Passa ai contenuti principali

L'IMPOLLINAZIONE

Le mie bimbe si stanno facendo grandi.
Anche se di fianco ai bambini normali sembrano uscite da un cartone animato, sono intelligenti. Non hanno malizie strane, schifano gli ammiratori, si vestono a metà tra delle bambine giapponesi circolari appena scappate dal set di Ponjo e delle giovani recluse in un manicomio minorile. Tipo oggi. Camilla s'è voluta mettere dei calzettoni invernali viola a cuoricioni, quelli che a settembre provocano uno spesso strato di muschio tra le dita dei piedi, e un vestitino rosso a discrete palle bianche, H&M, dotati di buco per agevolare il passaggio dei sorci. Io mi guardo bene dal limitare la creatività delle mie figlie: in fondo, gli autoctoni di BucoDelCulo non stanno messi tanto meglio. E anch'io sono al lavoro con un paio di jeans talmente strappati che se il vicino diciassettenne si masturbasse nel bagno lato strada, rischierei una gravidanza (a diciassette anni potrebbe avere un discreto getto).
Dicevo.
La dolce Pilù sta diventando intelligente blabla. Ieri a tavola, ha esternato un dubbio che potrebbe essere definito legittimo, anche se forse precoce:

"Mamma, ma il semino che ti ha dato papà, come hai fatto a mettertelo in pancia, quando aspettavi me e Lucia?"

Gelo.
Voi non lo sapete ma sono abbastanza pudica. Cioè no. Un po', diciamo. 
Se sono ancora sconvolta, non è per pudicizia ma perché sono stata vittima del mio stesso, paranoide e joyciano, flusso di coscienza: oddio, a Pilù la fallace spiegazione del semino passato da papà a mamma non basta più, checcazzo le dico adesso, non le ho mai mentito, ma se le dico la verità forse le farà schifo, e penserà che i grandi sono strani a mettere così vicini tra loro gli organi con cui fanno la pipì, poi magari non vorrei che ci provasse, a ottenere un semino, aiuto, le mento, è l'unica soluzione.
"Mamma?"
"Uh?"
"L'hai mangiato, il semino, per averlo in pancia?"
"Sì, ehm, no. No. Nonnònnò, non l'ho assolutamente mangiato, proprio no, ehm. No."
"E come c'è finito nella pancia?"
"Ehm, vedi, io e papà ci volevamo molto bene e stavamo molto vicini. Così vicini con le ehm, le pance, che il semino è passato dalla sua pancia alla mia, ed è entrato nell'uovo che avevo io nella pancia, e l'uovo s'è rotto in due uova uguali, che poi siete diventate tu e Lucia"

Non l'ho convinta.
Però mi compiaccio parecchio della mia abilità di deviare il discorso. Spero di non aver generato una che scrive a Cioe.


Commenti

  1. Ihihih... e qui ti voglio...comunque andrà so che ci sarà da riderne.
    Baci

    RispondiElimina
  2. Prima o poi arriva sta domanda, eh?
    Ma a noi come l'hanno raccontata?
    Per ora te la sei cavata alla grande. BACI
    SANDRA FROLLINI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io devo dire che a 15 anni, quando ho pensato che era il caso di vedere finalmente l'aggeggio, avevo un'idea un po' meccanica di tutta la faccenda: ci ho messo almeno 3 anni a capire che era più divertente che leggere libri.

      Elimina
  3. C'era la mia migliore amica che aveva paura a stare vicino ai maschietti. la sua mamma le aveva detto le stesse identiche parole. Non si avvicinava più a nessuno ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio. Bè, meglio così no? XD

      Elimina
    2. meglio così? non vuoi che le tue figlie si avvicinino a nessuno? ok, magari l'hai detto scherzando... o c'era un fondo di verità?

      Elimina
  4. Alla fine è abbastanza vero, è stato solo taciuto il "come-e-da-dove" è passato questo semino. Dettagli.

    RispondiElimina
  5. Mia madre fin da piccini mi raccontava la storia della porticina. "La mamma, vicino a dove fa la pipì, ha una porticina, il papà ha bussato alla porticina e ha messo il suo nonsochetermineabbiausato nella porticina e ha regalato alla mamma un semino (che io immaginavo fosse come un pesto di prezzemolo). Il semino ha incontrato un ovetto della mamma e hanno fatto amicizia. E poi sei nata tu!". Sono cresciuta sapendo esattamente come nascono i bambini, ma con una naturalezza che non ricordo di aver mai chiesto null'altro a mia madre.... certo, la pratica è na cosa la teoria.... :) Secondo me te la sei cavata!! Ahahah!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma, secondo me dipende da quanto è curioso il bambino e da quanto sono sereni i genitori sul tema sesso.

      Elimina
  6. prima o poi anche il mio nanetto chiederà qualcosa....
    per ora gioco d'anticipo: vi leggo e mi preparo una riposta, spero di riuscire a ostentare disinvoltura. che dite, ce la farò?

