Passa ai contenuti principali

UN PO' DI ME

Il bello di me è che sono duttile. Mi potete trovare ovunque. Il brutto di me però, è che sono sempre fuori posto. Lo capite dal mio girarmi furiosamente i capelli sul dito indice.

Un paio di domeniche fa mi avreste trovato a una festa in collina "vagamente" fricchettona, piena di cani, bambini, birre e dread, con io troppo poco socievole per buttarmi nella mischia.
Qualche sabato fa ci saremmo potuti incontrare in una discoteca rock, con io troppo vecchia per pogare.
Venerdì sera ci saremmo incontrate alla festa dell'asilo, con l'occhio vigile sempre in cerca delle pargole, impegnata in pellegrinaggi continui al buffet, che così non avrei dovuto cucinare.
A volte mi trovate pure a convegni vari, che devo tenere il minimo sindacale di pubbliche relazioni per lo studio dove lavoro. In quelle occasioni riesumo dalla cantina la camicia di quando facevo la cameriera e mi oriento prevalentemente sui generosi buffet offerti (anche qui).

E poi mi trovate dietro al pc, non abbastanza geek e nemmeno abbastanza nerd, ed entrate in contatto diretto con la mia testa senza passare per il mio contenitore, che pure esiste ed è costituito da mani magre e nervose, capelli lunghi e spettinati, spesso t-shirt, jeans e ballerine a caso ai piedi, una borsa che non finisce più e se c'è il sole un paio di occhiali strani di Valentino che ho trovato al mercatino dell'usato.

Le cose più belle che ho fatto, un attimo prima avrei voluto scappare.
Come quando mi sono iscritta all'università e il primo giorno non conoscevo nessuno e la lezione di Scienze Politiche con Gianfranco Pasquino era troppo affollata e allora dovevi ascoltarla da fuori.
Come quando Alice mi disse "sono stanca di sentirti dire quant'è bello mio fratello e sentire lui dire quanto sei bella tu, mercoledì sera vi incontrate alle 9. Ciao. Clic" e io ci avevo una paura fottuta di uscire con l'uomo più bello che avessi mai conosciuto e invece ci ho fatto tre figli.
Come quando mi svegliai la mattina del cesareo programmato e pensai "ora scappo, non sono pronta ad avere due figlie così, in un botto, che devo ancora prendere la laurea specialistica e devo ancora andare in Cile e devo ancora finire il libro sul comodino e devo ancora scegliere il nome della seconda gemella-per ora chiamatela neonato 2 e...datemi almeno il tempo di lavarmi i denti".
Come quando mandavo i primi curriculum e mi rispose l'allora direttore di un piccolo settimanale di qui e dovevo andare in redazione a presentarmi e non pensavo mai che forse mi avrebbe risposto.

Un attimo prima, io mi sento sempre sbagliata.
Ma in fondo io sono anche questo: la mia poesia.

Commenti

  1. Bè mi sembri una tipa ok no!!!
    Insomma bisogna diffidare di chi è troppo "qualcosa"( disponibile, sicuro di sè, geek o nerd..) alla fine la contraddizione è per me sinonimo di sincerità. Stare in un posto e allo stesso tempo sentire che non è mai effettivamente il luogo dove vorresti essere. Credo che chi nn mostra le proprie debolezze nn si avvicina alla verità e di conseguenza nn si avvicina al cuore delle persone. "Non sentirsi abbastanza" come dici...bè mi ricordi molto me!

    RispondiElimina
  2. E invece, un attimo dopo, di cose ne hai fatte!
    Certo che Gianfranco Pasquino un po' di terrore me lo metteva pure a me, quando si presentava al Mulino a pontificare e a lamentarsi, il più delle volte. Insopportabile trombone, pure lui.
    Noi siamo Uno nessuno e centomila, per citare il Maestro...

