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MANUALE PER INTERAGIRE CON ME

Non che voi dobbiate per forza voler interagire con me, sia chiaro.
Cioè, se mi dite chissene, capisco.

Però penso che con questa mini guida quasi quasi salvo l'umanità, perché l'umanità ha un grosso problema e questo problema non è la fame nel mondo, e neanche il capitalismo, e neanche il fatto che non abbiano ancora inventato un oggetto migliore del preservativo che però faccia la sua stessa funzione (vabbè, l'ho detto). Il problema dell'umanità è che la maggior parte delle persone ha scarsissima attitudine all'empatia, e in particolare che la vituperata categoria dei parenti stretti, non abbia alcuna attitudine all'empatia. Per dirla in parole povere, se tu, da ventinove anni dici a tua madre che non puoi fare a meno di arricciarti i capelli su un dito perché sei tricotillomane, e lei stessa ammette che lo facevi sin da neonata con i suoi capelli, dovrebbe essere un motivo sufficiente affinché la stessa smetta di redarguirti, ma no, lei deve continuare a sbriciolarti i coglioni dicendoti tre volte al giorno che non devi arricciarti i capelli su un dito. Ma siccome io ho speranza nel genere umano, non credo che questo grave problema si risolva solo con la morte dei miei interlocutori più ripetitivi nello scassinamento dei testicoli; ecco allora che ho ideato questa utile guida, ad uso di chiunque voglia interagire con me. Anche se a prima vista non si direbbe, tendo a diventare aggressiva.

Sto per dichiarare i miei limiti più evidenti. Invece di insultarmi prendetelo come atto di estremo coraggio e auto presa per il culo.

La prima azione che non deve compiere una persona dotata di buonsenso (e questa è una regola che hanno imparato tutte le mie amiche, nonché i miei parenti: la enuncio solo per gli sconosciuti), è il disquisire di politica con me, a meno che non siamo della stessa identica idea, e ciò è quasi impossibile, perché quando io ho a che fare con qualcuno della mia stessa idea tendo a cambiarla, con l'unico intento di polemizzare. Riconosco che questo argomento di conversazione sia un mio grosso limite, però, per spezzare una lancia a mio favore, posso dire che quando si spazia alla politica internazionale sono un po' più morbida nell'additare di imperialismo chiunque non sia io.
Una volta a diciotto anni ho preso a male parole il mio povero nonno, con l'edera d'oro al collo, simbolo del partito repubblicano (che in Romagna ha una certa tradizione, anche nella lotta al fascismo, peraltro) dicevo, sono stata dura e stupida nel chiosare che dopo Mazzini la storia del partito repubblicano era terminata. E insomma, spero di migliorare. Nel frattempo, vi consiglio di non affrontare l'argomento.
Punto due. Sono abbastanza riservata. Non sopporterei un uomo che mi chiama più di una volta ogni due giorni. Certe amiche, invece, possono. Mia madre no, mio fratello neanche.
Inoltre, per moderare l'aggressività, quando qualcuno mi fa molto incazzare, mi chiudo in un ostinato mutismo per un periodo compreso tra le due settimane e i due mesi, terminati i quali normalmente mi dimentico completamente dell'accaduto. La cosa da non fare mai è ostinarsi a chiedermi spiegazioni circa il mio comportamento nel periodo di solitario sbollimento. Il riassunto di questo punto potrebbe essere, semplicemente: non dovete cagarmi il cazzo. Ciao.
Amo molto il linguaggio colorito. Nomino  l'organo genitale maschile forse più volte di quanto ci pensi (o forse no). Se tu, impiegata amministrativa, ricevi un file di excel denominato Inventario di sto cazzo, mica te la devi prendere, puoi sempre rinominarlo, echeccà.
Infine, la puntualità. Chiedo scusa in anticipo, però devo dirlo.
Se tu mi dai appuntamento alle 8, devi sapere che io arriverò in orario compreso tra le 8.13 e le 8.15. Dài, cazzo, arriva alle 8.15 anche tu. O dammi appuntamento alle 7.45. Ma non (respiro), ripeto, non chiamarmi diciassette volte alle 8.10. Sto arrivando. O sto partendo. O sto parcheggiando. Se mi chiami perdo tempo. O addirittura ci sono quelli che ti chiamano alle 7.59, se ti aspettano alle 8. O arrivano alle 7.45 e contano i minuti di ritardo a partire dalle 7.45. Io vado fuori di testa. Se sto raggiungendo il luogo dell'incontro e mi accorgo che mi hai chiamato quattro volte, io mi fermo a bere una cosa per calmarmi e arrivo con dieci ulteriori minuti di ritardo. E comunque, e spezzo un'altra lancia a mio favore, le tre volte che sono arrivata in anticipo di trenta secondi, ho scoperto che i cagacazzo che non tollerano i miei dieci minuti di ritardo, arrivano in ritardo di cinque minuti.
Pacchi invece non ne do, e non mi piace riceverne. Però se siete dei paccari professionisti, invece di grattugiarvi la minchia, mi regolo di conseguenza.

