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Essere una donna da sposare

Cari tutti,
vorrei dire un sacco di cose, tipo che ho comprato un paio di occhiali nuovi da supernerd, che comunque ho ancora male agli occhi e questa cosa mi fa paura e che ho fatto una figuraccia gigante (ma non posso dirvela perché contiene un gossip divertentissimo che ho promesso di non dire a nessuno).
Vorrei anche dire che pare (pare) che il volatile stabilitosi a casa mia non s'è perso, ma è una cinciallegra (special thanx to Lumaca a 1000), la quale non migra ma in compenso è voracissima e cerca cibo tutto il giorno.
Ha smesso di beccare la finestra e trova più divertente passeggiare sul davanzale con totale candore et placidità, mentre il gatto studia raffinatissime tecniche di assassinio che non riuscirà mai a mettere in pratica perché non sa volare.
Ma non vi parlerò di tutto questo, bensì di un divertentissimo libro comprato al mercatino dell'usato, che detengo sul comodino assieme a, nell'ordine: 1) Il processo, F. Kafka. Mi dicono che è una lettura pesante. Bè, in realtà è pesante quanto tutti gli altri romanzi che leggo abitualmente, se non che è più frustrante, quello sì (Josef K, ma che minchia hai fattoooooo???); 2) Il viaggio dell'eroe (libro che spiega come si fa a raccontare storie); 3) Eccomi! Tu chi sei?, di Jesper Juul, terapeuta danese. Ho preso in biblioteca questo libro che parla di limiti tra genitori e figli, nonostante il grave minus che presenta, cioè troppa punteggiatura nel titolo. Fatico a tollerare questo tipo di disturbi visivi.
Il libro di cui vi voglio brevemente parlare (anche se ho praticamente consumato in questa utilissima prefazione tutte le 1500 battute che in media uso per un post sul bloggo) si chiama Scrigno d'Oro (sottotitolo: Consigli, segreti, ricette per la donna), è di tale Vanna Piccini, ed. Mani di Fata (che non è una cosa porno). E' del 1937 e su ebay lo vendono a 10 euro quando io l'ho pagato due, yuppiyu.


L'ho comprato perché contiene i segreti per essere la regina del focolare domestico e farsi sposare, che, notoriamente, è quello che ambisco da anni.
"Non può essere difficile per le fanciulle del nostro tempo accasarsi, e desiderarlo è il mezzo più sicuro, direi quasi infallibile per giungere alla sospirata realtà. Quale donna infatti che desideri fortemente, strenuamente una cosa non riesce a ottenerla? Io non la conosco, specialmente se si tratta di una donna graziosa. Ma anche se non lo è, pur di raggiungere l'intento saprà diventarlo, conquisterà il suo bene con tutti i mezzi che sono in suo potere e lo terrà stretto per tutta la vita, et ultra." 
(Dev'essere una minaccia)
Questo tomo, fondamentale nella mia biblioteca, contiene spunti di arte conviviale (come servire tè, caffè, come apparecchiare la tavola), come assimilare "una sana coscienza igienica e, come per mimetismo" curare "l'impeccabile candore dei grembiuli" e bandire infine "la sciatteria che complica, fa perdere tempo" ma sopratutto "è antiestetica".
C'è qualche ricetta e qualche consiglio di cura personale, come
"L'atletismo in una donna non è consigliabile perché vi è in lei la funzione della maternità che deve essere salvaguardata".
(è appunto per questo che non ho mai fatto sport)
Ci sono anche nozioni di amministrazione domestica come
"Perché vi sia ordine è necessario avere un libro di conti ove notare con diligenza e sincerità le entrate e le uscite" 
(certo, per fare i conti bisogna essere sincere, l'ho sempre detto)
I consigli spaziano fino alla grafologia e persino alla lettura della mano.
Ma quelli che preferisco sono i
"Quanto al senso della incapacità, esso non è compatibile con lo spirito della donna moderna che vive, opera, conosce, vede e ha mille mezzi per imparare"
"E del resto, anche per la donna che non è casalinga, vi sarà sempre il momento in cui è chiamata a esserlo, ed esaurite le sue occupazioni fuori, rientrerà nel suo vero regno, ove deposti i suoi attributi professionali, assumerà quelli che la sua natura femminile le dona" 
Sto cercando di essere una donna sposabile.
Quando l'ho finito vi racconto com'è andata.