    RispondiElimina
  7. Oddio, pagherei per vedere la tua espressione mentre realizzi tutte le possibili implicazioni di mangiare il semino :) "Nonnònnò!"

    RispondiElimina
  8. Anche io ho pensato: Cioé esiste ancora?

    :D

    RispondiElimina
  9. Argh, temo il momento delle grandi domande...!

    RispondiElimina
  10. ...il mio nn ha fatto ancora ste domande.. però mi ha detto un gg:
    "papy..guarda che PIPPONE..va verso il cielo..mi viene così quando sono emozionato o quando sono innamorato.."...tremando attendo il prossimo passo!!!

    RispondiElimina
  11. Ahahaha! XD
    (Rido bene io, che non ho figli, eh? ;))
    Ricordo ancora l'incredulità e il disgusto di quando ho imparato come funzionava "l'ingresso del semino": non mi sembrava possibile che i miei genitori avessero fatto una cosa del genere e che, molto peggio, non fosse successo solo una volta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. allora un po' ho ragione a pensare che un bambino lo trova disgustoso!

      Elimina
    2. Eccome! Ovviamente, dipende dall'età...
      Io avevo circa 7 anni e ricordo che tra noi bambini era quasi un'offesa dire "i tuoi genitori fanno quella roba lì ;)
      Forse il motivo è che i bambini non amano pensare ai genitori in altra veste che non sia quella di genitore, quindi l'aspetto "adulto amante" non è proprio contemplato! O forse erano altri tempi (e noi eravamo bimbi di campagna, un po' naif)

      Elimina
  12. Grazie Polly,
    questa spiegazione delle pance vicine vicine te la rubo e la useró al momento opportuno, perché per ora anche qui da noi la storia del semino che incontra in qualche modo l´ovetto é bastata...
    Ma anche la storia della porticina di Libby non é male...

    RispondiElimina
  13. Rido. I miei genitori, presumo per evitare spiegazioni imbarazzanti, hanno deciso di regalarmi un libro in cui c'era spiegato tutto. C'erano anche le videocassette, era fatto molto bene.

    RispondiElimina
  14. Ahahhaha grande.. Scriverà sicuramente a Cioè.. Ma dai, la spiegazione non era malaccio..

    RispondiElimina
  15. ahahahhaha bella storia!!! magari la riciclo a tempo debito!

    RispondiElimina
  16. Ho u ricordo di un numero di Cioè in cui una tizia si domandava se potesse essere incinta per essersi messa in braccio al fidanzatino.
    Calzante, no?

    RispondiElimina
  17. Oddeo ma esiste ancora Cioé?? E io ai miei nipoti maschi che dirò?! -_______-

    RispondiElimina
  18. Penso che te la sia cavata benissimo.
    P.S. le tue bimbe mi sono piaciute TANTISSIMO.

    RispondiElimina
  19. Che prontezza! Pero' condivido il timore sullo schifo, alle elementari non volevo neppure dare la mano ai compagnucci maschi, figurarsi conoscere bene la storia dei semini vari. Comunque guardera' su Google, altro che Cioe'.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non oso pensare cosa salta fuori su google, se digito "sesso".

      Elimina
    2. infatti, meglio darle le info, sia pure in forma "poetica", no?:-)

      Elimina
  20. A 5 anni mio fratello chiese ai miei come nascevano i bambini, con la naturalezza e la curiosità tipica di quell'età. I miei erano imbarazzatissimi e si passavano la domanda in modo ridicolo, sino a quando uno dei due si appellò alla arcinota "cicogna che porta i bambini". Mio fratello, già appassionatissimo di documentari sugli animali (monopolizzava la tv per vederli e strillava se cambiavo canale), con espressione interrogativa rispose: "ma i piccoli della cicogna chi li porta?" e subito dopo, tutto pensieroso: "Ma allora perché il piccolo di elefante esce dal culetto della mamma elefante?". Ricordo il panico nello sguardo dei miei. Avevo circa 15 anni e il loro comportamento mi sembrava assurdo. Dissi loro: "ma perché non gli dite la verità con semplicità". Risposta negativa. Alla fine glielo spiegai io "di nascosto", anche se in realtà lui aveva già capito. Voleva solo una conferma :)

    PS Ti leggo da quest'estate. Mi fai morire (in senso positivo) ;)

    RispondiElimina
  21. Ingenuamente pensavo che l'educazione sessuale oggi cominciasse dalla scuola dell'infanzia come in tutto il resto d'Europa, invece scopro che non è cambiato niente da quando sono andata a scuola. Comunque concordo assolutamente con chi ha già scritto che la cosa migliore è portare a casa un libro e un dvd e guardali insieme alle bambine. Sono testi fatti benissimo e l'età delle bambine è già più che giusta (molti di quei testi sono fatti per bambini ancora più piccoli, di età prescolare). La cosa peggiore secondo me è infatti che ricevano informazioni malamente dagli altri bambini, magari mentre loro insistono sulla teoria delle pance vicine. Ma continuo a essere scioccata dalla notizia che a scuola non facciano nulla di tutto ciò.
    Paola

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dico la mia, opinabile.
      A sette anni, di certe cose te ne devono parlare i genitori, credo. A noi hanno fatto educazione sessuale in quinta liceo, non credo ci fosse qualcuno di vergine, forse solo l'insegnante, la quale era una zitella che notoriamente odiava gli uomini. Detto questo, credo che la curiosità morbosa (non parlo delle mie figlie, ma in generale) sia suscitata intanto da tutti i messaggi sessuali che si vedono in giro, e secondo dal nostro (compreso il mio) imbarazzo a parlarne, quasi che il sesso fosse qualcosa di sporco.

