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Io e le bimbe al Buskers Festival a Ferrara

Allora, in questi giorni sto piuttosto bene: ho una grande energia creativa (il 90% della quale va sprecata in minchiate, ma se deve andare così, va bene, che vi devo dire) e una grande voglia di cose belle, però faccio gli incubi, chissà perché.

Ieri sera io e le brulline siamo andate al Ferrara Buskers Festival, e niente, ho pensato di scriverlo non perché a qualcuno importi qualcosa di quello che ho fatto nel week end ma perché se non siete lontanissimi, penso che dovreste valutare l'ipotesi di andare, una volta nella vita.


(Apro una parentesi: l'Emilia Romagna, nota solo per il mare brutto, è un luogo non solo incantevole, ma anche, come dire, "godereccio": non siamo una destinazione prezzolata, ma ci sono più cose fighe da fare che giorni sul calendario. Veniste, non vi accontentate del sito di qualche pro loco, ma davvero chiedete a qualcuno).
Dicevo, Ferrara ha un centro storico imponente e meraviglioso che non ricordavo proprio.
Il festival è bellissimo, anche se dopo dieci anni che non andavo ho ritrovato il casino esponenzializzato, not good, però è una delle rarissime occasioni in cui penso che il casino c'è perché se non ci fosse vorrebbe dire che l'umanità s'è bruciata i neuroni con l'ecstasy.
Non abbiamo visto tutto perché eravamo shakerate dalla confusione (ricordate che veniamo da BucoDelCulo, tre abitanti), ma solo ascoltato un po' di musichina: dall'elettronica, alla world music, al brit-pop, al folk. A un certo punto ho pensato seriamente: a parte il fatto che non so minimamente cantare né suonare, chi è, perdinci!, che m'impedisce di mollare tutto e, un domani, essere seduta per terra, in Australia, a strimpellare con un cappello rovesciato? Adoro la vita perché tutto può succedere, il più grosso ostacolo siamo noi stessi e io, vaffanculo, sono un ostacolo di meno di cinquanta chilogrammi, mi sposto quando voglio.

Non siamo riuscite a stare ad ascoltare tutti i gruppi presenti per via dei seguenti motivi:

  •  "Bimbe, ci fermiamo qui?" "No" "No" "Sì" "Qui?" "Sì" "Sì" "No" "Qui?" "No" "Sì" "No"
  •  A mezzanotte abbiamo fatto il conto all'arrovescia per festeggiare il compleanno delle gemelle ("Noi non siamo gemelle, noi siamo gemellate") e Carolina se l'è presa a morte (come del resto ogni anno, il 31 agosto) perché per 35 secondi nessuno l'ha cagata. Ha inventato un nuovo verso: se fino a ieri quando era contrariata ruggiva, oggi fa "snort";
  • C'era una certa folla che se t'avvicinavi troppo agli artisti rischiavi la gravidanza (isterica);
  • Quando vedevo un musicista gnocco (tipo ogni 48 secondi) non capivo più molto.
Al ritorno mi sentivo così stanca che cercavo di parlare da sola per non addormentarmi. Ho ripetuto tre o quattro volte Il sabato del villaggio.
Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia. Diman tristezza e noia recheran l'ore ed al travaglio usato ciascun in suo pensiero farà ritorno.
(era davvero così? Non so, ma vi prego, non fatemelo gugolare, che qui non si è intellettuali veri)

Poi le mie orecchie esterrefatte hanno udito me stessa pronunciare ad alta voce, con un'interpretazione degna di nota:
"Riusciranno i nostri eroi a imboccare la svincolo per l'A14 in direzione Bologna?"

poi:
"Gentili passeggeri, mi chiamo Valentina e sono il pilota di questo volo. Stiamo atterrando a Bologna. La giornata è soleggiata e la temperatura è di 27 gradi. Vi auguriamo buona permanenza"

e poi:
"Faenza, stazione di Faenza, Faenza"

e infine:
"Bimbe sveglia, abbiamo avuto una botta di culo e ci siamo trovate a casa".

Vi posto un paio di musicisti visti ieri (purtroppo solo un paio perché non sono stata così brava da annotare i nomi di quelli che ho visto, ma ne trovate molti altri sul sito del festival.)

(Folk balcanico from Ungheria. T'rakija band)



Kolo from TRakija on Myspace.

(Tedescotti per niente male. Il leader della band è il violinista; non so definire il genere, se proprio devo catalogarli direi folk. No ecco, leggo che il genere è klezmer e irish folk. Si chiamano Crepes Sucette)



Guents dy ricon, musica brasiliana (pare, ma ha anche qualcosa di africano).

Commenti

  1. auguri alle tue bimbe! oggi e' anche il mio compleanno ma con molti anni in piu' ! Da tanto volevo farti i complimenti (anche da parte di mia figlia) per cosa e come scrivi ! Ciao cara farai solo cose belle!

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  2. Auguri alle tue bimbe grandi e un bacio a te Sabri

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  3. Io son stato molti anni fa nello stato di Bahia, ed ho sentito gente suonare: per me era un pezzo d'Africa trapiantata al di là dell'oceano. Lì arrivavano gli schiavi, e si son portati tutta la loro cultura.
    La cosa comica era che, a quella festa di musica popolare, la musica tradizionale (quella di cui sopra) la facevano gruppi a forte maggioranza bianca. I neri suonavano l'heavy metal !