    RispondiElimina
  3. @angelac2:mi hai tolto la citazione di bocca...polly, tranquilla, i "sempre a posto" non vivono per nulla...baci

    RispondiElimina
  4. ma che bello leggerti Polly, sei così vera e fresca...
    un bacio Lauracanta

    RispondiElimina
  5. Quoto Laura. Che bello leggerti, Vale, sei così vera e fresca... Lo capisco bene io, che mi sento così poco vero e nemmeno tanto fresco (stasera men che meno, di ritorno da una giornata fiorentina abbastanza pesante)... Ti racconterò. Che ne dici di incontrarci una volta di queste? Propongo il week-end della settimana prossima. Così mi fai vedere una foto dell'uomo più bello che hai mai visto, ché sono davvero curioso... :-)

    RispondiElimina
  6. Complimenti Polly e che bello il tuo modo di raccontarti: il dire-nondire quello che hai fatto, il tuo essere-nonessere traspare benissimo dalle tue parole: come hai scritto, è poesia!

    RispondiElimina
  7. @che carini che sieteeeee!
    Paolo, l'uomo più bello che ho visto dopo 8 è diventato pelato e anche leggermente sovrappeso...e poi, al di là di come è andata a finire, lui è soprattutto affascinante, saprai che il mio concetto di bellezza è abbastanza lato...comunque ci sentiamo via mail per una mattinata bolognese (o fiorentina? da brisighella c'è il treno diretto per firenze, ci metto circa 1 ora, che ne pensi? mi fai da cicerone?)

    RispondiElimina
  8. Sei completamente pazza, ovvio, altro che duttile. Scommetto che le tue figlie si ammazzano di risate :-))))

    RispondiElimina
  9. Polly ti capisco...troppo vera per far finta di sentirsi a proprio agio sempre e comunque, insomma, secondo me non sarebbe neanche tanto normale...quelli che stanno bene ovunque li metti o sono soprammobili ikea o fingono o sono troppo stupidi per riflettere e trovare la loro vera collocazione

    RispondiElimina
  10. io mi sento sbagliata anche un attimo dopo...
    bellissima descrizione,e bellissima tu gemellina

    RispondiElimina
  11. quando ti ho vista io, pero', non avevi delle ballerine a caso, eh?
    quelle scarpe mi piacciono un casinoooooooooo!
    cose futili ( ma fighe ) a parte - beh, io, invece, sono l' opposto. non mi viene mai voglia di scappare un attimo prima. perche' sono tropo curiosa. in compenso, pero', spesso avrei voluto scapapre un attimo dopo.
    ... paola

    RispondiElimina
  12. @aspi:no, sono loro che fanno morire dal ridere me! :)
    @bianca: se vogliamo dirla tutta io mi accorgo di aver fatto bene una cosa solo dopo anni...
    @paola: guarda che io sono amante del vintage, ma di quelle dure e pure! le scarpe erano di mia cognata morta l'anno scorso, le mie borse sono quasi tutte di mia nonna :)
    quando ho qualche soldino (mai) vado qui (se ti interessa c'è anche un po' di shop on line):
    http://www.angelo.it/default.asp

    RispondiElimina
  13. Polly quell'attimo in cui si vuol fuggire ci salva!!! Ci salva dal sentirci troppo adeguati quando nessuno nasce "imparato", ci salva dal "so fare tutto io" che poi se quelli li giri a gambe per aria non esce fuori nulla!!!

    Te l'han già detto ma te lo ripeto sei troppo bella per essere vera :-)

    RispondiElimina
  14. Polly, sei giusta così. Sei tu.

    RispondiElimina
  15. magari sei nel posto giusto, ma nel momento sbagliato! ;-)
    scherzo, con un po' di movimento - e a te non sembra mancare - la vita è certo più divertente, come minimo. ciao

    RispondiElimina
  16. Commento in ritardo perchè ho avuto problemi col router e non avevo ancora letto i tuoi ultimi post.
    Anch'io un attimo prima mi sento sempre sbagliata. Prima di ogni esame all'università, prima di ogni colloquio, prima di ogni incontro col capo - preside, prima di ogni serata con le amiche, ecc. Mi piace molto quello che hai scritto: "Le cose più belle che ho fatto, un attimo prima avrei voluto scappare". Mi ci ritrovo. E sono contenta di non essere scappata mai.

    RispondiElimina

Posta un commento

attenzione: i commenti ai post più vecchi di 14 gg vengono moderati! A causa del troppo spam ho disattivato le notifiche via email per i commenti in attesa...ma prima o poi li modero.