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QUANDO MAMMA NON C'E'...

L'altro volto delle mie (fortunatamente rare) trasferte è ciò che succede a casa in mia assenza. La mia unica certezza sono le mie figlie, che si comportano sempre sufficientemente bene e mi riferiscono diligentemente cosa hanno fatto.
Il problema sono mia madre e il Donatore: in genere li modero, ma in mia assenza entrano in una competizione feroce mascherata da falsa diplomazia. Tipo che io programmo un calendario-visite (il Donatore sta con le bimbe il sabato, mia madre la domenica), e loro tassativamente arrivano entrambi al sabato e permangono fino alla domenica, interagendo raramente se non per sparlare di me, e telefonandomi spesso per sparlare di loro stessi.
Non vi parlo spesso del Donatore perché rispetto la sua privacy: sappiate solo che in confronto a lui io sono una grigia ragioniera. Tanto per dire: al nostro primo appuntamento si è presentato con un completo su misura a quadretti bianchi e azzurri, camicia bianca, e scarpe a punta. Del resto io gli avevo dato appuntamento di fronte a una balera. Abbiamo finito la serata guardando estasiati un antico esemplare di ponte a dondolo, alle sei di mattina.
Mia madre, anche lei è abbastanza colorata. La prima cosa che mio fratello ama raccontare di sé, è che è dotato di una madre tatuata in fronte. Ebbene sì: mia madre, durante la tarda infanzia, si fece tatuare un gabbiano tra le sopracciglia. Poi cambiò idea e volle asportare il tatuaggio; poi cambiò idea e se ne fece asportare solo metà. E così, ad oggi, è dotata di un'ala di gabbiano tra le sopracciglia, che spaccia sapientemente per "voglia d'uva".

Questi sono i due soggetti più affidabili che conosco, a cui consegno le mie figlie in mia assenza.

Ieri sono atterrata a Bologna alle 11, sono andata dritta in ufficio, ne sono uscita alle 17. Mio fratello mi ha chiamato mentre uscivo, definendosi depresso per via dell'assenza delle coinquiline in vacanza, e per via della riduzione dell'orario di lavoro. "Va bene, basta che sparecchi", gli ho risposto io, cogliendo l'autoinvito a cena. Alle 18 prelevo le bambine da danza, faccio bancomat, faccio la spesa, faccio benzina. Alle 19 torno a casa, un filino stanca, con un male a un dente, e dotata di un ospite che utilizza abitualmente la sciarpa come turbante e che, mentre cucino-stendo i panni-riordino il salotto, mi chiede di fermarmi perché ha avuto un'idea geniale e io la devo assolutamente scrivere . Mancavo da venerdì sera.
Apro la porta ed era l'Apocalisse. Tipo le mie piante grasse spostate, la gatta affamata, il vomito di Carolina sul pavimento, la solita temperatura tropicale (se vi trovate a dover fare un impianto idraulico e di riscaldamento in Romagna scrivetemi per uno...sconsiglio).
In mia assenza, mia madre e il Donatore, sapientemente impegnati ad evitare di trovarsi assieme nella stessa stanza, avevano lasciato casa e bimbe in autogestione.
Quando le bimbe sanno che mancherò per un paio di giorni mi chiedono sempre chi le "baderà", e a me fanno tenerezza, perché so che invece saranno loro, a dover badare qualcuno.

Amo la mia famiglia.

Dea, fai che novembre finisca in fretta.

Commenti

  1. I bimbi sono veramente avanti. Anche i miei sono sempre buoni e responsabili in assenza di noi genitori. Poi ce la fanno pagare al ritorno. Un pensierino ad un lavoro fuori sede l'ho fatto. Solo un attimo, lo giuro!

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  2. Ognuno hai i figli che si merita e le tue figlie sono delle grandi.
    (Spero che la prima parte la mettano anche sul mio necrologio, tu ricordaglielo per favore)

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  3. beh, visto la descrizione fatta è un miracolo che le ritrovi tutte e tre e in condizioni di salute ragionevolmente buone....(ma perché Carolina ha vomitato, che le hanno fatto mangiare????)

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  4. Io però sono convinta che questi aneddoti le aiuteranno: di cosa potranno mai stupirsi?
    Tieni duro, novembre ne ha solo trenta, di giorni..

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  5. La casa autogestita mi affascina parecchio. E anche il semi ex tatuaggio di tua mamma.

