuosa questa autoaffermazione tipica della sinistra di detenere conoscenza e cultura, come se un pensiero politico differente fosse carta straccia o peggio. Non sono mai stata neanche d'accordo con i presupposti di una politica assistenzialista che non è in grado, materialmente, di mantenere se stessa e che genera tragici mostri come quelli che hai descritto e che non dovrebbero esistere in un mondo civile.
    Quanto alla democrazia... non funziona, non può funzionare perché da una parte si finge di dar potere ma contemporaneamente si tolgono gli strumenti necessari a comprendere ed interpretare la realtà circostante. A chi dice "ah dovresti provare una dose della tua medicina dittatoriale" rispondo che il fatto che esista di peggio e al momento sia la forma di governo più sensata che si possa avere non significa accettarla supinamente e senza spirito critico.

    RispondiElimina

Posta un commento

attenzione: i commenti ai post più vecchi di 14 gg vengono moderati! A causa del troppo spam ho disattivato le notifiche via email per i commenti in attesa...ma prima o poi li modero.