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Mi ha chiamato Mattia, ho saltato la pausa pranzo e sono corsa in macchina in via Valgimigli, di fronte al condominio popolare dove hanno vissuto i miei nonni per cinquant'anni. Ho guardato le buchette della posta dello stesso ferro marrone, i nomi sono quasi tutti nuovi, qualcuno è straniero.

I miei nonni non era poveri, ma vivevano nell sporcizia e nel degrado, per ignoranza, assuefatti a quella povertà atavica della campagna dove erano nati, quando la campagna non dava di chè mangiare.
Mio nonno è morto in quella casa, seduto sulla sua poltrona, che io avevo diciotto anni e ho pensato, se ora sento così male, quando morirà nonna Cloe, ecco, allora morirò anch'io.
E in effetti così è stato: sono un po' morta già quando s'è ammalata.
Pensavo che  gli operai del comune avessero già sgombrato quelle due stanze luride, e invece così non è stato. Mio fratello è stato avvisato ieri da mio zio che se volevamo potevamo andare a prendere qualcosa: un ricordo, un quadro, una collana, perchè ora sì che gli operai del comune sarebbero andati a sgombrare.
Mattia mi ha chiamato e io non avuto il coraggio di salire al terzo piano, gli ho detto che portasse in cantina quello che avrebbe tenuto per lui e che sarei andata ad aiutarlo a caricare tutto in macchina.
La cantina aveva quell'odore di liquore e di vinacce che ricordavo, c'era l'armadio dentro al quale ho fatto razzia di borse, ma era impossibile raggiungerlo per l'ultima volta. C'era un vecchio disco di Madonna che doveva essere stato di mio zio, c'erano delle foto, alcune anche mie, c'erano servizi di piatti e vecchie bottiglie. Mattia ha preso per me lo specchio che teneva la nonna sopra al comò e una scatola di collane di pietre colorate. Quella rossa la porto ora al collo.
Ho buttato l'occhio nella vecchia lavanderia, dove andavo a bere nei pomeriggi d'estate. Non c'è più odore di umido, ma le tegole sono ancora accatastate là, sul lato della stanza, da almeno vent'anni.
Ho preso coraggio e volevo salire in casa, sarà come salutarli per l'ultima volta, mi sono detta. Mattia non ha voluto, accontentati del ricordo che serbi nel cuore, di sopra è uno schifo peggio di prima, mi ha detto.

Ho chiuso la porta alle mie spalle, ed ogni volta mi stupisco di quanto sia consona l'espressione "cuore gonfio di tristezza".

Commenti

  1. mi dispiace.
    un abbraccio, paola

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  2. Credo che Mattia abbia fatto bene a non lasciarti salire.
    Una coccola, di quelle grandi.

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  3. il fatto è che non so cosa scrivere. però ti do una strizzatina al braccio. così, come dire, capisco come ti senti. un bacio.

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  4. Mi dispiace, davvero tanto polly.
    Scusa se non so dire altro, ti abbraccio.

    Susibita

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  5. ...sai, in un casermone popolare ci sono cresciuta anche io, un posto pulito in un quartiere degradato, da tempo è tutto dietro le mie spalle. Però me lo porto dentro, come una specie di terzo occhio.
    Custodisci i tuoi ricordi...un abbraccio Calzelunghemom

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  6. Un abbraccio stretto anche da parte mia. Non puoi sapere quanto ti capisco, ma te lo puoi immaginare perché anch'io mi sono trovato in una situazione simile, voglio dire di stanze e degli oggetti di queste stanze che erano di chi avevi amato e che adesso non c'è più. Ciao.

