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Non lontano dal cuore

E così non è che non ho niente da scrivere, anzi.

Vorrei scrivere delle bimbe, di com’è scioccante ritrovarsi genitori di quasi-adolescenti (Camilla e Lucia fanno i 13 quest’anno).
Vorrei dirvi che mi sento praticamente un esperto mondiale di ragazzini e tecnologia: osservo loro e le loro amiche, leggo i libri degli americani, lavoro sui social, e quando vi sento parlare dei diritti d’autore e delle librerie indipendenti vorrei dirvi che state cercando di salvare l’insalvabile, ma ve ne accorgerete da soli.
Vorrei scrivere del senso di vuoto e angoscia che mi mettono dentro le feste, e di come volere non è potere, e quando vado in loop su un pensiero a volte non ne esco, perché stare in paranoia ha qualcosa di confortevole, è come avere una casa con un odore sgradevole.

Essere sia delicati che spinosi è un bel dramma, lo sa bene la rosa del piccolo principe.


Vorrei scrivere che delle volte mi riempio ancora di poesia, per esempio quando penso a nonna Cloe, o quando ascolto Domenico Modugno, ma capita sempre meno.
Il tempo mi scivola via dalle mani e non so dove va a finire, le bimbe dicono che non ci sono abbastanza, persone ne frequento poche, romanzi ne leggo sempre meno, quando c’è mia madre a casa non cucino e non riordino, e almeno da due anni non faccio lavori e collaborazioni fuori dall’ufficio.
Io e le bimbe stiamo abbracciate sul divano a guardare il gatto e a dire Gatino Gatino, e se lo facciamo con voce musicale, lei fa le fusa, le piace sentire leggere e cantare, purché non la tocchiamo.
Da quando ad agosto ho cominciato a respirare con un po' di fatica non vado più in bici: ora dalla polmonite dovrei essere guarita ma mi stanco ancora con poco e vado dal nuovo medico e dico ho il fiatone quando faccio le scale, e lui mi dice è l’ansia, e io mi sento tornata in quel loop di merda in cui ero entrata quando avevo gli ascessi ai polmoni e tutti mi dicevano vai tranquilla è solo ansia, e io avevo preso pure appuntamento da uno psicologo, ma per fortuna mi sono creduta quando nessuno mi credeva, e ho preteso di farmi curare, sennò ora forse sarei morta, e non certo di ansia.

E così, non è che non ho niente da scrivere, anzi.
È solo che quello che di vero potevo scrivere l’ho scritto, adesso potrebbe essere arrivato il momento di immaginare, ma è troppo faticoso, e poi qui non va bene, qui ho sempre scritto solo cose vere.

Questo blog, come la mia casa, è lontano, ma non dal cuore.

Commenti

  1. Un abbraccio di parole..delicato ma che vada a fondo nell'anima come la luce della foto,che è quella che mi fa amare questi giorni dell'anno (che se fosse per il Natale sarebbe da suicidarsi e basta)

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    1. Quella luce quel giorno era davvero bellissima, anche se qui non si vede perché non sono granché con le foto :)

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  2. "stare in paranoia ha qualcosa di confortevole, è come avere una casa con un odore sgradevole." Genio.
    Le feste sembrano fatte apposta per farci sentire inadeguati. Se ti manca qualcuno o qualcosa ci sarà sicuramente modo di pensarci. Se non ci pensi da solo, te lo farà notare qualcuno.
    La tua casa è il divano con la gatina gatina. è vicino.
    Sento la mancanza di questo blog, quando scrivi di meno.
    "buon anno"
    franci

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    1. Oltretutto durante le feste si litiga regolarmente, è come se tutto il mondo non facesse che caricarci come fucili, e poi finisce che ci scarichiamo addosso a chi ci è vicino.

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  3. Ascolta il tuo corpo.....hai bisogno di riposo. E riposati....come puoi. Gli ultimi due anni sono stati molto faticosi non è cosa da poco fare due traslochi in così poco tempo; con il lavoro e tre bimbe da crescere. Trova un aiuto, non soltanto da tua madre....delega più compiti al donatore (sono sempre sue figlie) da venirti incontro come può. Non siamo wonder woman...siamo umane, abbiamo le nostre fragilità. Bello comunque il post...e ti auguro un buon anno ricco e sereno. Un abbraccio Tiziana

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    1. A dire il vero la mia vita ora, con le bambine che sono praticamente autonome e mia madre che mi aiuta 4 giorni a settimana, è così tanto meno faticosa di prima che mi chiedo come cavolo ho fatto per quei 10 anni :)

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