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Quelli che malpensano

Tra le tante persone che non capisco (come sicuramente vi avrò già detto mio fratello sostiene che le cose a cui sono contraria sono ben riassunte nel Devoto – Oli) ci sono quelli che vivono nel sospetto e di conseguenza fottono gli altri in maniera preventiva.
Tipo sabato scorso sono stata a pranzo al ristorante con mia madre. Il ristorante che avevamo scelto era chiuso; il posto che costituiva la nostra seconda scelta era pieno.
Ci siamo messe pazientemente in fila e dopo un quarto d’ora una coppia di anziani si è alzata, liberando un tavolo. In quel mentre entrano altri due anziani di quelli con occhiali da sole, abiti griffati e cotonatura; notano che il locale è pieno, e chiedono ai due anziani appena alzatisi se per caso hanno liberato un tavolo. Mi inserisco gentilmente nella conversazione e faccio notare che sono in fila, ma la donna pettinata come Sofia Loren mi ignora altezzosamente. Arriva la proprietaria del locale, fa per sistemarmi nel tavolo appena liberatosi, i due anziani grintosi la bloccano e le chiedono quanto c’è da aspettare, lei risponde “qualche minuto” e loro le dicono “no, vabbé, noi ce ne andiamo, volevano solo un tagliere di salumi, non vogliamo aspettare”. Così la ragazza li fa sedere al tavolo appena preparato per me, mentre l'uomo mi ha guarda stringendosi nelle spalle. Io e mia madre decidiamo allora di andarcene alla Grotta, ristorante stellato a trecento metri, a strafogarci di porcini, mentre dal ristorante da cui ce ne siamo andate ci chiamano al telefono per dirci che il tavolo c'era anche per me e che sono stata politicamente scorretta ad andarmene e questo non è bello. Ma a parte questo, mi chiedevo se quei due anziani che sapevano che mi stavano rubando il posto, si saranno sentiti furbi e in gamba per questo e si saranno goduti meglio il pasto. Temo di sì.

L'altra mattina invece, parte una chat grottesca nel gruppo wozzup della classe delle bimbe. Sulle chat delle mamme è già stato detto molto e razionalmente mi viene da pensare che tutto nasce dal fatto che siamo costretti a frequentare persone non amiche, e inoltre che alcune persone non si sentano a proprio agio con il mezzo scritto e che assumono toni che non vorrebbero, oppure, viceversa, sono più sincere che dal vivo. Quindi partendo dal presupposto che le mamme della scuola non sono mie amiche, dimenticano spesso la h nella terza persona singolare del verbo avere, e che io sono una persona presuntuosa, citerò un solo episodio che, confrontandomi con le colleghe, ho scoperto essere piuttosto comune, che, in qualche modo, ha a che fare con il titolo di questo post.
Una bambina smarrisce il grembiule scolastico e la madre invia a tutti un messaggio dal tono accusatorio che recita tipo: “ok, tirate fuori il grembiule, con quello che costa lo rivoglio”. Come se i bambini avessero un qualche interesse a rubare grembiuli.
Seguono messaggi dove gli accusatori si moltiplicano: a chi è sparita una berretta di Terranova (valore 3,99 euro?), a chi un cd di Violetta (che mamma fortunata!), a chi un eserciziario (magari ritorna con gli esercizi completati). Nessuno ha ammesso di avere figli distratti. Tutti hanno lanciato accuse generiche da cui ci si poteva sottrarre solo rispondendo alla chat collettiva, facendo squillare circa 35 volte il cellulare di venti genitori, in contemporanea, per dire "non è stato mio figlio". Qualcuno ha smesso di difendersi: i genitori di quel paio di bambini tacciati di tutte le colpe possibili immaginabili. Non si capisce se siano "vivaci" perché emarginati dagli altri (sono stranamente stranieri), o se siano molto vivaci e quindi emarginati dagli altri. Propendendo per la prima, mi sono messa dalla loro parte, e quando io mi metto dalla parte della minoranza, divento d'un pesante e d'un aggressivo che per evitare polemiche ho dovuto silenziare il famigerato gruppo. Non ricevo neanche più notifiche. Vedo i messaggi solo se entro nella chat.
Ovviamente il grembiule è stato trovato qualche giorno dopo. Ma non l'aveva rubato nessuno. Era a casa del legittimo proprietario.
La gente è strana.
E a me resistere fa diventare una persona peggiore. Amen.


Commenti

  1. Io ne ho avute due di queste chat lo scorso anno. Silenziatissime.
    ( E comunque io mi sorprendo sempre davanti alla terza persona senza h. Inorridisco, e mi defilo. Dicono che me la tiro. Ebbene. )
    Quest'anno scuola diversa, sempre due chat, ma silenziose e ben educate. Il telefono squilla decine di volte per grazie, prego, buona serata. Padri assenti. Si scatenano solo sulla pediculosi. Non sia mai, eh

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    1. Ma infatti i padri assenti, parliamone.
      E comunque le mamme della classe di Carolina sono bravissime.

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    2. Io in questo caso i padri assenti li difendo. Le donne non si sa perché hanno bisogno di condividere tutto con tutti. Da "Ho fatto la plin plin" a "Il mio cucciolo oggi ha fatto tre palline di cacchina invece che una". Io non sono nel gruppo ouzzap di classe di mia figlia. E cercherò di starne al di fuori il più a lungo possibile, complice il fatto che ho un telefono antidiluviano. Le comunicazioni serie mi arrivano dalla scuola sul diario. Il resto per me è fuffa.
      E questo i padri devono averlo capito molto prima di noi!!!