Gente, sono cose. Ognuno ha le sue. Io ci ho anche dei pregi, tipo che sono generosa e che ascolto il prossimo senza dare consigli. Anche voi, suppongo, avrete dei pregi. Tipo, essere normodotati, o avere il piercing nella lingua, o essere siciliani. Ce l'avrete un cazzo di pregio. Allora mettete per iscritto le cose da non farsi, e tutto sarà molto semplice: pulsante A- reazione A; pulsante B- reazione B. Più chiaro di così si muore.

Commenti

  1. Hai dei limiti semplicemente ADORABILI.

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  2. Fantastica! Bisognerebbe che ognuno di noi facesse un manuale per interagire con sè e se lo portasse appresso appeso al collo. Faremmo tutti meno fatica ad andare d'accordo, no?!

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  3. Uh, come sono d'accordo. Anche io ho dei limiti, e, anche se non sembra, ci sto lavorando; e non vedo perché le persone devono scassare su quello.
    Poi sull'amica che ti chiama due minuti prima dell'appuntamento - o anche prima, avrei molto da dire. Tipo una volta che avevamo appuntamento alle 1230 per un pranzo e mi chiamano alle 1215: noi siamo già nel parcheggio. Invece io avevo appena finito di trombare (ahh, le domeniche prima avere figli!)

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  4. bellissimo post!!!
    Io reagisco allo stesso modo con chi mi fa incazzare, semplicemente sparisco dalla sua vita per qualche tempo (necessario per decantare) e poi ricomincio come se nulla fosse successo. Il problema è che gli altri (e soprattutto il diretto interessato) non capiscono e scassano i maroni chiedendo spiegazioni, il che mi fa incazzare ancora di più e allunga i tempi di riconciliazione:-)))))
    Bel problema ehhh?

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    1. Ma infatti, io odio serbare rancore, e a pretendere spiegazioni quando sono in mood aggressivo, si rischia di tagliare i ponti per cose non davvero importanti.

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  5. Io non parlo mai di politica, con nessuno, nemmeno con mio marito... che mi viene subito il nervoso, io sto con le mie idee, tu stai con le tue, io non cerco di fartele cambiare, ma tu non rompere me con un comizio........ su questo sono perfettamente d'accordo con te.. non si parla di politica....... mai!!!!!!
    Per le altre cose........... ognuno ha i suoi limiti e le sue peculiarità... soccia come parlo forbito questa mattina!!!!!!!

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  6. Anche io da piccola avevo sempre le mie mani nei capelli di mia madre. :)

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  7. Il turpiloquio è un pregio. Previene qualsiasi più strutturata forma di patologia... dovrebbero insegnarlo a scuola. ;)

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  8. Io ce l'ho un cazzo di pregio. Io sono siciliana. Senza cazzo. Oddio scusate ho usato troppe volte le parola io.

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  9. Andremmo molto d'accordo. Non parlo di politica e non me ne puo' fregar di meno di 10 min di ritardo, anzi mi adeguo... E poi so' riservata

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  10. No vabbe' ... Questo decalogo è semplicemente favoloso.
    Ps. Ti leggo da poco ma lasciatelo dire:tuo blog è fenomenale
    Perché sei diretta, vera.
    Ah dimenticavo: ho dei piercing ma sono ritardataria.. Mi compenso?

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    1. Mhm, anch'io sono ritardataria, potremmo giocare a chi arriva dopo! :)

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  11. Siciliana. Affetta da tricotillomania da quando ho memoria. Son passati due anni e ancora sto sbollendo. Per me non è la politica ma la religione. Permalosa e incazzosa.
    E uso cazzo, incazzo, scazzo e variabili altre ogni due tre.

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    1. Ecco, anche la religione. Se uno insiste troppo sul fatto che dovevo battezzare le mie figlie, rischio di aggredirlo fisicamente.

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  12. Probabiilemente abbiamo pochissime cose in comune e probabilmente io sono una di quelle persone che tu trovi insopportabili ma mi piace molto quello che scrivi, così come lo leggo mi trovo sempre d'accordo!!!
    Un sorriso
    Anna

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    1. Ma guarda che sono più intollerante per iscritto che dal vivo.
      So che esistono persone diverse da me ma la prendo bene! :)

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  13. mi piace il tuo blog, c'è del sano odio in te.
    La puntualità però...

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    1. Aspè! Un quarto d'ora non è ritardo, è tolleranza. Considero ritardo solo sopra la mezz'ora.

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  14. Sei mooooooooooooolto moooooooooooooooooolto meglio di come ti descrivi!!!

    Mmuà!