      Elimina
  22. :D :D :D :D
    Tanto per sapere, è possibile vigliaccamente delegare il tutto alla mamma? (la comunicazione/informazione, intendo)
    Perchè ho un tre/quattro anni per convincerla... ;)

    RispondiElimina
  23. Io per portarmi avanti ho comprato questo libricino, che mi sento di consigliare:

    "Maschi e femmine, il mio corpo, io e il mondo, come sono nato. Programma di educazione sessuale".

    Io ho preso la prima parte: 3-6 anni, ma c'è anche per bimbi un po' più grandi (7-10 anni e così via)

    Con il nostro seienne ne abbiamo letto qualche pagina, soprattutto quella riferita a "da dove escono i bambini?" perché l'idea della porticina magica non lo convinceva più...
    Devo dire che la sua curiosità è stata soddisfatta e per il momento non ha fatto altre domande :-)

    RispondiElimina
  24. Oddio! Il tuo racconto è fantastico che, se fossi al posto delle tue piccoline, ci crederei!! :D

    RispondiElimina
  25. Quella della porticina per spremerci dentro il semino mi piace molto, se i miei figli non avessero 21 e 17, me la imparerei per bene.
    Conoscendo i giovani/bambini moderni, però preparatevi a domande tipo quelle che genitori miei pari si son sentiti fare:
    1. "Mamma, mi fai vedere bene come è fatta questa porticina" da ripetere più volte per qualche mese, con perfezionamenti tipo "ma apri bene lì che non vedo bene, aspetta che prendo la pila";
    2. "Ma quando provate a mettere il semino per il fratellino nuovo, mi dovete chiamare, voglio esserci anch'io", eventualmente addolcito in:
    3. "la prossima volta che lo fate, mi chiamate a vedere"?, o rinforzato in:
    4. "me lo fate vedere ora come si fa?".

    Eh, i bei tempi della cicogna...

    Anonimo SQ

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No vabbè, a 21 anni voglio sperare che non abbiano più bisogno di tante spiegazioni, al limite regalagli qualche preservativo.

      Elimina
  26. Io qualche mese fa ho spiegato "tranquillamente" la cosa al mio 7enne, non mi ricordo che gli ho detto, mi ricordo solo che ho precisato che funziona solo tra grandi, ma devo aver toppato qualcosa nella spiegazione perché lui ha commentato "allora bisogna mettersi proprio fermissimi, immobili e allineati" o qualcosa del genere... Credo abbia convenuto che era una cosa da grandi perché ci vuole troppa maestria a prendere la mira. Ancora mi chiedo che cosa abbia capito :/

    RispondiElimina
  27. Mah, mio figlio 1 a 10 anni era convinto che io e il padre avessimo fatto sesso 3 volte, una per lui, una per il fratello e una per il gemellino del fratello (che ci ha ripensato alla nona settimana e non è nato). Come fai, sbagli.

    RispondiElimina
  28. Io non ho ancora dovuto affrontare la faccenda e non credo che sarà un affare semplice, ma ti consiglio un libro: "C'era una volta la prima volta" di Veglia e Pellegrini.
    Un libretto che si legge velocemente ma che offre dei seri punti di riflessione sui modi e i tempi con cui si può affrontare l'argomento sesso. Anche perché, che ci piaccia o no, i nostri figli sono esseri sessuati come lo eravamo noi alla loro età. E la loro attività sessuale (con cui non intendo un rapporto completo e che non implica necessariamente la presenza di un altro) inizia davvero molto presto.
    Io ho un bambino di un anno che al cambio pannolino si tocca il pene e ride...mica scemo!!

    RispondiElimina
  29. ahaha molto carino questo post!
    se ti va passa da me, nuovo post!

    RispondiElimina
  30. Per le mamme imbranate hanno appunto inventato i libri di educazione sessuale per bambini. Spiegano le cose come stanno e non traumatizzano i figli con le solite bugie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie della pillola di puericultura, sicuramente ne farò buon uso.

      Elimina
  31. E invece mi sa che è proprio da racconti come questo che nascono le domande a Cioè!!

    RispondiElimina
  32. Mi segno la tua spiegazione scientifica e la tengo da parte per quando le mie figlie mi faranno la stessa domanda...

    RispondiElimina

Posta un commento

attenzione: i commenti ai post più vecchi di 14 gg vengono moderati! A causa del troppo spam ho disattivato le notifiche via email per i commenti in attesa...ma prima o poi li modero.