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Il fantastico mondo della burocrazia mortuaria

Per quanto la morte di una persona cara sia certamente uno tra gli eventi più angoscianti della vita, la burocrazia e i servizi funebri per me hanno sempre avuto qualcosa di grottesco quindi comico.
Tipo qui ho raccontato della messa per i vent’anni dalla morte di mio padre, e qui ho raccontato il comico funerale domestico di mia cognata, le cui ceneri furono prelevate a Londra dal Donatore, salutate a casa mia, e poi portate nella tomba di famiglia*.

Una volta a mia nonna amputarono una gamba. Vista la situazione critica per la mia famiglia (avevo diciannove anni), si decise che fare della vecchia invalida. Io fui estratta a sorte per capire quali debiti con l’Inps facevano sì che mia nonna si vedesse decurtata quasi tutta la pensione (quello fu l'inizio della mia carriera di problem solver nolente), mentre mio fratello fu estratto a sorte per occuparsi del funerale alla gamba. Non gli ho mai chiesto i dettagli ma credo si trattasse di sbrigare pratiche burocratiche ospedaliere volte a stabilire sepoltura o cremazione dell'arto.


Quando, alcuni anni dopo, perdemmo la nonna, io e mio fratello andammo ai servizi funebri per organizzare funerale e “mortino” (l'annuncio della morte, negli appositi spazi). L'addetto al front office dell'agenzia funebre era serio, discreto e impassibile.
“Come si chiamava la defunta?”, ci disse, con professionale compassione.
“Maria”, rispose mio fratello.
“Cloe”, risposi io.
“Cioè, Maria di battesimo, Cloe per tutti"
“Cognome?”
“Neri (cognome di fantasia, ndr)”, risposi io.
“Bianchi (cognome di fantasia, ndr)”, rispose mio fratello.
“Cioè, Neri era il cognome di mio nonno, Bianchi quello di suo padre. Non potrebbe segnare Maria Bianchi barra Cloe Neri o Maria Bianchi as known as Cloe Neri?”
Credo che l’operatore mortuario sospettasse che volevamo seppellire due defunte al prezzo di una, e non ricordo come ce la cavammo. So solo che fu il funerale più triste al quale ho partecipato, perché optammo per un funerale laico per la nostra vecchia, comunista di nascosto. Grazie Italia, perché rendi così tristi i funerali laici.


Recentemente, la s.p.a. che gestisce il cimitero, ha deciso di far spazio e soprattutto di far cassa, e di riesumare i vecchi cadaveri, chiedendo ai parenti che cosa ne vogliono fare, a un modico prezzo che va dalle seicento euro a una cifra indefinita e una serie di permessi da richiedere, se vuoi cambiare cimitero, a quindici km di distanza. Io, mio fratello, mia madre e i fratelli di mia madre, da giorni valutiamo le quindici tra opzioni e sotto-opzioni (cadavere ben conservato, cadavere non ben conservato, eccetera) disponibili. Ho gugolato tutto: dall’inumazione, alla tumulazione, alla riesumazione. Abbiamo chiesto se si possono spargere romanticamente le ceneri e ci hanno detto che in Italia si può ma a Faenza no.


Alla fine ho pensato che se la vita è una menata ridicola e paradossale, certamente lo è anche la morte.


*spiace (ma fino a un certo punto :D) che qualcuno abbia considerato quel post un'invenzione. Bè, insomma, vedete un po' voi.

Commenti

  1. Sembra una barzelletta. Per lo meno qui in Italia abbiamo il senso dell'umorismo.

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  2. Ho gugolato parecchio riguardo lo spargimento di ceneri quando è morta mia madre (ne ho anche scritto tempo fa ma sono pudica -però a metà perchè intanto te lo sto dicendo- e non linko). Per quanto mi ricordi la legislazione varia sì da regione e regione però una cosa è comune su base nazionale (per quanto ho capito almeno): ci vuole la volontà scritta del defunto per procedere allo spargimento.
    Dopodiché sì! Il senso di ridicolo... sono stata grata al mio fratello grande che si occupo' dei convenevoli.

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    1. Sai che un conto è la legge, un conto sono regolamenti e procedure locali che di fatto attuano e definiscono la legge. Se la legge contiene uno spiraglio di flessibilità è certo che qualcuno studierà come mettercela nel culo. :(

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  3. mia nonna è morta meno di 20 giorni fa... inutile dire che in questi argomenti ci sono completamente dentro! Per "nostra" fortuna, si era già provveduto all'acquisto del loculo 30 anni fa, è stato necessario effettuare uno spostamento di cassettine da un posto all'altro... Una cena di famiglia ha avuto come argomento fondamentale proprio tutto quello che c'era da fare ora, nel decidere che lapide mettere, che fiori, ecc.... per quanto si è comunque in ottimi rapporti con gli impresari dell'agenzia, quando sulle cose puoi ragionarci a mente fredda, ti rendi conto di come si tenda ad approfittare un po' del momento di dolore che si ha.... e di gonfiare forse un po' troppo i prezzi! Senza star a raccontare quello che ho sentito (e che avrei volentieri fatto a meno di sentire), sappi che mi ritrovo nel tuo post!!!

