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Come mi immagino tra vent'anni

“Sai figlia, delle volte ve lo dico perché sono arrabbiata, che non vedo l’ora che vi leviate dai piedi. Perché a volte vi menate e urlate per un mascara e a me il rumore mi manda in sbattimento. O quando ho paura che stiate compromettendo il vostro futuro per delle cazzate e vorrei solo chiudere la porta e non vedere niente. Ma sai qual è la verità? So che crescere è la cosa più naturale del mondo, ma io sono traumatizzata al pensiero di perdervi!”

 “Se vuoi resto. Con te si sta bene: è tutto pagato!” 

Questa è stata una chiacchierata che ho fatto ieri con mia figlia, in macchina, mentre mangiavamo acrobaticamente delle patatine prese al McDrive.

Siamo una famiglia adolescente un po’ particolare: spesso ci scambiano per quattro sorelle. So che questa affermazione fa molto boomer che crede di sembrare giovane, ma credo corrisponda abbastanza alla realtà.

La realtà è che sono giovanilistica.

Un po’ è perché effettivamente non ho ancora 39 anni e sembro più giovane, forse perché non mi trucco e perché ne ho per i coglioni della beauty routine.

Un po’ perché mi vesto sempre più casual, dal lockdown in poi. E questo in realtà secondo me mi distingue molto bene dalle mie figlie che invece sono iper-attente al makeup e allo stile.

Un po’ perché tra mascherina, occhiali e berretta sulla fronte non restano molti centimetri di pelle esposta, per determinare la mia età. Non che io sia una patita della mascherina eh, diciamocelo.

Le bimbe mi dicono che i loro amici dicono che sono stilosa perché ho un piercing al setto nasale. Ogni volta che me lo dicono reagisco con lo sguardo enigmatico di una che non sa se dovrebbe compiacersi o ritirarsi imbarazzata.


Ma a dire il vero, ci tengo a far vedere che sono alle porte dei quarant'anni. 

Perché la mia vita è stata così intensa, ma così intensa che se avessi dovuto vivere tutta sta roba nell’arco di venticinque o trent'anni sarei sicuramente impazzita, sarei stata veramente in balia di alti e bassi e mai un po’ di riposo. 

E poi quarant'anni sono un traguardo importante: primo, e non banale, perché sono sopravvissuta; e secondo, perché sono ufficialmente adulta. Cioè, adesso non potete più chiamarmi "ragazza": basta, non ci sta.

Adesso che le cose vanno leggermente meglio, ci sono delle volte, mentre sono al parco con Bestio, che fantastico sulla seconda parte della mia vita.

Vedo le mie bambine più mature e che vanno per la loro strada. Che spero sia bella e ricca. Dico ricca di esperienze, amore, vita. Che i soldi, quando ce ne sono abbastanza per la sussistenza, determinano solo lo stile, non l'essenza. 

Vedo il Bestio e la Mici che giocoforza a un certo punto non condivideranno più il loro cammino con noi. Con me, più che altro.

Spero di vedere mia mamma, mio fratello, il Donatore, accasati con una persona per bene, con cui sostenersi a vicenda. Mi piacerebbe fare la zia.

E io mi immagino meno impegnata. Con più tempo per i miei diecimila progetti creativi nel cassetto. Mi vedo forse lavorare a dei progetti teatrali, a trovare nuovi modi di raccontare tutto quello che sta dentro la mia pancia e che ho voglia di sgrovigliare. Tutti quei film che passa il mio cervello, che fanno sì che io viva una vita nel mondo fisico e una nella mia testa. Mi vedo viaggiare. E poi mi immagino che con L. potremmo invecchiare assieme, se il vento non ci separerà come fa di solito con le nuvole. Quando L. mi dice che sono bella mi arrabbio sempre; una volta gli ho chiesto se cambierà qualcosa se diventerò brutta e lui mi ha detto che diventeremo brutti insieme e non cambierà niente. L. è la persona più pura che io conosca.

Nella mia fantasia mi vedo sessantenne in jeans e maglione, che scrivo, mi faccio i cazzi miei, ascolto il silenzio; nella mia fantasia ho poche persone attorno ma tutte care, carissime. Sono nella mia casa a BucoDelCulo e mi addormento ascoltando le rane giù nel fosso e mi risveglio con gli uccellini. Ho sempre una bottiglia di sangiovese nella credenza da tirare fuori quando vengono le mie amiche a chiacchierare sul divano. Ho ancora lo zaino da backpacker e non ho paura a usarlo. Non so, non mi vedo fissa in un posto. A Rimini con L; a Roma o a Cremona in visita ai miei fratelli; a trovare le bimbe, ovunque saranno. 

Ma ci sono ancora vent’anni, e visto l’andazzo chissà quanto saranno pieni e chissà se riuscirò a tenere il timone o se come al solito vincerà il mare e mi porterà dove non credevo.

E voi, come vi immaginate una volta che i vostri adolescenti domestici saranno usciti da quella porta? 

