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Storie che ascolto, libri che leggo

Sapete quanto io ami le storie: belle o brutte, banali o straordinarie, ogni volta che mi si racconta una storia, che qualcuno mi racconta qualcosa di sé, mi sento grata.
In questi giorni sento tante storie, si vede che le attiro. Si vede che non ho niente di fuori di testa da raccontare in prima persona.
Ho nuove persone attorno, che scruto senza che se ne accorgano.
Ascolto audiolibri mentre guido.

Parlo con persone che vengono a visitare la mia casa con l'idea di abitarci, e da una parte ho il cuore stretto di angoscia; dall'altra, ho smesso di fare quello che facevo di fronte alle prime richieste, cioè sconsigliare la mia stessa offerta, sperare che nessuno mi chiedesse una cosa molto mia che non volevo dare. Ora invece faccio strada, porto le donne nella cabina armadio, mostro il panorama nel pomeriggio quando batte il sole. Ho ingaggiato il Donatore, che è il migliore commerciale che conosco e mi vieta di sconsigliare alla gente di stare a casa mia. Arriverà anche la persona giusta, a un certo punto. LaMicy è un po' stranita, mi sta vicina e mi fa le fusa. E pensare che è un gatto anaffettivo.
Poi questa mattina sono andata con una mia amica a vedere la mostra di Piero della Francesca a Forlì, un'altra storia. Deludente, a dire la verità. E pensare che quando ho visto Steve McCurry vi ho decantato la bravura di quelli che gestiscono il Museo San Domenico.
Anyway, se volete vi racconto perché non mi è piaciuta, ma un'altra volta.
Poi, dopo aver vagato, ogni mattina, per i podcast più svariati, sono arrivata all'audiolibro di Sostiene Pereira, romanzo di Antonio Tabucchi.
Il romanzo è molto bello e merita una trattazione dedicata,  è un romanzo profondamente antifascista, ma ora vorrei dirvi che cosa significa ascoltare un audiolibro, perché è piuttosto diverso dal leggere un libro.
I libri io li leggo con la mia voce interna, me ne rendo conto solo ora. La mia voce interna è molto diversa da quella che esprimo, che mi stupisce sempre, se riascolto i miei messaggi vocali su WhatsApp. Capita anche a voi, vero, di pensare: Ehi, ma sono proprio io?
Ora ho imparato a riconoscermi, ma all'inizio mi chiedevo perché diamine parlo così lentamente e a così basso volume, tipo se non riuscissi a farmi uscire fuori. Anche il mio accento. È strano, non sembra romagnolo, mi chiedo se non sia influenzato dalla mia voce interna, senza accento, a parte le E molto chiuse. E le esclamazioni romagnole che escono quando sono esasperata.
Anyway.
Ascoltare un audiolibro è un po' strano, perché il libro viene interpretato, anche se in questo caso lievemente.
Poi bisogna prestare un'attenzione diversa, da quella che si presta quando si legge: un'attenzione più inerme. Bisogna arrendersi, e, letteralmente, stare in ascolto.
Negli ultimi anni, credo di dover tristemente dire da quando ho uno smartphone, la soglia della mia attenzione è calata molto, dunque leggo ogni sera, sì, ma leggo distratta. Invece se ascolti non puoi distrarti, perché non puoi tornare indietro, rileggere, riprendere. Ci si perde anche un po' il gusto della rilettura, se volete.
Vi parlerò presto di questo delizioso libro, comunque.
Vi dico solo che lo sto ascoltando letto da Lorenzo Pieri e, credeteci o no, al primo ascolto mi sono detta "Sarebbe perfetto per Buzzati" (e di Buzzati ho letto tre cose in croce) e ora, alla ricerca del suo canale Spreaker da linkarvi, noto che ha letto anche Buzzati e un casino di bella roba che ascolterò sicuramente.

Sto leggendo anche due libri, di carta, dico.
Il primo me l'ha regalato un'amica: ha detto che quel libro lo stava sentendo molto e dunque lo sto leggendo con un orecchio teso a lei.
Si chiama La famiglia Winshaw ed è di uno scrittore inglese contemporaneo, che si chiama Jonathan Coe. Mi piace molto, anche se, anzi forse proprio perché non vi trovo la tecnica narrativa che mi è nota: quella dei narratori americani contemporanei e degli sceneggiatori dei filmoni.
Insomma, è come quando stai conoscendo qualcuno e non sai bene dove vuole andare a parare però ti incuriosisce scoprirlo.
È una saga familiare e incrocia le gesta dei Winshaw, ricchi e squallidi faccendieri senza scrupoli dell'Inghilterra thatcheriana, con la storia di Michael Owen, uno scrittore piuttosto sfigato, ingaggiato da Tabitha per raccogliere le gesta dei suoi fratelli. Ma mi immagino che il ruolo di questa vecchia zia pazza, riserverà delle sorprese man man che continuerò la lettura.
Il secondo libro che sto leggendo e adorando, non risiede sul mio comodino, ma su quello delle bimbe.
Storia della storia del mondo, di Laura Orvieto, me l'ha suggerito l'Ale, che fa la prof alle medie, e con la quale battibecco sempre, da ormai vent'anni, e tra noi è sempre stato come se io fossi la ragazzetta ribelle e creativa e lei la prof. Con la Orvieto, io e le bimbe, stiamo scoprendo le storie di Achille, Paride, Menelao e compagnia bella (roba che come vi ho già detto, oggi mi fa impazzire, mentre alle medie, studiata in traduzione ottocentesca, mi angustiava). Laura Orvieto, scopro solo ora che è un'intellettuale ebrea morta qui nelle colline che presto lascerò, le colline di Dino Campana, nel 1953. Dalla scrittura non l'avrei mai detto, specie se la comparo all'unico libro che ho letto, con grande noia, di Sibilla Aleramo, collega e collaboratrice della Orvieto. Parlo di Una donna. La Orvieto, da questa prima lettura, mi pare davvero molto contemporanea, sia come lingua che, un po' meno, ma comunque ci sta, come pensiero.
Next step per le bimbe: Divina commedia per ragazzi.
Next step mio: La signora Dalloway, Virginia Woolf.
Voi che leggete?