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    1. Questa sono io e quella che hai visto tu ero sempre io. Diciamo che dal vivo osservo le regole del vivere civile.

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  15. Cazzo, tu sei me!
    O io sono te.
    O_o

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  16. la storia della mancata puntualità è stupenda, se sono in ritardo avrò i miei motivi, o anche no ma lo devi accettare. Le mie amiche cercano di fregarmi, tipo farmi uscire ore prima..ma puntualmente le becco e mi incazzo.. lo sai che è così, amami per come sono!

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  17. ...io sono abbastanza PUNTUALE...ma ci sono dei RITARDI che mi provocano BRIVIDI lungo la schiena...

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  18. Il mio limite è parlare dei personaggi letterari come fossero vicini di casa: se non riconosci di chi sto parlando parte un soliloquio che termina in sdegno se ad un certo punto non noto un barlume di riconoscimento se non dell'opera almeno dell'autore. Mi basta un minimo, vago barlume. Altrimenti perdi punti. Tanti, tantissimi punti.

    Sono più tollerante con chi non riconosce citazioni/personaggi di film/telefilm/cartoni animati (il tutto dei bei tempi andati dacchè io ed il televisore abbiamo divorziato, ma tant'è).

    Il mio pregio è essere perfetta.
    E modesta.

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    1. Mah, fino a qualche anno fa leggevo solo classici della letteratura e facevo lo stesso. Poi mi sono accorta che la letteratura è ampia, ampissima. Che non esiste una persona che abbia letto tutti i classici del mondo. Allora ho deciso 1) di leggere in modo più settoriale (per esempio ho passato un anno a leggere latino-americani contemporanei, e ora invece sono due anni che leggo soprattutto americani del 900); 2) di non dare per scontato che tutti siano al corrente delle mie letture, perché poi magari il mio interlocutore non sa chi è Cabrera Infante ma sa tutto del romanzo tedesco dell'800 e faccio la figura dell'ignorante. :)

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  19. Ok, vuoto il sacco: il congiuntivo. Se sento uno che persevera nell'errore inizia a pulsarmi la vena sulla tempia e se non correggo rischio di implodere. Molto maestrina dalla penna rossa, ma è più forte di me. Almeno l'italiano cavolo!

    Però resto perfetta, eh.

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  20. Se qualcuno mi chiama , mi fermo a bere una cosa. Spettacolo, sempre più tua fan. Spero di non crearti incazzatiure con commenti mielosi
    Ma ci vogliono :)

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  21. Anch'io tricotillomane con mamma e babbo che anche ora alla tenera eta' di 33 anni continuano a dirmi di smetterla...Mia nonnna mi diceva "smettila di filare" e' morta pace all'anima sua..mi ritrovo un po' in quel che dici tranne sul punto del ritardo..io sono quella che scassa la minchia se ritardi mezzzo minuto..eppure mi sforzo tantissimo di arrivare in ritardo..ma non ce la faccio!!! stammi bene!
    aNNALISA

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  22. Ha ha! Simpaticissimo questo post! Non potremmo mai andar d'accordo. e. comunque. mI piaci un sacco. Aporia

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  23. oddio! mi sa che sono madre di una tricotillomane di due anni e mezzo e già gli rompo le palle!
    comunque il pregio di ascoltare senza dare consigli, credi a me, azzera tutti i tuoi difetti...

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    1. Non so il tuo piccolo tricotillomane ma io i capelli me li strappo proprio, e le sopracciglia pure, fortuna che poi posso darmi il kajal e farle uguali 0_o

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  24. io sopporto molto poco chi fa grossolani errori di italiano parlato o scritto: congiuntivi, ortografia e verbi transitivi/intransitivi usati ad minchim.
    una delle regole per integarire con me potrebbe essere "l'italiano se non lo sai sallo" :D

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    1. Tipo, in questo post i congiuntivi fanno pietà, però non ho voglia di editarmi :)

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    2. ma no, io intendevo proprio errori-orrori, roba tipo "esci la salsa dal frigo", "potremo" invece di "potremmo", "te lo già detto" etc...
      un errore è concesso a tutti, un orrore anche no :D

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  25. Come capisco! Io sono davvero parecchio difficile da sopportare!
    Mi hai ispirata per il mio post di oggi!
    =))))

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  26. Sto invidiando la tua capacità di chiuderti in un sano mutismo.
    Io quando mi arrabbio butto merda addosso e a volte strillo, strepito e meno in maniera scomposta (e forse anche un pò ridicola)

    Ho sempre trovato il mutismo più elegante (e anche più offensivo forse), ma non ci sono mai riuscita.

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    1. Il mutismo per me è fondamentale, perché quando sono incazzata divento molto cinica. Quindi, se non voglio fare tabula rasa della mia vita sociale preferisco sbollire da sola.

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    2. E' vero, io mi accorgo che era meglio stare zitta dopo aver parlato

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