Commenti

  1. io lo sai, a cogliere le olive a Ofena in autunno, a nuotare nel laghetto ad agosto, a farmi dei gran bagni in Adriatico con te e Silvia, che diciamocelo, a chi serve veramente il Tirreno quando hai l'Adriatico? e a farmi ancora un sacco di risate con maschio Alfa, che senza di lui che gusto ci sarebbe ad invecchiare mica lo so. E potremmo scambiarci, ogni tanto vengo io a scrivere e bere sangiovese a Bucodiculo, ogni tanto vieni tu ad Amsterdam e ce ne andiamo per birre e scriviamo, a prescindere scriviamo e ci leggiamo. E poi con tuo frarello ce ne andiamo a fare ceramiche da Fausto, quando avrà messo il forno

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    1. Nei miei piani nomadi ci siete anche tu e Fausto <3

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  2. È un bel augurio che ti fai, non posso che associarmi.

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  3. Tra 20 anni è un po' troppo mi sa. Facciamo 15. Come mi immagino? Realisticamente un po' dove e come sono adesso. Brontolo molto, ma non mi dispiaccio. Spero di aver trovato se non una persona con cui invecchiare almeno un manipolo di buoni amici. Spero di aver guadagnato un minimo di più e di essere in buona salute per viaggiare e andare a trovare Meryem, dove sarà. Magari scriverò quel libro che mi riprometto di scrivere da una vita.

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  4. Ciao Valentina, ho visto il tuo commento sotto lo scritto di Claudia Porta, che seguo da una vita...perciò eccomi qui, non credevo scrivessi ancora sul blog, anche se vedo con piacere qualche tuo post su instagram ma chiaramente, è un'altra cosa. E' un grande piacere ritrovare anche te...come mi vedo fra vent'anni...urca, è una domanda tosta, tra l'altro io ho quasi dieci anni in più di te, perciò sarei vecchiettina e la cosa un po' mi spaventa, un po' mi da pace. Il mio cuore e la mia testa sono da tanti anni concentrati sulle mie figlie e soprattutto sulla mia primogenita, che ha 19 anni e da alcuni anni è in ritiro sociale...perciò più che come mi vedo tra vent'anni, mi viene da pensare a cosa desidero tra vent'anni...che le mie ragazze stiano bene, siano il quanto più possibile serene, amate da chi decideranno di amare e che non si precludano sentimenti e scelte coraggiose. Faccio ancora molta fatica a pensare a me, anche se sono consapevole che non sia una gran cosa...a cosa è servito, studiare, emanciparsi, per poi trovarmi arenata a quest'età di mezzo, in balia degli eventi? Il fatto è che certe cose non si possono preventivare, sono sempre stata una ragazzina buona ed ingenua, incazzosa e determinata ma ciò che mi è capitato mi ha travolta, è stato più grande di me. Ora sono grande, o meglio dovrei esserlo, quella ragazzina c'è ancora latente in qualche angolo di me, a tratti spunta fuori e ride e scherza di gusto...di buono c'è che ora ho tanta consapevolezza, ho armi e strumenti che prima non avevo e che mia figlia mi ha donato. Sono sicura che riuscirò a ritrovarmi ed a capire cosa posso desiderare...un abbraccio

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    1. Anche io mi trovo in un punto della mia vita dove i desideri sono difficili da identificare.
      Un abbraccio a te e alla tua primogenita <3.

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  5. Tra 20 anni, ne avro' 67 e probabilmente grazie al dna materno ne dimostrero' 10 di meno. Avro' una figlia di 24 e uno di 22 che invece maledirà probabilmente il dna materno ma mi amerà sempre che l'ho cresciuto a pane e amore. Non li vorrei vicini qusti giovani figlioli, ma alla giusta distanza, quella necessaria per correre ad abbracciarli quando e se ne avranno bisogno o voglia. Avro' una barca con l'ammiraglio o anche senza che ho scoperto che il vento che ho sempre avuto dentro quando lo senti in faccia non fa piu' male. Se non ci sarà l'ammiraglio accanto a te, lo ringrazierai in eterno perchè è riuscito a tirare fuori tutto quello che avevi dentro e di cui nessuno si è accorto mai.

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    1. Ecco, le vorrei a distanza anche io, sinceramente. Ma soprattutto felici :)

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  6. Fra 20 anni sarò alle porte dei 65 e buttarsi, non lo so.
    Spero ci sia ancora il marito con cui tenersi per mano, perché lui è la mia roccia ed il mio vento che mi spinge al largo. Non abbiamo figli e questo pesa ora e peserà ancora di più in futuro.
    Ma davvero, non lo so. Sto facendo cambiamenti adesso, difficili, pesanti, che lasceranno conseguenze e proprio non riesco ad immaginare un futuro che, ancora, mi appare remoto.

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  7. Mi chiedo quando il me adolescente lascerà’ l’Io 40enne…forse mai e allora andrà bene così,l’unico modo che ho trovato per sopravvivere a questa vita 😉

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