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    1. Finché mi chiedono 1000 euro per cremare un cadavere, posso anche credere che si tratti di un costo equo, perché non ho idee dei costi che devono sostenere per tale servizio. Ma quando mi dicono che per trasferire le ceneri in un altro cimitero, in un comune a 15 km, ci vogliono tot permessi, (a detta di mia madre) apposita auto e costi (sempre a detta di mia madre) di diverse centinaia di euro, penso che sta gente faccia un discreto schifo.

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  4. Mia madre è morta ad agosto in ospedale, e due giorni dopo andando a salutarla prima del funerale abbiamo trovato un'altra persona dentro i suoi vestiti... dopo mezz'ora di ricerche hanno portato nella sala accanto mia madre nei vestiti dell'altra. Figurati come stavamo, è uscito anche sui giornali. Una coincidenza curiosa è stata che l'altra signora abitava accanto al campeggio dove mia madre si sentì male.
    Abbiamo deciso di esumare mia nonna morta 22 anni fa, cremarla (mia madre no perché non ricordavamo se lo volesse) e metterla insieme a mia madre nel suo loculo. Ho voluto assistere all'esumazione per paura che sbagliassero pure con lei, ed è stato...mmmm, indefinibile. L'agenzia funebre è stata cortese ed efficiente, ma non economica. A me hanno detto che le ceneri si possono disperdere, ma mi prendo tempo per farlo.

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  5. ci son passati un pò tutti.
    A me m'han chiamato, mi han detto dobbiamo disseppellire tuo nonno perchè dopo 10 anni che uno muore, qua facciamo così. Abbiamo dovuto dargli sui 500 euro, l'han portato all'ossario, mio zio forse ha venduto la lapide in marmo e ci si è comprato da bere.
    Tristezza senza fine.

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  6. mi sento fortunata...mio papà è morto in mare e non l'hanno più ritrovato. Ogni anno, la prima volta che vado al mare, (qualsiasi mica solo quello in cui è scomparso lui) appena metto i piedi in acqua faccio un pensiero inteso per salutarlo. Non avevo mai pensato in effetti alle questioni burocratiche

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  7. Ho perso mio padre da un paio di mesi, ci sono dentro fino al collo e la cosa è quasi grottesca...

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  8. Ci manca solo l'opzione "resurrezione" e l'offerta sarebbe completa! E chissà a che prezzi poi, visto che le ultime tracce di concorrenza risalgono a qualcosa tipo 2000 anni fa! ;)


    Rossella29anniBucoDelculoCatanzaro

    P.S. Cambiando argomento, ho visto che il tuo "Buco di Culo" è tra i finalisti del Kilimangiaro; spero di non perdermelo, quando verrà riproposto per il passaggio alla finalissima!

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    1. Rosella, non ho la tv :)
      Il mio paese è un posto meraviglioso però c'è una concentrazione esagerata di sottosviluppati. Io mi ritengo una faentina che vive nei dintorni. Non sono di qui, ecco.

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    2. Quelli mi sa che sono un po' ovunque: la vita è molto democratica in certe cose! ;) Grazie per il chiarimento sulle tue origini (ma forse lo sapevo...boh, non ricordo!) e la TV, in rarissime occasioni, può tornare utile!

      L'Italia, in generale, ha dei borghi bellissimi; per dire, anche il paesello che rappresenta la Calabria, Gerace, è un gioiellino! Rimango comunque curiosa di vederlo, così mi viene anche più facile immaginare le tue istantanee di vita in quel di Buco del Culo! :)

      RossellaConDueEsse! ;)

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  9. Beh, ho colto l' occasione di questo post per andarmi a recuperare il post sul comico funerale e il conseguente riferimento nei commenti sulla veridicità dei tuoi racconti.
    Credo che molti possano trovare inverosimili i tuoi racconti di vita semplicemente perché le loro vite non attraversano mai quel confine marcato dal buon senso oltre il quale non è conveniente né sicuro spostarsi. Molti di mantengono nel segno dell' aurea mediocritas e della mediocre verosimiglianza, perché non osano vivere una vita inverosimile, allontanano con orrore le situazioni grottesche o eccentriche, evitano con ogni cautela di passare per originali o atipici e si confermano a una verosimilissima normalità.
    Tu invece non hai paura di vivere qualsiasi situazione, e non hai paura di sembrare, e non ti curi della verosimiglianza, perché sei sufficientemente sicura di essere, e non hai bisogno di conferme di ciò nell' opinione altrui.
    Niente, scusa la sviolinata, ma io credo davvero che tu sia una gran persona e che un giorno forse riuscirai a capire e a realizzare ciò che davvero vuoi.

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  10. Ti ringrazio molto, non tanto per i complimenti ma per aver colto quella che credo di essere: una che se le va a cercare. Tra le persone che conosco, non sono certo quella che ha vissuto le esperienze più incredibili. Eppure la vita e le persone mi appassionano, e mi appassiona raccontarle, dunque quando, più di una volta, mi hanno detto che inventavo tutto, sulle prime ero stranita, mi dicevo, possibile che ci sono persone i cui giorni sono tutti uguali e non gli capita mai qualcosa che fa un po' ridere o un po' piangere? Perché la maggior parte delle cose che vi racconto non sono così strane: solo, le vedo a mio modo. Grazie di averlo capito.

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