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La mia salute e i capelli altrui

Ieri sono stata dal mio adorato medico fricchettone, il quale mi ha detto che non è proprio normale per niente che mi ammalo quasi ogni mese. Mi sono fatta accompagnare da mia madre, la quale è convintissima che un dolore tipo punteruolo alla spalla sia tipo artrite, certo, come no, non è il polmone.

Il mio medico mi fa delle domande strane e io rispondo vaga, mi dice che sembro un politico. Tipo mi chiede sempre cosa mangio e io gli dico che mangio bene, mi chiede se ho una bilancia e io gli dico sì, mezza rotta, la considero attendibile sono per il trend, poi dice fumi e mia madre dice no e io in coro dico poco. Poi mi dice, devi stare a casa dal lavoro una settimana, e io dico, no, al massimo due giorni, lui dice facciamo tre e non se ne parli più e mia madre mi dice, sei proprio come tuo fratello.
E niente, mi ha detto che devo fare gli esami del sangue, una lastra al torace, una visita dallo pneumologo (lo pneumologo o il pneumologo? Non so, in Romagna abbiamo solo l'articolo il). Oggi volevo fare gli esami del sangue ma non me la sentivo di guidare per venti chilometri, mia madre lavora, il Donatore non risponde, avevo pensato di chiedere a un'amica suo marito in prestito, ma poi ho lasciato perdere.

Quando ieri sono uscita dall'ambulatorio al bar sotto c'era una ragazzina bionda tinta, con l'apparecchio ai denti e la sigaretta elettronica rosa.
Mi è venuto in mente quest'episodio, no?, di quando sono stata a Lisbona. All'andata viaggiavo sola (dio quanto amo viaggiare sola, peccato che capiti raramente), ed ero seduta a fianco di due ragazzini credo russi, non so, tipo sui vent'anni. Lui era brufolosetto, lei invece era carina.
Quando sono arrivati a prendere posto io l'ho notata perché aveva dei capelli incredibili: biondissimi, boccolosi, talmente lunghi e talmente folti che sembrava una principessa Disney o una star del burlesque.
Era piuttosto appariscente, solo che nel complesso sembrava la cugina povera di una modella californiana. Decolliamo, ci mettiamo comodi, io estraggo dalla borsa un libro. Loro due parlano, lei si gira verso il finestrino e lui vedo che comincia a rovistare tra i suoi capelli. Indago con la coda dell'occhio, e vedo che lui le toglie le extension una a una e vi giuro, non finivano più, c'era anche un tupè là sotto. Io credo di aver fatto la stessa faccia dell'urlo di Munch, perché il tizio nella corsia opposta mi ha guardato preoccupato.
E niente, dopo la tipa ha messo tutto in una specie di mini beauty case e s'è ripassata le labbra di rossetto rosa caramella.
Atterrati a Lisbona, aveva i capelli corti.
Io stupita

Commenti

  1. oh mamma che flash, ora quasi quasi me li metto anche io per non farmi notare al lavoro, un po' lunghi e un po' corti. Per il resto mi raccomando... ai medici dare sempre risposte vaghe, intanto loro rispondo in maniera vaga. :-)

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  2. Ma è vera veramente la storia della tipa che si fa togliere le extension in aereo ??? No io ti amo, a me questo cose non succedono mai.
    Che poi a pensarci bene, se le toglieva prima di imbarcarsi gliele avrebbero considerate bagaglio a mano, che ne so ...

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  3. Curati, mi raccomando (Sara versione mamma rompipalle)

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  4. la febbre è sporadica, vero?

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    1. sì, per fortuna la febbre in genere non mi viene, solo a sto giro.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Dici che credi fossero russi..da quello che racconti potrei quasi assicurartelo. Qui a Mosca le extension le usano con la stessa disinvoltura con cui mi metto e mi tolgo la sciarpa quando entro e scendo dalla macchina. Sicura che non si e' tolta anche le ciglia finte? Qui e' un'altro classico....

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  7. ma no figurati, hai solo 3 figlie da allevare e che tengono a te, cosa vuoi che sia in confronto al lavoro a cui tu non vuoi rinunciare per una settimana intera?
    Potrebbe essere un focolaio al polmone, ma io lo curerei con qualche infuso di ortica e cocacola.
    Sai, la stessa cocacola che se usi per lavartela dopo aver fatto sesso non protetto, non rimani incinta perchè uccide gli spermatozoi.
    Lo sapevo che quelli che vivono nei paesini hanno la mente stretta ma la tua non ha confronti.
    Vai pure a lavorare anche con 40 di febbre, l'importante è farti vedere dalla gente del paesello che sei una tosta.
    Tanto anche se schiatti, c'è sempre il donatore a prendersi cura delle SUE figlie.
    Un grosso in bocca al lupo per tutto.

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    1. Dài, figata sta storia della coca cola, ci voglio proprio provare.

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  8. Curati Polly. Un abbraccio poco forte che altrimenti ti faccio male.

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  9. Che bella che sei Polly...
    Squa (oggi notturna)

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  10. Anche io mi ammalo una volta al mese. Solidarietà sorella!

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  11. Non ti curare Polly. La malattia ti sta facendo diventare piú gnocca.
    Anonimo Ammiratore (ma dopo sta foto di piú).

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    1. ma...ma...ma...dici che sei un mio ammiratore e poi vuoi che mi tengo la polmonite? XD

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  12. al liceo staccavo le extension alla tipa seduta avanti a me... mi faceva senso ma bon riuscivo a fermarmi!!rimettiti presto!!!

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