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LA LORO NONNA


L'altro giorno passeggiavo (bugia, non passeggio mai. Se cammino sto sempre andando da qualche parte), e in Porta Montanara mi sono imbattuta in una nonna con una nipote, le quali stavano riempiendo delle taniche d'acqua presso una fontana pubblica. 
Pensavo che i pomeriggi con i nonni per i ragazzi e i bambini sono una risorsa preziosa. A me sembravano riposo, nulla da fare, a volte anche noia, e invece imparavo. Imparavo la continuità della vita. Il collegamento con quello che inevitabilmente passa. Banalmente, introiettavo le mie radici. E pensando a ciò, mi chiedo come si senta rispetto alle sue radici quella mia amica italianissima, però con la pelle “marroncina come Nefertiti”, come direbbero le bimbe. Me lo sono chiesto e gliel'ho chiesto, com'è, cercare la propria identità in un aeroporto internazionale. Dev'essere magico e disorientante allo stesso tempo.
Ma io no, noi siamo romagnoli dalla notte dei tempi. E i racconti contadini dei mie nonni, che ho sempre usato avidamente per costruirmi, sono certamente una delle mie (poche) fondamenta identitarie. La pietra miliare (l'unica solida?) della mia personalità.
Allora vedevo quella nonna con la nipote, che riempivano le taniche, no? e mi dicevo, bello. I bambini devono stare con i nonni.
Mia madre è una nonna molto giovane. E' una figlia degli anni 60, una che era giovane e anche adulta negli anni 80 e 90, nel bel mezzo della cultura del consumismo, quel mondo per cui l'acquisto era diventato un fine e non un mezzo, quel mondo che sta scomparendo, forse, con le fabbriche che chiudono, e gli oggetti che si producono e si vendono altrove, e le persone che sono in crisi sì, ma non in crisi tanto di soldi quanto di orientamento. Perché ancora non hanno capito che guardare le foglie che cadono è intrattenimento quanto il pomeriggio al centro commerciale. E il pic nic con gli amici è un pasto quanto il satollarsi come porci al ristorante.
Pensavo che le bimbe sono fortunate, a passare del tempo con la nonna. Un giorno saranno l'occhio che ha visto un mondo diventare vecchio e un altro nascere.

Commenti

  1. Bellissimo! Tutto! ma la frase finale, beh... spettacolo!

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  2. Ahinoi, ci sono nonni e nonni!
    In linea di massima però è vero quello che dici.
    Ci pensavo proprio qualche giorno fa scrivendo di mio nonno. Quando ricordo il mondo del mio essere bambina, mi rendo conto che al loro fianco il tempo si dilatava.
    Ciao

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  3. PS: Tu e tua madre siete grandiose. Ce ne fossero ancora di nonne e mamme così! (magari ci sono ma in via di estinzione, e chissà che davvero questa crisi di orientamento di cui parli non si risolva presto con una riscoperta di ciò che davvero vale)

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  4. Mi hai fatto venire voglia di casa..

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  5. È vero. Io ho avuto la fortuna di averli accanto per vent'anni, imparare tantissime cose e venire a contatto con una realtà agricola che ora è quasi svanita. Ogni tanto penso ai miei ipotetici figli, al fatto che ho già 27 anni, e insomma, chissà se loro potranno provare come me la gioia di vivere i loro nonni. Lo spero.

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  6. Passano gli anni, aumenta l'aspettativa di vita e la necessità dei nuovi genitori di appoggiarsi ai nonni per la crescita dei bimbi. E cosi' i nonni stanno diventando i genitori del terzo millennio. Questo vale quando si è' così fortunati da averli ancora in vita, in salute, e quando non siamo stati così deficienti da rompere i rapporti con i nostri genitori. Le tue bimbe sono molto fortunate :)

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  7. Oddio, oddio, mi stai dicendo che tua madre mi è più coetanea di te? Un colpo al cuore.

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  8. ...a me i nonni mancavano anche quando c'erano..e stavano al pianerottolo sotto il mio... purtroppo la mia mamma era (terrona) e nn l'hanno mai perdonato al mio babbo (CAMPOBASSO era eccessivamente a sud).. il giorno del loro funerale ero, una volta ad un torneo di bricola la bar Cinzia, e la volta dopo al campo dei frati a fare una partitella..Spero di diventare un nonno migliore di loro...nn ci vorrà molto!!

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  9. L'ultima frase è stupenda.
    Io i nonni me li sono goduti poco, perché si abitava lontani, forse per questo faccio di tutto affinché mia figlia ci stia, per creare le sue radici.

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  10. Grazie per questo bel post! Io sono cresciuta con mia nonna e mi ritrovo tantissimo in quello che dici, i nonni sono preziosi e il tempo che i nostri bimbi passano con loro li arricchisce sempre.

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  11. vale, quanto mi piacciono questi tuoi post.

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  12. Sono cresciuto coi miei nonni in casa, e in effetti non l'avevo mai vista in questo modo. Ieri ho anche spiegato loro cos'è uno scaldatazza USB :) Sono di un'altra generazione, però anche loro sono curiosi di sapere riguardo a questa, non solo il viceversa!

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  13. Vero! Con la vita che faccio incontro tanti figli di expat: ragazzi cresciuti girando il mondo, lontano dalla famiglia,cambiando continente ogni 2 o 4 anni. Sarà un caso, ma sono tutti spiantati. Mettere radici profonde nell'infanzia permette poi di allontanarsi senza smarrirsi.

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  14. La ragazza è intelligente e si applica. Bel post davvero. Noi abbiamo tutto il pacchetto di nonni a disposizione ed è stupendo per i piccoli. Ricordo ogni momento passato con i miei nonni come un passaggio irrinunciabile della mia vita. Spero che possano, un giorno, pensarlo anche loro.

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  15. molto vero. Oggi che mi sto preparando a diventare expat la mia unica remora è proprio questa: far crescere mio figlio senza i nonni, gli zii, la famiglia. Allo stesso tempo spero, però, di cambiare per avere più tempo per lui. Perché ora sta crescendo con tutti tranne che con me. Per questo vado via.

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  16. @ale: bellini i nonni con lo scaldatazza usb! mi ricordo quanto ai loro occhi sembravo avanti, per certe cose. Tipo quando li portai a mangiare cinese, più di 15 anni fa. I nonni sono chi ti vede super quando per il mondo sei semplicemente normale.
    @barbara: mia madre ha 49anni, ma l'adolescente della situa è lei ;). Io ho 40 anni dentro.

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