Commenti

  1. Io ho appena riportato in biblioteca "sogno di una notte di mezza estate".
    Ora ho promesso al mio compagno di leggere " la chiave suprema"anche se non è il mio genere, e infatti non l'ho ancora aperto

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    1. Anche mia figlia Camilla s'è impagliata con Shakespeare, ma con le graphic novel <3

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  2. Io sto leggendo "Purity" di Jonathan Franzen, che è uno dei miei scrittori preferiti, l'ho atteso un bel po' e adesso me lo sto gustando. Sugli audiolibri sono d'accordo con te, anche per me richiedono più concentrazione, per questo non li ho più ascoltati da quando ho le bimbe e non copro più grosse distanze in auto ;). In bocca al lupo per la casa non è facile "vendere" casa propria.

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    1. di Franzen ho letto solo Le Correzioni: splendido ma un po' angosciante, ora non sono in quel mood. :)

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  3. Io ascolto spesso (quasi tutti I giorni) mentre lavoro in ufficio (faccio l'impiegata contabile) il programma "Ad Alta Voce" della rai. Ci sono tantissimi audiolibri da ascoltare. Ogni audiolibro e' suddiviso in puntate da venti minuti ciascuna. Credo che per te che sei piu' tecnologica di me puo' essere possibile salvare le puntate sul tuo device. Se hai altre fonti di audiolibri apprezzerei molto averle. Sono un'avida lettrice e ascoltatrice di audiolibri :-)

    Annalisa

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    1. Questo Lorenzo Pieri che linkavo nel post ha un bel po' di letture di mio gusto :): http://www.spreaker.com/user/5642501
      sennò qua: http://www.liberliber.it/online/

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    2. Grazie Valentina!! :-)

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    3. http://podcasthall.forumcommunity.net/ qu si trova di tutto.simona

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  4. Breve storia di sette omicidi, di James Marlon. L'ho comprato praticamente per sbaglio ed ora che l'ho quasi finito lo consiglio a tutti quelli che mi capitano a tiro: è un romanzo geniale. Non posso credere di non averne sentito parlare fino al giorno in cui è finito per puro caso sul mio kindle. Settecento pagine divorate in cinque giorni. Perdona l'accozzaglia di iperboli, ma mi ha davvero impressionata (la storia non è breve, e gli omicidi sono molto più di sette; sono le due uniche cose che si possono rinfacciare a questo libro).

    Graziella

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  5. No dai ma come si fa ad ascoltare un audio libro?
    Non ce la farei mai!
    È un po' come con l'e-book, non riesco proprio a farmeli piacere!

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    1. Guarda, ho provato poco convinta, ma mi sono fatta prendere. Tieni presente che mi faccio più di due ore di guida al giorno :D

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  6. Hai ragione a dire della voce interna che legge i libri e le storie. Per me i libri sono come una roba autoerotica non potrei permettere mai a qualcuno di leggerli per me. Non so spiegarti. Magari passerò agli audiolibri quando non ci vedrò più tanto bene da leggere da sola... Eheh
    Vorrei parlarti sai Polly, come dici a inizio post, forse attiri le persone in questo periodo. Chissà. Ho da prendere delle scelte. E, una volta prese, non potrò tornare sui miei passi. ;_)

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  7. Pallottolamarzo 22, 2016

    Bella idea la Divina Commedia per ragazzi: hai qualche edizione da consigliare?

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    1. Io ho comprato questa: http://www.amazon.it/Divina-Commedia-Con-espansione-online/dp/8846830687/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1458653678&sr=1-1&keywords=divina+commedia+la+spiga

      Le edizioni La Spiga sono pensate per la scuola: io, sempre consigliata dalla mia amica prof, ho letto i Promessi e mi sono trovata molto bene. La divina commedia è qui in prosa, intercalata da versi originali. Dunque viene fatta emergere la storia, pur non tralasciando completamente la lingua originale.
      Detto questo, le mie bimbe leggono anche molti classici in versione fumetto o graphic novel, probabilmente se ne trovano anche della divina commedia.

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    2. Pallottolamarzo 23, 2016

      Grazie!

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  8. carinissimo il sito degli audiolibri: la trovo un'idea geniale.
    Ho letto un libro molto particolare (a partire dall'odissea della sua pubblicazione): l'arte della gioia di Goliarda Sapienza. Conosci?

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  9. Io sono alle prese con King, 22 11 63. Sono più di 800 pagine...e ce ne vuole! Mai provati gli audiolibri

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