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Soldi e tempo: questione di priorità

L’altro giorno guardavo un Ted intitolato How to gain control of your free time (come prendere il controllo del tuo tempo libero), nel quale tale Laura Vanderkam, che per lavoro aiuta a ottimizzare la gestione del tempo, esprimeva un concetto interessante: non è che non abbiamo tempo per fare una certa cosa, è che non fa parte delle nostre priorità in quel momento.

Spiegava di aver analizzato le agende di persone davvero molto impegnate e di aver notato che se avesse chiesto a una di queste persone di trovare sei o sette ore in una settimana (un'ora al giorno) per, che so, allenarsi, le avrebbe risposto che sarebbe stato impossibile; ma se alla stessa persona fosse capitato un imprevisto (non so, un tubo rotto che allaga la casa), sei ore per tamponare il danno e trovare un tecnico, sarebbero certamente saltate fuori. Risolvere un imprevisto di quel tipo è infatti prioritario.
Vanderkam spiega che anche se le giornate sono limitate, il tempo libero di cui disponiamo è elastico.
Avevo già esplorato questo concetto quando ho cominciato a interessarmi al minimalismo (qui il podcast dei Minimalists chiamato "Priorities"), e penso che la logica del prioritario/ non prioritario, si possa applicare sia alla questione della mancanza cronica del tempo, sia alla questione della mancanza cronica dei soldi (naturalmente parlo di situazioni economiche in cui non si muore di fame. Nota: a volte mi è capitato di avere un differente punto di vista sul "morire di fame" rispetto ad qualcuno che mi legge. per morire di fame intendo realmente morire di fame, non fare fatica ad arrivare a fine mese. Se fate fatica ad arrivare a fine mese e possedete un abbonamento Sky, prendete il caffè ogni mattina al bar, riuscite una volta all'anno a fare un piccolo giro di saldi, allora non state morendo di fame: rallegratevi).

Tempo e soldi sono limitati per tutti. Certo, c’è un sacco di gente che guadagna più di me. Ma mica guadagnano uno stipendio incalcolabile. So che esistono persone con un sacco di soldi, ma volendo confrontarmi con ciò che conosco, non frequento nessuno che guadagni così tanti soldi da non poterli contare.
E dunque, tutti noi nella vita, sentiamo di non avere abbastanza tempo o abbastanza soldi per qualcosa.


Per esempio: la scorsa estate, presa dalla rabbia, ho scaraventato il telefono contro il pavimento (ah, quando resisteva all’ira funesta il vecchio Nokia 7210!). Il vetro s’è rotto e da allora ho lo schermo completamente crepato, con due buchi. Non ho cinquanta euro per ripararlo? Davvero non riesco a trovare trenta minuti per fare un salto nel negozio di riparazioni? Niente di tutto ciò. È che non ho ancora avuto voglia di trovare quel tempo, né di spendere quei soldi. Non è prioritario.
Quando esco, per dire, non mi chiedo se ho venti o trenta euro per il ristorante o otto euro per due birre. Godersi una serata ogni tanto con le amiche è prioritario.
Quando vado in biblioteca non mi chiedo mai se avrò il tempo per leggere un libro per intero, nell’arco di un mese. Leggere è prioritario.
Non vado in palestra; rarissimamente passo del tempo a fare acquisti, tolta la spesa: non è prioritario. Spesso non rispondo al telefono: non è prioritario.
A volte perdo tempo su Facebook: oh wait, non è prioritario neanche questo. Qualcuno mi obbliga? Sul lavoro sì, faccio campagne. Ma fuori dal lavoro nessuno mi obbliga, e quindi, mentre perdo tempo, sto facendo una scelta, sto facendo diventare prioritario qualcosa che non lo è.
Butto anche via soldi nelle sigarette: vedi sopra.

Se ritenete di non avere tempo per una cosa per voi molto importante, allora dovreste pensare a quali sono le vostre priorità e ri-allocare il vostro tempo.
Io stavo pensando di scrivere una lista.
Del resto, non so se vi è mai capitato, quando sul lavoro un collega se ne va e non viene rimpiazzato, il lavoro per noi aumenta, ci lamentiamo e diciamo che non ce la possiamo fare, ma poi troviamo una soluzione (fare tutto peggio, tagliar vie attività e progetti meno importanti, cazzeggiare meno, and so on). E se il nostro capo non rimpiazza il collega, è perché sa che in qualche modo faremo. E dunque non vedo perché non possiamo non essere allo stesso modo imprenditori del nostro tempo libero.

