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Iliade: tra morti ammazzati e guerrieri queer

Mia madre mi ha passato un libro che le ha passato il suo amico Carlo e ho cominciato a leggerlo per pigrizia, poi è finita che mi sono divertita. E' un adattamento teatrale dell’Iliade ad opera di Alessandro Baricco. Adattamento teatrale significa che l’opera è stata tagliata, e nella fattispecie Baricco ha tagliato le apparizioni degli dèi che a suo dire (dico "a suo dire" perché non ho letto l’opera completa) annacquavano la storia più interessante, quella più epica: la guerra.

La traduzione scelta è quella di Maria Grazia Ciani precedentemente pubblicata da Marsilio, e i brani sono stati trasformati in monologhi. La parte tagliata è considerevole: l’edizione Marsilio è di 500 pagine, quella a cura di Baricco circa 150. Per questo dico che sono stata pigra, in questo mio primo incontro con l’epica.
Devo dire che il ricordo dell’ora di epica alle medie non mi spingeva certo a procurarmi l’opera completa (ora potrei, però, dopo l’assaggio).
La prof era brava e appassionata, però francamente non ci avevo capito una sega, nonostante a fine anno avessimo fatto la rappresentazione teatrale con io che interpretavo Elena di Troia.
Nota a margine: alle medie ero una grande rompipalle, e il ruolo della principessa silenziosa serviva a farmi tacere per tutta la durata delle prove e per tutto lo spettacolo, seduta su un trono a lato del palco.
Nota 2: l'Ale mi dice che non era Omero, ma Anticlo, vai te a sapere chi è mai costui.
Nota 3: tranqui, a un certo punto ho cominciato a farmi la ceretta ai baffi.



Detto questo, quest’Iliade "di Baricco" mi fa anche un po’ ridere. È cruentissima: ci sono cadaveri ovunque, morti ammazzati, viscere che cadono a terra, occhi che rotolano via dal cranio, lance che trapassano toraci in verticale, orizzontale o trasversale quando gli eroi vogliono sfoderare un virtuosismo. Ci sono ovunque uomini pieni di testosterone che quasi si sbranano e sullo sfondo donne utili solo per il sesso e per la riproduzione.
"Agamennone", disse Achille. "Non è stata una grande idea litigare, io e te, per una ragazza. Fosse morta subito, appena salita sulla mia nave, tanti Achei non avrebbe morso la terra infinita mentre io sedevo lontano, prigioniero della mia ira"
Però pazzesco che questa manica di palestrati ogni tanto si ferma tra le teste rotolate, per piangere una sventura o per rivolgersi ai nemici bramosi di sangue, con lunghi monologhi durante i quali non si vedono volar lance.
Vieni a sfidare la mia lancia, non vede l'ora di mordere la tua candida pelle e di lasciarti sulla terra di Troia a fare da banchetto per cani e uccelli.
Poi mi fa ridere da matti che sembrano un grande branco di modelli queer: tutti bellissimi, a volte si fermano ad ammirarsi.
Avanzavamo, da ogni parte, accecati dai bagliori di uno splendore fatto di elmi lucenti, lucide corazze e scudi brillanti. Come dimenticare quello splendore...ma io vi dico: non c'è cuore così fiero da poter guardare quella bellezza senza esserne atterrito.
C’è Euforbo poi che è il mio preferito: è il più bel troiano e ha lunghi riccioli intrecciati con fermagli d’oro e d’argento. Che tenero.
Dunque io leggevo e mi immaginavo le scene con Briseide e Elena interpretate da drag-queen.

Ulisse mi è però sembrato il più simpatico, tanto che ho acquistato una versione dell’Odissea per bambini (nota: si chiama Ulisse. Il mare color del vino e in Feltrinelli l’ho pagato circa 13 euro, su Amazon ne costa 5.99).
Ok, ditemi che mi piace vincere facile, però ragazzi la lingua o la traduzione possono essere un grande ostacolo alla lettura di storie fotoniche come queste. Io per esempio faccio una gran fatica con Faulkner, non sono riuscita a leggere Ragazzi di vita di Pasolini, ho fatto fatica con i Malavoglia di Verga: colpa della lingua.
Non avrei mai conosciuto, seppur in modo sommario e non intellettualmente onesto, questo splendido pezzo dell’Iliade, bellissimo patrimonio culturale dell’occidente, se qualcuno non avesse scalato e abbattuto per me l'alto muro di testo astruso della traduzione ottocentesca di Vincenzo Monti, con tutto l'affetto per il poeta che scopro essere della mia stessa provincia desolata.
Per me la letteratura è piacere quasi fisico, non impresa intellettuale. E le parole mi danno piacere, o dispiacere. L’Iliade che leggevamo alle medie mi dava dispiacere. Quella con le drag-queen che scriverò io invece, fa morir dal ridere.

Commenti

  1. questo non l'ho letto però baricco mi piace.
    Novecento e oceano mare sono belli. leggili.
    Sono poetici ma mooolto corti.
    L'ho anche visto in tv, su LaEffe mi pare.. faceva una specie di lezione su un qualche evento storico. non ricordo di cosa parlasse, ero ubriaco, però l'ho guardato assorto per un paio d'ore.

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    1. Ho letto un po' di Baricco al liceo e proprio per questo non so se oggi mi piacerebbe ancora. City, seta, oceano mare, castelli di rabbia. Una scrittura musicale, molta poesia, storie semplici e piacevoli. Però un ricordo come di artificio.

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  2. Pero' scrivere dell'Iliade tagliando gli dèi, insomma... e' come scrivere dei Promessi sposi eliminando Don Rodrigo, solo per dedicarsi ai due piccioncini.