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  6. Presto le tue bimbe vorranno sapere chi "li baderà" al papà e alla nonna.
    Non sarà una risposta facile :-))

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  7. In dieci anni mi sono concessa un solo week end senza gli uomini di casa al seguito.
    Al ritorno sembrava tutto a posto, la casa integra, i figli sani, il tetto al suo posto.
    Ma da allora ogni volta che minaccio di assentarmi anche solo per una sera ci sono due scuole di pensiero:
    Gormitone: Che bello che papà ci cucina le schifezze!
    Gormitino: ti prego mamma no! Che papà ci fa mangiare le schifezze...
    Vabbè, almeno mangiano.

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  8. Vabbè pure io amo la tua famiglia. E credo che la amino molto anche le tue figlie. Secondo me si divertono da morire, fosse solo per quella mezza ala di gabbiano sulla fronte di tua madre,che amo a sua volta alla follia.

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  9. @mesic e sononera: amate mia madre perché non la conoscete ;)

    @ale: eh. un po' succede anche a me, perché al contrario del donatore sono una talebana della tv.

    @dalle8: a quel punto darò alle bimbe le chiavi di casa e dirò loro che se hanno bisogno chiamino il vicino Sergio :)

    @mafalda: anche io sono per l'autogestione, ma il vomito sul pavimento magari anche no.

    @lucia: posso farcela!

    @aspi: pare abbia avuto una colichina :(, ora sento come sta.

    @barbara: yeah!!!

    @gae: a sto giro non me l'hanno fatta pagare. Mi hanno chiamato dicendo che "alla sera, la casa non è la stessa se non c'è mamma".

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  10. Ormai sono cresciute queste bimbe. Fra un po' saranno loro a badare a tua mamma e al donatore, non dandolo a vedere, le furbette.

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  11. Il brutto di quando si ritorna è che bisogna lavorare il doppio per rimettere in sesto la casa...

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  12. direi splendide e decisamente avanti!

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  13. Guarda è brutto dirlo, ma una casa senza mamma è come un'auto impazzita senza conducente, a me basta uscire la sera e tornare nel tardo pomeriggio per trovare l'apocalisse: marito che muore di fame, casa rivoltata e bambini regrediti all'età di sei mesi con mia mamma che li imbocca dando loro pastina e omogeneizzato...

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  14. Io evito più che posso di mancare, xchè trovo puntualmente il Caos. Vorrei tanto fregarmene ma vince sempre la voglia di esserci. E quindi rifiuto (quasi) tutte le occasioni di uscite prolungate. Poi mi sento una stupida x aver rifiutato xchè infondo cosa puó succedere? Ho lasciato un giorno e dico uno a mia suocera e mia figlia aveva ripreso a farsi la pipì addosso dopo mesi di spannolinamento. Dico solo questo. Tua madre la adoro, mi chiedo spesso se mi pentirò dei mei tatuaggi un giorno, ma sul viso deve aver avuto taaaaanto coraggio!

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  15. Io trovo questo caos quando esco con Misia e lascio mio marito solo in casa. Poi non c'e' da lamentarsi se me ne vo con Africa

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  16. ecco, vedi? poi dicono "vuoi fare tutto te"... ma no, io non è nemmeno che voglia fare tutto (a dire il vero, delegherei piuttosto volentieri...). Epperò!!!

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  17. Dai che Novembre passerà in fretta...e non ti invidio!!!

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  18. ...vabbèh però così mi hai troppo incuriosito sul Donatore!

    B.

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  19. Voglio un post che parla della tua mamma!!! Una ganza!!

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  20. Loro in autogestione sono stati benissimo, tu adesso un po' meno. Coraggio!

    Un abbraccio cara e buon giovedì!

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  21. questo mi ricorda ..a mia mamma lavorando in ospedale ed io da sola solissima in casa con 4 o 5 anni d'età...delle volte facevo casino, comunque sono viva..però mi è rimasta un pò' di paura..non so se lascio da soli i bambini, mi ricordo di me, e non lo faccio, piuttosto ammazzerei mia madre, e taglierei i coglioni al donatore..ecco quello che farei..ma te li bado io alle bambineee!!! quando avrai bisogno, mattia mi conosce bene, anche io sono mamma, sono qui a casa, io mi offro di cuore, chiede con mattia ..sono affidabile..haha, bacii

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  22. @noelia: grazieeeee! Ma dai, mia mamma alla fine è brava dai, e anche il Donatore: è solo che assieme sono un delirio ;)

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