    Anonimo SQ

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    1. Che meraviglia!
      So qualcosa della storia del Brasile, come che è stato l'ultimo Paese del mondo a rinunciare alla tratta degli schiavi. Lo immagino un luogo davvero multiculturale, e certamente l'Africa c'è.

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  4. È così comunista! Sudore, puzze, rastoni strafatti, tamburelli consumati, birra, gonnellone patchwork. Canotte striminzite, fasce per i capelli unte e bisunte, piedi neri di chi balla scalzo, illusione di libertá, gente che sogna di aprire un baretto all'Havana e poi il lunedi mattina fa il ragioniere in una ditta di tubi di plastica, clienti da naturasi e fuffa generale. Mai compreso questo festival. E ora, lapidatemi pure.

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    1. Nu che lapidare, ben vengano le opinioni.
      My two cents:.
      1) Ti pare che sia possibile che in una piazza enorme con molte migliaia di persone, possano essere tutti wannabe fricchettoni? Mh.
      2) Conosco alcune persone che vivono con la propria arte/passione/missione, non necessariamente artisti di strada. Nessuno di loro fa il doppio lavoro. Tutti passano una parte considerevole del proprio tempo a studiare. Qualcuno insegna quello che sa fare. Non sono abituata a contare i soldi nelle tasche degli altri, ma mi risulta che tutti fanno rinunce. E' una scelta. Ragionieri di giorno-rasta di sera non ne conosco, ma se ci sono, e credo di sì, purtroppo per loro è molto difficile che raggiungano livelli tali da essere invitati a un festival di quel genere.Fare il ragioniere è una scelta e in quanto tale è dignitosa, come pure fare la scelta contraria.

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    2. Fare il ragionire/meccanico/ elettricista/ commessa è una scelta che fanno quelli che vogliono arrivare a fine mese, formare una famiglia, pagare il dentista i figli. Anche a me piacerebbe vivere di poesie musica e meditazione, ma l' apparecchio ai denti di mia figlia con relative visite e radiografie,sono costati 800 euro. So che tu dedetesto il posto fisso, i ragionieri, ma c' e gente che ha fatto scelte diverse dalle tue e non devono essere etichettati come poveri di spirito. Faccio la commessa per 900 euro al mese, e nel reparto macelleria del centro commerciale dove lavoro ci sono 2 nuovi assunti. Uno è laureato in filosofia, l' altro in matematica. In attesa di tempi migliori tagliano carne. Se vogliamo denigrarli facciamolo pure. Mio nonno ha lavorato la terra per 50 anni. Le unghie sporche e la pelle cotta dal sole.Non ho mai conosciuto qualcuno più sensibile e intelligente di lui. Con la fuffa non ci mantieni le figlie. Almeno non io. Pare che per te uno che ha il posto fisso sia un arido materialista. Ma perché un ragioniere non può leggere poesie ed emozionarsi davanti ad un tramonto secondo te?

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    3. Questa conversazione è insensata. Ciao.

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    4. Non avete capito, care ragazze. Preferisco di gran lunga il ragioniere all'idealista morto de fame.

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    5. Certo che quando voi donne vi scaldate, eh? Non ragionate più e partite a raffica. Tranquille, va tutto bene.

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  5. Bah a me piacciono i ragionieri dei tubi d plastica. Soprattutto se sognano e ballano a piedi nudi. Non sono mai stata a questo festival ma adoro gli artisti di strada. Quando trovo qualcuno in giro per la mia città mi fermo sempre a ballare un poco con le mie bimbe. Diamo la monetina. E sogniamo qualcosa pure noi mentre puzziamo di sudore.

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    1. Puzzo un po' anch'io, saltuariamente, però mi lavo eh :)

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  6. Giornate che restano. Ciao.

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  7. Vedo che anche la tua guida è ricca di citazioni. Noi quando si va al mare non si rinuncia a "Con le Pinne Musile di Piave" sul tormentone di Vianello. Silver mi ucciderebbe.
    Oggi è il compleanno dei miei Gem... auguri a Lucia e Camilla

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    1. Auguri ai tuoi!
      La citazione "Faensa stasione di Faensa", non vorrei dire una cazzata ma viene da un libro che ho letto da adolescente, Il compleanno dell'Iguana, di Silvia Ballestra.

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  8. auguri alle gemelle!e quel festival meriterebbe proprio una visitina!certo che sei proprio fortunata con le tue bimbe!con mio figlio e i suoi amichetti sarebbe impensabile andare a un festival! sempre detto che le bambine sono più avanti!

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  9. Si, però il festival del teatro medievale che si faceva a Brisighella anni fa, per dire, nel frattempo è morto (è vero, si fanno troppe cose belle nella tua regione, io prima o poi devo portare i bambini a Musica nelle Aie)

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    1. Le feste medievali il dramma è che non sono morte ma le fanno ancora, soprannominate Il festival de l'Unità medievale. Fa un po' te.

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  10. Bellissima descrizione del festival. Ho ricordi di diverse edizioni, col caldo da schiattare, con la pioggia battente, con una litigata furiosa, e l'ultima volta (credo) avevamo appena concepito la secondogenita. Vale la pena andare, hai ragione

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  11. Io ci sono andata tre anni campeggiando anche lì, ma mi han detto che è peggiorato.

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