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Adolescenza: basta distrarsi un attimo

Chi vi dice che avere figli adolescenti è faticoso, usa un eufemismo.
Avere figli adolescenti è destabilizzante, più che avere figli neonati.
Magari fisicamente è meno impegnativo: io prima non dormivo, e ora di nuovo non dormo ma non per colpa delle bimbe, bensì per colpa delle pullmanate di russi che arrivano settimanalmente all’hotel sotto casa e fanno un casino bestia da maggio a settembre, tipo che il karaoke in russo è l’attività più balsamica per le orecchie, quindi figuratevi le altre. Almeno però il casino riminese lo patisco solo da maggio a settembre, mentre le bimbe che si svegliavano a turni di notte, le ho patite per tre anni, ci avevano anche i ciucci fluorescenti ma niente, loro si svegliavano senza ciuccio e mi chiamavano.
Poi anche andare in spiaggia è nettamente più facile, specie adesso che abbiamo il posto fisso. Prima le dovevo svestire, spalmare e badare tutto il giorno; ora non facciamo tempo a mettere piede sulla sabbia che una è già al torneo di calcio balilla, l’altra con le amiche, l’altra al campo di beach volley.



Ora non mi stancano più, ma mi sfiniscono.

Polemizzano, si lamentano, fanno il muso (oh wait, lo faccio continuamente anche io). Spesso sono antipatiche. Non salutano chi entra. Non interagiscono con chi è a tavola. Litigano tra loro ad ogni ora del giorno e della notte. Hanno smesso di mordersi, stanno crescendo. Però si minacciano biecamente tutto il giorno.

Una cosa straniante è - non so come spiegarlo senza sembrare mia madre - vederle ancora bambine. Ad esempio: Camilla dorme esattamente come la prima volta che l’ho vista, in incubatrice. Testa indietro, bocca a cuore. A lei non pare una questione rilevante, questa cosa che so di lei e che lei non sa.
Oppure: Lucia. A volte la ricordo nella nostra casa a BucoDelCulo, d’estate, dolcissima, che metteva su i dischi nel giradischi, poi cantava, cantava da dio, canta da dio. Cantava Luglio col bene che ti voglio. O una di Riccardo Fogli che fa: Per Lucia ci sarà la luna più piena ma non basterà. Anche lei ritiene che questo particolare non sia rilevante nella sua identità di teenager poliedrica.

Anche confrontandomi con genitori di bambini di qualche anno in più, scusate, intendevo dire ragazzini, ho la sensazione che il vero pacco dell’avere dei figli adolescenti è che certi nodi in cui non ci fa per niente piacere incappare, vengono al pettine. Fino ai dieci, dodici anni, credi di averla fatta franca, con le tue stranezze. Dio grazie, ho fatto figli equilibrati nonostante me. Ma poi salta fuori tutto. La prima cazzata che fanno, tu e il resto del mondo andate a scavare nelle tue debolezze, nelle debolezze dell’ambiente famigliare. Le mie non hanno ancora fatto niente di male, eppure io per la prima volta sto cominciando a preoccuparmi del fatto che se succedesse qualcosa, da qualche parte, in qualche polverosa segreteria, ci sarebbe un fascicolo con scritto che la famiglia è disfunzionale. Ora, non che io conosca molte famiglie funzionali, ma poco importa, quello che mi importa è la mia, e io non sono normale, e il babbo delle bambine non è normale, e mia mamma neppure e mio fratello neppure.
Le bambine più o meno sì, per ora, ma vai a capire i casi della vita, cosa può succedere.
Quello che sto cominciando a capire è che basta davvero poco per passare da Bambino normale ad Adolescente problematico. Per passare da Ce l’ho fatta a Famiglia disfunzionale.
Mio fratello per dire, attirava come amici tutti i casi umani perché proveniva da una famiglia disfunzionale. Io invece, accanto a una stronzaggine inaudita, avevo una mia certa “quadratezza”, in fondo sembravo abbastanza funzionale, e ci si fermava lì, nella comprensione del fenomeno.

Ho l'impressione che basti distrarsi un attimo per mandare a puttane una dozzina d'anni. Forse non è così, ma non è neanche tanto diverso da così. E comunque, poche pugnette, i figli sono perfettamente in grado di deluderti, ora che il traguardo non è più fisiologico come "fare la pipì nel vasino entro i due anni", ma assai più sfidante come "essere una persona degna di fiducia" o "riuscire in quello che si fa".

Credo basti un amico carismatico a cambiare le sorti di un adolescente. A quel punto salta fuori lo starci poco dentro del genitore. Che tanto aveva investito a dargli solo le verdurine biologiche e a mettere l'igienizzante nel bucati, a fargli i migliori regali di Natale e a mandarlo a studiare piano. Ma s’era scordato di essere funzionale.

