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I romanzi visti dalle bimbe

(momento un po’ buio, umore altalenante, leggo per estraniarmi)
Io non sono per la lettura a prescindere. Leggere è sempre stata la mia passione principale: è gratis, sapete che sono una frequentatrice assidua della biblioteca da tempi non sospetti, e ti fa viaggiare. Però non ho mai voluto imporre nulla alle bambine, e infatti mi dicono tutti che sono una mamma troppo democratica.

In realtà è solo che non ho la presunzione di poter insegnare qualcosa, soprattutto a loro, che tanto hanno sempre insegnato a me. Non ho mai avuto la presunzione che i miei libri potessero essere meglio di una corsa sui pattini o di una sera a teatro, di una partita a Barbie, dei videogiochi che Lucia pian piano impara a programmare, delle passeggiate per i boschi, del thai chi, di un pomeriggio chiuse in camera a ballare Katy Perry, con Carolina che inscena le coreografie imitando la Vale.

Camilla e Lucia hanno appena finito la quarta, Carolina la terza: non appena hanno imparato a leggere, mi ero un po’ stupita, che non avessero la smania di divorare romanzi, però non mi sono impuntata, e quando le maestre le obbligavano a leggere libri durante le vacanze, glieli leggevo io. Le maestre mi dicevano che le bimbe leggevano troppo lentamente per il loro cronometro, e che non avrei dovuto leggere al loro posto.
Pian piano però hanno cominciato ad adorare le storie, e pure a leggerle, con i loro tempi.
Ma non ho smesso di leggere per loro. Leggo per puro piacere. Solo quello che mi piace. E loro leggono solo quello che piace loro.
Io vado spesso in biblioteca, loro meno perché stanno in collina, mentre io scendo in città per andare a lavorare. Quando le bimbe vanno in biblioteca senza di me, le riconosco dai libri che prendono a prestito. Carolina legge di gatti e danza. Camilla storie di ragazzine. Lucia fumetti.
Spesso prendo io libri per loro. Classici per bambini o no. Graphic novel o collane di quelle che piacciono a loro. Se un libro non è interessante, possono serenamente abbandonarlo, ma non succede spesso. L’unica regola è non perdere i libri e trattarli bene perché sono preziosi.
Assieme abbiamo letto i Promessi Sposi (giuro!), Piccole donne, Il piccolo principe (uno tra i pochi romanzi mainstream non sopravvalutati), Il giardino segreto, L’occhio del lupo, Ulisse.
Abbiamo in programma La casa nella prateria e Storia delle storie del mondo.
Camilla sta leggendo Coraline. Camilla è quella che mi pare legga con più passione, mentre Lucia inventa barzellette e Carolina corre in bici. Dicono che Camilla mi assomigli. A dire il vero è molto più posata ed equilibrata di me da bambina. È elegante. Sognatrice. Come me, quando a scuola fanno sport, corre lentamente dietro alla palla, non la prende mai, e nessuno la invita nella sua squadra. Me lo racconta e ci ride sopra. Io mi vergognavo. Stavo male la sera prima di ginnastica. Mi dicevano sempre che il mio corpo alto e asciutto era sprecato, e in effetti ero una rincoglionita totale. È incredibile quanto io sia forte per certe cose e cagasotto per altre, molto più banali. Le espressioni fisiche della forza o della poesia mi inibiscono (non proprio tutte).


E insomma, oggi ho in mente quando d’estate, con mia mamma, andavamo al mare con la Fiat 500. Aveva una radio tipo stereo, di quelle che andavano con le pilone. Ascoltava i Queen. Io dopo un po’ mi scocciavo, le dicevo, ti prego basta, e lei, con gli occhi lucidi, Freddie Mercury era morto da poco, mi diceva dài, ancora una volta.

Commenti

  1. E niente, Lucia è il mio nuovo mito.

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  2. prendi Persepolis della Satrapie per Lucia.
    così crescerà pazza e punk.

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    1. Abbiamo adorato il film, anche se certe realtà sono un po' molto dure per un bambino (e anche per un grande...tipo quando scopri che il mondo fa anche un po' schifo). Ma ormai la frittata è fatta, l'abbiamo visto.

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    2. Damn!
      Peraltro vogliamo parlare del film d'animazione del piccolo principe? non l'ho visto, ma c'hanno fatto dietro un giro di marketing orrendo. E quaderni e borse e pubblicità, ormai lo vedo dappertutto.
      "Oh my god, they killed the little prince! You Bastards!"

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  3. non ho mai pensato che si possa insegnare il piacere della lettura.
    Magari ai nostri figli piace ascoltare le storie che leggiamo.
    Ma il piacere di leggere arriva da sè: scatta dentro, per mille ragioni e strade diverse e non importa che abbiano case piene di libri e genitori che leggono.
    Ognuno dei nostri figli si coltiva. Coltiva i suoi interessi ed ascolta i suoi desideri.
    E noi dobbiamo soltanto stare lì, osservare , imparare.
    Emanuela

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  4. Anche mia madre mi leggeva le storie, mi ricordo che da bambina erano i momenti più felici che passavo con lei. Non so se dipenda da questo la mia passione per la lettura, chissà.
    Mi hai commossa con questo post, hai una delicatezza unica :)

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  5. Penso con ogni fibra che tu sia una madre fantastica, per l'ascolto alle tue bimbe e a tutto quello che non dicono a parole. Non sempre sono concorde con le tue decisioni e scelte, ma la tua capacità di metterti in discussione e la sensibilità di osservare le tue figlie, si assecondarle mentre le guidi è davvero magnifica.
    Grazie Valentina, dal pronfondo del mio cuore contestatore.

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  6. Casa dei miei genitori era stracolma di libri. Troppi a dire il vero. E molto lontani da quello che avrei voluto leggere da adolescente. Ma a loro devo di avere cominciato, mio malgrado, con i romanzoni. Musil, Dostoevskij, Flaubert, Kafka, Mann, D'Annunzio, Camus, Thomas Bernhard, e devo a mio zio la passione per i poeti francesi... quei meravigliosi tossicomani del decatentismo... ;-)
    Che altrimenti non avrei mai letto. Penso.
    Ho regalato a mio figlio un librino che si intitola: Dart Fener. Vicenda di stelle, tramonti e spade laser...
    Che titolo meraviglioso... ;-P

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