Commenti

  1. ah tralaltro questi del "time management", nei corsi aziendali di solito tirano fuori proprio dei discorsi minimalisti perchè in effetti gestire gli oggetti porta via un sacco di tempo. Quindi liberarsi degli oggetti inutili serve ad avere più tempo libero. (pensare ad esempio al cambio dell'armadio) o quanto meno a non sprecarlo cercando le 3 cose che ti servono in un oceano di robe inutili. Questo si applica bene anche agli archivi elettronici, file, foto etc etc..
    Invece la combo cellulare+socialnetwork ruba il tempo in modo davvero subdolo.. ruba le briciole, gli interstizi di tempo, ma alla fine ruba l'attenzione quindi anche se son pochi minuti, è destabilizzante. fatico ad uscirne, ma forse è meglio annoiarsi e guardare il muro quando si aspetta il bus. mi sa che l'unica è disinstallare le app...

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    1. Io ho ucciso prima le notifiche e poi le app, ma niente, vado a vedere FB da browser. Il tema è che io non leggo molto ma scrivo e sono sempre curiosa di andare a vedere se qualcuno mi ha risposto. Dovrei smettere di scrivere, come già sono riuscita a fare da 2011 al 2015 :D...ma lì stavo su twitter. ahhhh

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  2. Condivido in pieno. Una volta stabilito questo si tratta però di far combaciare tutto, diventa prioritaria l'elasticità. Io ad esempio c'ho messo quasi un anno a far capire a casa che alzarmi alle 5 per andare a correre (in modo di tornare prima che tutti si sveglino) era un modo per voler più bene a loro che alla corsa. Quindi ogni tanto cambio orario, giusto perché è prioritario che mi considerino sano di mente.

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    1. Nel nostro caso (3 bimbetti e lavoro full time), purtroppo bisogna scremare anche le priorità. :(

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  3. Scremare le priorità è necessario... Anche io ero sola con tre bimbi e la casa è il lavoro. Ma ora che loro sono adulti, sempre di qua e di là, ogni tanto qualche di passaggio, questa abitudine mi è rimasta! Non scrivo liste, le ho in testa, se qualcosa mi interessa davvero ma davvero trovo tutto il tempo del mondo.il resto non conta così tanto!

    Emanuela

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  4. In effetti la cosa più difficile da fare è decidere che cosa NON fare...

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  5. Verissimo, perdiamo molto tempo in cose non prioritarie. Per quanto mi riguarda però sono una persona talmente poliedrica e curiosa che è difficile per me scegliere delle priorità. E poi anche da momenti di cazzeggio in internet possono nascere idee meravigliose!;)

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  6. io da quando ho eliminato i social networks mi sono riappropriata del mio tempo. non è stata neanche tanto dura, è stata l'indole che è venuta fuori (quella di asociale). avrei potuto farcela ugualmente anche mantenendoli, ma è stata proprio una presa di posizione che ho voluto fare. e sto meglio così. :)

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    1. Credo che a un certo punto lo farò anche io. Solo una cosa mi spiace. Qualche anno fa stavo abbastanza sul blog e su twitter e mi è capitato di conoscere bella gente che mi leggeva, persone che non avrei conosciuto se non avessi avuto un blog. Oggi il blog da solo fa poco, una "community" di blogger "indipendenti" non c'è più...ci si incontra su FB, su youtube, non più sulle blogroll. Peccato per me che non sono una grande fan dei soccia :D

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    2. Per favore non chiudere il blog!

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    3. mmm, ci penso da tempo, un po' m'annoio da sola :)

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    4. Non sei sola! Noi ti leggiamo e ci mancheresti molto

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  7. come diceva non ricordo più chi: "non è che non abbiamo tempo, è che ne sprechiamo molto".

    Io ad esempio ho scelto di non riempire la mia vita di lavoro così ho un sacco di tempo libero, posso letteralmente fare TUTTO quello che voglio, è che non voglio fare niente.
    Mi spiego? Voglio avere il tempo, che è molto più prezioso dei soldi. Avere tutto il tempo del mondo, tutta la giornata per me, poter star lì a guardarmi le unghie quindici minuti ad esempio, mi fa stare bene.
    Io il tempo lo voglio avere per sentirlo passare.
    Questa è la vita. Sentire il tempo che passa.

    E le genti che continuamente si lamentano degli anni che passano e di non aver mai tempo per niente mi fanno venire la nausea.

    Ciao

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    1. Bill, io come ti ho certamente già detto condivido molto la tua scelta, però io sento che non la posso fare ed effettivamente passo almeno 8 ore della giornata a lavorare per poi dire che non ho tempo :).
      Ma ci sarà un giorno in cui potrò guardarmi le unghie: niente è definitivo :)

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    2. Haha quando le guarderai pensami

      http://lafavoladiorfeo.blogspot.it/2017/01/due-giorni.html#comment-form

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  8. Ciao, ho scoperto oggi questo blog. Sei fantastica e sto leggendo a ritroso tutti i tuoi pensieri. Mi rivedo molto in te e spero di diventare così... Sempre ultrasensibile è un po'malinconica ma senza pensarci troppo. Un abbraccio :)

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