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    1. Hai perfettamente ragione, diciamo che questa cosa di Baricco è un aperitivo. Forse meglio a teatro?

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  3. La tua frase: "Per me la letteratura è piacere quasi fisico, non impresa intellettuale", mi rimanda a quest'altra:
    "Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d'altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere".
    Oppure a questa:
    "Le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità".
    Bella lì Polly.
    Le citazioni sono di Pennac dal suo libro "Come un Romanzo".
    Invece su Baricco, che ho sempre snobbato, mi sono dovuta ricredere dopo avere letto Mr.Gwyn. Delicato e dirompente. Minimale e allo stesso tempo barocco (baricco). Letto in una notte, come quando ero adolescente e li ingoiavo i libri ancora prima di leggerli.
    Se invece ti serve materiale queer per la tua iliade ne ho a pacchi. Anche se io riscriverei quel fantasy che è la bibbia, pieno di spunti per l'amore gaio e l'amor cortese. Tipo per me il canticodeicantici rimane la prima operetta porno della storia. ;-)
    Sorry mi sono dilungata come sempre.

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  4. Io ho visto un pezzo di "300", che i miei figli adolescenti maschi stavano guardando: testosterone a sacchi e sangue a secchi, sembra la descrizione che hai fatto del tuo libro.
    Disgustoso
    Inutile dire che per loro è un film "cult"

    Ciao Betty

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  5. Io ero appassionata di epica al liceo. Mi ricordo ancora di come mi sono sentita quasi quindici anni fa, quando stavamo leggendo la morte di Ettore, che a dire la verità mi sarebbe dovuto stare antipatico (nemico e il nome non è un gran che :-) ): ho provato pietà per lui, mi è dispiaciuto tantissimo per la sua famiglia e ho sperato che non venissero mai a conoscenza dei dettagli... Altro che Dexter o Hannibal!
    Dovrei riprenderla in mano ora e vedere come reagisco, da adulta! :-)
    Grazie per renderci partecipi delle tue letture! Elena

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    1. In realtà mi è piaciuto ma preferisco stile più asciutti, meno pomposi.

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  6. sai quando ho amato fisicamente l'Iliade? Quando Giulia , quindicenne, mi ha chiesto di aiutarla a studiarne un brano. Mi sono messa lì con lei, abbiamo iniziato a leggere e.....l'addio di Ettore alla moglie mi ha commosso, tanto da aver il nodo in gola, sentirmi ridicola, sentirmi prendere per il culo da 'sti tre figli che mi dicevano" belin(...alla genovese....)ma piangi per questo? " Sì, mi sono commossa, perchè la bellezza commuove.Emanuela
    ps. ho letto questa riduzione di Baricco, non la amo molto , come non amo molti suoi libri...ma forse sono io che non capisco

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  7. hè sì, si fa presto a dire Elena, di Troia poi, nel tuo caso occorrerebbero almeno almeno dieci chili in più da quello che ho visto nella tua ultima foto è chiaro che i tempi son cambiati, senza tv, senza vuozzappe, a quei tempi i passatempi erano semplici, mazzate, duelli, donne, insomma patriarcato durissimo, a me comunque Ulisse non è mai piaciuto, forse mi stava sul cazzo per la sua furbizia o perché poteva fare l'eroe raccomandato da Minerva, insomma un pessimo soggetto per me che tra l'altro tifavo per troia.
    Cerca di mangiare qualcosina in più

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  8. Iliade studiata per intero al ginnasio, in italiano, e tradotta dal greco al liceo. Ettore e' su tutti il mio personaggio preferito, il piu' umano di tutti. Achille il piu' odiato: e' un tronfio fanfarone pieno di se' ed estremamente crudele.
    Monica

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  9. L'Iliade ai ragazzi piace più dell'Odissea. Ci sono scene che levano il fiato, gliele devi raccontare bene, però, e poi gli devi fare l'anteprima della seconda stagione, che è il racconto della fine di Troia fatto a Enea nell'Eneide, con tutta la carneficina, i bimbi di un anno scagliati dalle mura, Priamo macellato sull'altare, Laocoonte che si dibatte tra le spire dei serpenti. Altro che Trecento, porcata inguardabile che mio marito adora, e che ha visto TRE volte, arrivando, per convincermi a vederne più di venti secondi, a dirmi con aria mefistofelica: "C'è Fassbender giovanissimo completamente nudo".
    E comunque, Monica, il vero stronzo è Paride. Che è pure vigliacco.

    Castagna

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    1. Odio feroce per Paride, concordo!
      Monica

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  10. *da Enea, refuso

    *"C'è Fassbender giovanissimo praticamente nudo, per pochi secondi", ha detto letteralmente, ora che ci penso. Perchè so che io gli ho risposto gelida "Per convincermi a vedere questo film Fassbender dovrebbe essere nudo per tutto il film, e possibilmente frontale, grazie".

    Sempre Castagna, che ultimamente con il testosterone ci va poco d'accordo

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    1. Castagnina adorata, io mai andata d'accordo col testosterone :)

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  11. Mi permetto di consigliarti Didone, per esempio, di Mariangela Galatea Vaglio. Io lo sto leggendo e mi piace molto. Trovo che sia un bel modo di conoscere le bellissime storie del mondo antico, se non le si conosce. Oppure una splendida occasione di far visita, e far rivivere, quelli che sono stati compagni di tante letture adolescenziali. Forse avrai letto il brano che dà il titolo al libro. L'autrice ha anche un blog e quel post è stato parecchio condiviso.

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