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  7. Prima cosa, un abbraccio forte perchè non deve essere per nulla stato facile. Così come rimettere mano nelle cose delle persone che non ci sono più è come rinverdirne nuovamente il dolore per la loro mancanza. Gli odori che fanno parte della nostra infanzia vengono registrati e fissati in un punto particolare della corteccia celebrale. Non voglio mica fare la PieroAngela dei poveri. E' che anche la mia testa è piena di odori, sapori e immagini di quando ero piccola e questa cosa mi aveva colpito. Insomma, tutto quello che nel bene e nel male c'è stato nei primi anni della nostra vita, ce lo portiamo dietro. Più di altre esperienze che sono venute dopo. Per cui, piccolapolly, ti auguro di riuscire a cancellare quello che magari non ti fa stare bene ma fai tesoro di tutto l'amore che ti deve aver lasciato la tua nonna. Io certe carezze e il modo in cui mi chiamava me li richiamo alla mente ancora oggi, quando ne ho bisogno. E poi che bello poter indossare le sue collane...

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  8. scusami se non mi viene da dire nulla..
    ho vissuto anche io qualcosa di simile..
    e.

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  9. Ho provato a scriverlo tante volte, ho provato a mettere nero su bianco quelle sensazioni e ogni volta quel post è finito nel cestino...

    Un abbraccio

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  10. è veramente difficile commentare.....mettiamola così, che ogni collana che indosserai sarà una carezza della nonna......
    un abbraccio

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  11. ti abbraccio
    a me ha aiutato tanto tenere qualcosa di nonna
    sono andata persino a vivere a casa sua, dopo che è stata ristrutturata

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  12. mah, sapete, non fa più così male. davvero. però quella è praticamente stata la mia casa per i primi vent'anni della mia vita e l'ho tenuta chiusa nel cuore. faceva schifo, ma era una parte di me, loro stessi erano una parte di me. ancora adesso, se penso a loro, penso che anch'io sono stata amata. anch'io. da mia nonna. e sapere che quella casa esiste ancora non solo nel mio cuore, bè, fa strano.

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  13. aspirantemammasettembre 23, 2010

    mah, forse hai fatto bene a non salire in casa...in certi casi è meglio tenersi un ricordo così com'è, anche se un po' polveroso, invece che mettersi di fronte alla realtà. A che servirebbe, dopotutto.

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  14. se può bastare un abbraccio, io allora te ne lascio due.
    io la mia nonnina l'ho vista una volta sola nella mia vita, avevo 8 anni. e al semplice suono del vocabolo 'nonna' mi si stringe il cuore all'idea di quello che mi è mancato. le tue parole lo confermano.

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  15. Polly dolce. Io amo tanto mio nonno. E' mancato 12 anni fa e l'anno prossimo avrebbe fatto 100 anni. Lui è sempre con me e il suo ricordo mi fa sorridere, mi gonfia il cuore di felicità sapere che l'ho conosciuto e che mi ha voluto un bene che non ha mai voluto a nessun altro. Ed è un aneddoto dietro l'altro se penso a lui, tutti un pò strani come un pò strani eravamo io e lui. Soffrire è normale, ma è anche normale ridere pensando alle favole, allo specchio sul comò e a tutto ciò che era lei (che erano loro).
    In ogni caso, sono con te.
    Ti bacio

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  16. Anch'io ti mando il mio abbraccio!

    Cinzia

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  17. un piccolo bacio senza parole

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  18. Ti abbraccio. E una carezza alla polly piccolina in quella casa.

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  19. Ti stringo forte forte tesoro.
    I ricordi non te li potranno mai rovinare, Mattia ha ragione.

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  20. bello avere la collana rossa al collo, e portarsi via la scatola di pietre colorate... Un abbraccio, Valentina

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  21. non dico niente,ma ti abbraccio, oh sì!

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  22. un abbraccio :)

    (ehi, scrivi benissimo!)

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  23. Commossa ho letto il tuo post
    le tue parole e quelle dei commenti, mi hanno donato una ventata di fiducia, ero davvero triste, avevo letto commenti in un blog che mi hanno fatto male davvero, ora nel mio cuore è entrato calore grazie a te e a chi ti è vicino.
    La tua nonna sicuramente ti guarda e ti è vicina e proteggerà la tua famiglia ne sono certa.
    Una carezza
    da una nonna

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  24. un abbraccio, anzi, come dice la mia di nonna, una strizzatina.

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  25. :°°°°°
    Sono molto molto triste e malinconica e leggerti, anche nel passato, mi sta facendo una gran bella compagnia.
    Una carezza

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