(No, a parte gli scherzi, penso a nonna, a nonno, a quanto erano infelici, e a quanto m'incazzavo, da bambina, quando nonna mi diceva che io non potevo andare in giro a petto nudo e mio fartello sì)

Commenti

  1. La domanda è: spiega anche come trovare un marito? O è il manuale del post "e vissero tutti felici e contenti"?

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    1. secondo questo manuale il marito si trova appunto seguendo questi consigli (dice anche di non depilarsi, per dire). Non dice dove trovarlo, però.

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    2. evidentemente sotto un cavolo.

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  2. Per trovare marito fate come tutte hanno fatto:nascondete la vostra follia fin quando è troppo tardi per la di lui fuga

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  3. Due considerazioni al volo:
    1) poi dopo lo passi alle bimbe, no?;
    2) è d'uopo che tu cambi titolo al blog. Urgentemente.

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  4. No la socera deve averlo letto negli anni della gioventù :/

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  5. nonna e nonno vivevano in un mondo ancora pieno di ideali, di valori per cui valeva la pena il sacrificio e la vita di coppia indubbiamente è un sacrificio. Oggi c'è la play station anche se, suppongo nelle femmine da qualche parte giace l'istinto di maternità

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    1. La mia domanda è: ma perché uno deve sacrificarsi per forza?

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    2. è che a noi insegnarono pure che col sacrificio si acquisiscono meriti per l'aldilà, insomma il nostro fu un imprinting cui contribuirono tante figure educative, persino il portiere del fabbricato che si doveva salutare ad ogni passaggio e poi una volta abituati al sacrificio si apprezzano infinitamente quelle piccole gioie che ogni tanto la vita ti elargisce, robba infima rispetto ad una qualsiasi xbox o gli amici al bar od il calcetto con pizza e birra con relativo ritiro della patente per tasso alcolemico a 8,1

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  6. Ma se noi sposati siamo stati scemi a sposarci, perchè così tanti cercano di potersi sposare ?

    Anonimo SQ

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    1. Non ho detto che siate scemi a sposarvi. Io sinceramente non credo nel matrimonio, però insomma, scelta tua.

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  7. Oddio quanto tempo!!! Lo trovammo nella libreria della casa in montagna di una nostra amica quando avevamo tipo 12-13 anni (probabile fosse di sua nonna o mamma vai a sapere...) ci sbellicammo così tanto dalle risate che ancora mi ricordo :D

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  8. adoro questo genere di opere. E poi penso che buona parte degli uomni ci vorrebbe, idealmente, ancora così (peli a parte)

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    1. eh, mi sa di sì. Ma poi non credo che saprebbero fare gli uomini di casa, sarebbe avvilente anche per loro.

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  9. Però!
    Mica ti ci vedo, sai?
    E lo so che la tua è solo provocazione... :P

    Mi spieghi meglio quella cosa del non depilarsi? Vorrei sfruttarla a mio favore...

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    1. In pratica dice di non togliere i peli superflui a meno che non siano superflui superflui, tipo baffoni.

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  10. E' triste solo pensare che l'unico scopo della vita fosse farsi sposare. Nient'altro.
    Poi, per carità, c'è chi ne fa l'unico scopo ancora oggi, però... Sono contenta di essere nata nel 1980.

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    1. E' che il valore di una donna stava nel marito, triste, sì.

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  11. Ne voglio una copia! Meglio se commentata da te, direi. Sono sposata da un anno e tuttora mi ritengo assolutamente insposabile, povero Cody...

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  12. Ricordi teneri! Ho una ristampa di questo libro, me la regalò mio nonno circa 27 anni fa (ora vado per la quarantina...) insieme a qualcos'altro dello stesso genere. Ci ho sognato su parecchio, come su tutte le cose che mi raccontavano della gioventù dei miei nonni e bisnonni. Mi pare ci fosse anche qualcosa di specifico su come comportarsi da fidanzati...

    Elena

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  13. Post divertentissimo! Mi immagino il gatto killer.
    Quel libro deve essere pazzesco, avrei voglia di leggerlo per ridere, incazzarmi e magari anche imparare qualcosa (a servire il caffè?).

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