Commenti

  1. "Ho l'impressione che basti distrarsi un attimo per mandare a puttane una dozzina d'anni" e' d'oro. Io le "bimbe brulle" le ho viste solo mezz'ora ma insieme a te mi siete rimaste molto impresse. Spero che a loro siano rimasti impressi i marshmellow e Londra =) Monica

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    1. Anche tu mi sei molto rimasta impressa :)
      Le bimbe ovviamente hanno enumerato i marshmellow nella cioccolata calda nella top ten delle vacanze e forse di tutti i tempi :)

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  2. Temo molto l'adolescenza dei miei figli, è un passaggio delicatissimo che mi spaventa. Provengo da una famiglia tutto sommato "funzionale", mio marito pure, ma ne ho una paura immensa lo stesso.
    Ne uscirete alla grande, ne sono sicura, tu (da quello che racconti) dai loro un esempio molto positivo di come se ne può uscire bene nonostante tutto, nonostante davvero tutto quello che può capitare. :) (mi ricordi la mia mamma)

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    1. A dire il vero non credo di rappresentare l'apoteosi dell'equilibrio psicologico. Però una cosa che mi piace pensare è che non ho mai nascosto loro niente e non ho costruito castelli di carte. Non so se guardandosi indietro penseranno che sono stata un buon esempio. Probabilmente dovranno inventarsi completamente il concetto di coppia, e forse pure quello di famiglia. Ma almeno non dovranno sforzarsi di rientrare in delle scatole che io ho costruito per loro, è stata data loro la libertà e la responsabilità di essere se stesse. Vedremo poi se è stata una buona idea. :(

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    2. Tu cerchi sempre un equilibrio, o almeno è l'impressione che dai dal blog :). Non hai dato loro l'immagine della coppia felice, o della famigliola del Mulino Bianco. Ma credo che nessuna famiglia sia, in effetti, del Mulino Bianco. E il fatto che la tua coppia non abbia funzionato mica è una colpa. Però dai loro ogni giorno il tuo esempio di ricerca della felicità, tua e loro, e questo vale molto.
      Mia madre, infanzia travagliata e famiglia - la nostra - molto solida, mi ha sempre dato questo consiglio: abbi in mente, sempre, quello che NON vuoi.
      E poi da mamma, sarai sempre oggetto di critica, soprattutto dalle figlie femmine! Quindi tieni duro e.. ci risentiamo tra 10 anni, quando saremo fuori da tutte le adolescenze ;)

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  3. già..una famiglia disfunzionale..
    ormai lo sono un po' tutte ormai.
    la mia lo è.
    a 11 anni mi sono ritrovata sola alle medie con compagni mostri e 2 genitori inetti che non mi hanno voluto (o potuto)proteggere.
    al liceo stessa cosa.
    ho sofferto terribilmente.
    l'importante è non lasciare mai il figlio solo,
    "riconoscerlo"nelle sue battaglie nei suoi dubbi nei suoi dolori nelle sue gioie..
    VEDERLO.sempre.
    mi pare di capire che tu lo faccia.
    e soprattutto non consideri le tue figlie un "proseguimento"di te,
    anzi dai loro una LORO identità.
    è una cosa bella.


    ho trovato il tuo blog per caso e..mi piaci!!

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    1. Più che farlo ci provo, non giurerei che lo sto facendo bene.

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  4. Da vicino nessuno è normale, diceva Basaglia. Credo che avesse ragione ;)

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    1. Io mi sa neanche da lontano, però va bene :D

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    2. Meglio, significa che sei una persona trasparente ;)

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  5. Hai colto perfettamente il mio stato d'animo, come mi sento ora con la figlia maggiore di 15 anni e mezzo...ti leggo e piango e solo il cosmo può sapere quanto mi senta disfunzionale io e tutto ciò che ho scelto per me e per le mie bambine...eppure sono convinta che non riuscirei ad essere diversa (nella sostanza) da così...perché voglio essere così! Però mia figlia soffre e mi domando se dovevo essere diversa, se potevo darle stimoli diversi, se dovevo partecipare a tutte le feste di compleanno a cui sono stata invitata ed a cui non sono andata...piango così forte, dopo 5 anni in cui non ho versato una lacrima, perché il mio dolore lo posso accettare ma con il suo faccio davvero molta molta fatica (così come con quello delle sorelle che però sono qualche anno indietro e al momento, sono più serene)

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    1. Quello che è fatto è fatto e non si cambia, inutile rimpiangere le feste di compleanno a cui non sei andata. Cerca di fare il tuo meglio ora, sono certa che quando saranno adulte capiranno <3

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  6. Bello il messaggio sulla carta igenica!! Comunque niente.. le mie hanno 5 anni e già mi sale l'ansia..

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