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Cambiare vita: il mio bilancio dopo quasi un anno

A volte torno a Faenza e le persone che incontro mi dicono che sono in forma e che sono bella. Il mio progetto di cambiare tutto un anno fa era in piena esecuzione, e doveva ancora passare un po’ d’acqua sotto i ponti prima che io potessi godermi i frutti del mio lavoro. Ad oggi però, posso dire di aver fatto la scelta giusta, mi ritengo una persona abbastanza felice, e la mia famiglia è felice.
Spostarsi di meno di 100 chilometri non dovrebbe essere una scelta che richiede un anno di progettazione e mesi di sacrifici, ma se tre persone dipendono da te e hai un mutuo, significa che non solo devi organizzarti molto bene, ma anche correre dei rischi, anche sulla pelle dei tuoi figli. Perché in Italia se molli un lavoro non ne trovi un altro subito. Perché in Italia, e poi in provincia, se vuoi vendere una casa non basta che lo decidi. Perché in Italia, se il tuo equilibrio economico è piuttosto precario, non sai di preciso che cosa succederà se cambi l’ordine degli addendi.


Per esempio a me è capitato che pur guadagnando di più, metto in tasca meno (tasse cresciute, assegni familiari calati).
Sapevo che avere due case e “sforare lo scaglione” non sono scelte economicamente intelligenti ma l’alternativa era vivere come non volevo. L’Italia mi punisce e io resisto. Oggi ho una casina molto luminosa al mare, una routine meno soffocante, nuove opportunità per le mie bambine, una prospettiva nuova per me. Vedo meno la maggior parte delle mie amiche, qualcuna non la vedo più. Vedo persone nuove, ad alcune voglio già molto bene. Mi sento più carina anche se sto improvvisamente invecchiando. Mangio la piadina più spesso. Respiro meglio sia d’inverno che durante la stagione dei pollini. Ci ammaliamo meno. Mi sento più giovane anche se non lo sono. Mi sento più spesso in vacanza, anche se ci vado uguale. Ci sono stati una decina di mesi in cui credevo che sarei morta. Quando credevo che la fatica del trasloco e tutto stesse per finire, mi sono ritrovata uno stalker in casa e ho dovuto ricominciare a cercare casa e a traslocare, però non ci avevo più i soldi per il traslocatore, e dunque giù a contattare il Donatore e i suoi amici. E quando ho trovato casa l’Enel ha tardato una vita ad attaccarmi la luce e così ho mandato le bambine dal babbo e mi sono arrangiata, a volte facendo chiusura all’Ikea, così, per non stare a casa a fissare il buio.
Mi sono sentita molto sola. Una sera, all’ennesimo contrattempo, ho cominciato a singhiozzare in ufficio, e me ne sono andata singhiozzando, e mi sono dovuta fermare a bordo strada subito dopo a singhiozzare, e poi sono andata nel peggior bar e mi sono bevuta due Martini a stomaco vuoto e poi sono tornata a casa e ho detto che andava tutto bene. Poi pian piano le cose si sono infilate. È tutto precario ora: la casa dove vivo non è mia, i conti tornano con fatica, molto, nella mia vita, è nuovo, e come è apparso potrebbe scomparire. Sono felice però.
Non era troppo tardi.

Commenti

  1. Un forte In bocca al lupo e che il futuro diventi presto radioso: Lo meriti!

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  2. Che meraviglia! Brava e un grande in bocca al lupo!
    Silvia

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  3. "Sono felice però."

    Ecco <3

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  4. L'importante è aver ritrovato la felicità ;)

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  5. Sei ganza. Un abbraccione

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  6. Che bello leggerti un po' fragile, un po' provata, un po' forte, un po' saggia, ma soprattutto felice.

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  7. Mi piace leggere i tuoi resoconti perché trasudano da tutte le parti lo sforzo costante per essere. E raccontano di una persona che vuole fortemente, che vuole farcela, e non solo per tirare avanti, raccontano di una ricerca e di costruzione e aiutano a vedere l'impegno che c'è dietro ogni cosa

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    Risposte
    1. Delle volte infatti perdo di vista quello che ho e mi concentro sulla fatica che ho fatto per averlo...il Donatore mi diceva che faccio la piccola fiammiferaia :D

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  8. io ti voglio un sacco di bene
    sei una meraviglia!
    Sabri

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  9. Il Martini è un elisir comunque...
    Meglio se rosso e accompagnato dal Campari.

    Brava ;)

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  10. Una mia amica molto saggia ha sempre risposto ai miei resoconti di storie d'amore che non funzionavano così: "non basta volersi bene, bisogna volersi" o dicendo che nella vita non si deve "fare ciò che si vuole, ma volere ciò che si fa".
    Ecco, tu mi sei sempre sembrata una che vuole fortemente ciò che fa, (e che si vuole molto bene) e per questo, alla fine, lo ottiene.
    Ti abbraccio.

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