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  2. mi viene sempre da pensare, per cose già successe a me,
    che spesso, molto spesso I piu' maleducati ed I "peggiori" siano gli anziani. chissà perchè.
    le chat di whats app sono devastanti. anche io quando leggo il verbo avere senza le dovute H mi sento male. lo faccio notare. senza troppa grazia ... abbracci e baci sparsi a te e alle pupe
    Sabri

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  3. Basta con sti gruppi WA, vi prego!
    E complimenti a te per Frankie! ;)
    Non la sentivo da anni ma mi piace sempre.
    Mi ha fatto venire in mente la mia "adolescenza isterica" (...arancia meccanica sempre nella testa, per me era merda per gli altri "è qui la festa!"). Ok, torno al desco! :*

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  4. Proprio oggi un signore di mezza età ha scavalcato la fila alla posta del paesino dando la sua ricevuta per il ritiro della raccomandata a un signore che conosceva e che era già allo sportello. Quest'ultimo ha pagato il suo bollettino poi, poiché non poteva ritirare la raccomandata senza una delega, se n'è andato lasciando il posto al tipo di mezza età che così ha scavalcato chi era prima di lui. Mentre assistevamo allibiti alla scena una signora ci ha detto che il tipo è un suo vicino di casa, a quanto pare avvezzo a usare metodi furbi e prepotenti anche in virtù della sua stazza.
    Che dire? L'Italia, a mio avviso, è la culla di un certo tipo di maleducazione. Al tipo furbo posso solo augurare di perdere in un ingorgo stradale il doppio del tempo risparmiato stamattina alla posta.
    P.S.
    Le h mancanti le odio anch'io, ma ultimamente noto che anche madri insegnanti se ne privano nell'intervenire sulle chat scolastiche. Mi auguro che dipenda solo dalla concitazione del discorso.

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  5. Le chat di whatsapp andrebbero normate. Io cavalco paraculamente l'idea che in questi gruppi ci debbano andare le madri e Silver su questo è bravissima perché il cellulare lo usa pochissimo e quindi non risponde, non legge, se ne frega e no gli costa nulla farlo. Io immagino un cellulare che si perdesse ora e venisse trovato tra mille anni con la chat wa ancora attiva: chissà che idea si farebbero di noi i nostri posteri.

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  6. Beata tu che nonostante tutto resisti.. io dopo il primo sfondone di mamme saccenti che solo loro sanno fare lo sporco lavoro di mamma, ho abbandonato allegramente il gruppo, il mio fegato ha ringraziato, il mio cervello ha fatto pace con me stessa.
    Per il ristorante.. almeno un "cafoni" o "che ti andasse di traverso il pane" dovevi dirglielo! :D

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  7. Quando arriverai ai quaranta come me, probabilmente, ti lascerai andare a qualche (giusto) sfogo. Ti ricordi la scena di «Pomodori fritti alla fermata del treno» con le due maleducate che soffiano il parcheggio alla protagonista?
    Ci si sente meglio.

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  8. E quando si ammala uno dei bimbi e la mamma pensa di doverlo comunicare a nezzo mondo, con tanto di dettagli su vomito e diarree? e di tutte le mamme che rispondono: tesoro, stellina, dolcetto etc etc. Ne vogliamo parlare????

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  9. Ma siamo scemi????? Le chat di classe??? Hahahah ma come siamo messi???
    Io non rispondo nemmeno al citofono e al telefono, figuriamoci se mi metto a discutere su wazzup con gente che non sa, non dico i congiuntivi, ma nemmeno l'indicativo.

    Comunque, cara Vale, lo saprai già, ma a me piace sottolinearlo: La gente è merda, e nei momenti in cui si ammassa, che sia un gruppo di tifosi o una squadra di mamme, dà il peggio di sè.

    Lo sketch del ristorante è terribile. Avrei volentieri lasciato il posto alla coppia anziana se me l'avessero chiesto, ma nel momento in cui cerco di parlarci e loro m'ignorano divento stronzo. Probabilmente avrei alzato il tono, mi sarei messo in mezzo tra i vecchi e il cameriere e infine me ne sarei andato applaudendo platealmente l'ignoranza dei vecchi e dei ristoratori.

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    1. proprio come un napoletano.

      Detto con tutto il rispetto che ho per i napoletani. (poco)

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    2. Insomma, ti stanno sulle palle i napoletani però mi stai dicendo che avresti fatto una sceneggiata napoletana, quindi ti stai sulle palle da solo ;)

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  10. orribile la coppia di "furbi" al ristorante ma ancora di più, secondo me, il ristorante che ti chiama e poi ti fa la morale (invece di scusarsi). Non so, a me pare una perfetta metafora della nostra società, dove la furbizia è giustificata dall'alto. E il non averla un handicap, o una colpa.

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    1. è che ci conosciamo. Ma in realtà non hanno il mio numero, hanno chiamato mio fratello, che era in quel ristorante con i suoi amici, e mi hanno fatto chiamare. Comunque ho mandato tutti serenamente affanculo e ho mangiato benissimo.

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  11. io quando ricevo i messaggi nella chat della classe gongolo sempre un po' vedendo che scrivono meglio le mamme straniere che quelle italiane... ce n'è di gente strana... :D

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  12. mi consolo davvero perchè io sono schifata dall'ignoranza e dai discorsi dementi della chat della 5A. che pena questi genitori che si intromettono sempre nelle faccende dei figli... poveri bambini.. trattati fino a 20 anni come dei cretini

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