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CONSIDERAZIONI FONDAMENTALI PER COMINCIARE AL MEGLIO UN'ALTRA SETTIMANA


Sta per cominciare un'altra settimana e il sole, il lunedì, spunta puntuale come le tasse, dopo un week end di grigio para-londinese. Mi aspettano un paio di rogne lavorative oggi.
Mi deconcentro un attimo scrivendo qualcosa sul week end.

Da quando ho scoperto il mommy-blogging mi sono chiesta più volte se il nostro modo anticonformistico di parlare di maternità piacerebbe ai nostri figli. Essere un anti-modello forse soddisfa sottilmente il nostro edonismo, ma io ricordo che a sei anni avrei voluto essere figlia della mia maestra, e non della mamma 26enne che rivendicava il diritto a diverstirsi e ad essere ancora giovane.
Eppure.
Eppure i miei 27anni non torneranno più. Lo sento l'orologio biologico, sì. Comincio ad essere irrimediabilmente vecchia.
Non vecchia per starmene in giro fino alle 4, ma vecchia per alzarmi alle 7 dopo tre ore di sonno.
Non vecchia per ordinare un altro Martini, ma vecchia per passare la domenica masticando Maalox contro i postumi della sbornia.

Domenica ai giardinetti mi sentivo un po' come la protagonista di una pubblicità di qualche anno fa. Quella tipa compita che al colloquio lavorativo diceva di avere "interest in ornithology".

Venerdì, uscita dal lavoro, mi reco in stazione e acquisto una fascia chilometrica da 90km. Tipo che il bigliettaio, di fronte alla banconota da 50 euro si offende per i trenta secondi di calcolo rubati alle chiacchiere con i colleghi e mi ripaga con 45 euro di spiccioli, tra cui almeno dieci pezzi di rame.
Salgo in una delle famigerate "carrozze climatizzate", quelle che il finestrino non si può aprire perchè tanto c'è l'aria condizionata, che viene accesa in genere da agosto a novembre e par sempre che qualcuno abbia pisciato sul bocchettone, tanta la puzza.
Treno degli universitari, capito vicino agli ingegneri. Li riconosci dalle scarpe iper-galattiche e dagli occhiali, fateci caso. Parlavano una strana lingua fatta di sigle, il tutto condito da parolacce tipo "fesso" e "pirla". Mi siedo accando a loro e, nel tentativo di sincerarmi che la bottiglia sia ancora intatta, estraggo dalla mia borsa un paio di mutande, un pigiama, una t- shirt e un paio di calzini. Infine la bottiglia, intatta. Di fronte ai loro sguardi attoniti. Leggo il Venerdì di Repubblica, con in copertina Lady Gaga nuda che sembra mi stia trastullando con un pornazzo. Mezz'oretta e il treno rallenta tra i murales della stazione di Bologna. Uno dei due dice: "siamo arrivati" e l'altro: "no, siamo a Ozzano Emilia". "Tredici binari a Ozzano Emilia?" dico io, provvidenziale, perchè sennò avrebbero proseguito per Genova imperterriti. No, sarò anche giovane, ma io con gli studenti non mi trovo più.
Arrivo a Modena, mi viene a prendere la mia amica, andiamo nella casa dove vive con un'altra ragazza. Cena con amici e locale. Al sesto Martini comincio a dimenticarmi del fatto che le bimbe potrebbero stare sorseggiando ruhm e fumando sigari cubani. Al settimo un sonno molesto comincia a perseguitarmi, ordino anche una vodka lemon sperando di svegliarmi e invece per poco non mi addormento in piedi. Sono comunque già le tre e non credo di avere rovinato la serata a nessuno. Tuttavia, giunta sul divano, a fatica spengo la luce. Alle 8 di mattina ho abbastanza energia per sfilare le lenti a contatto, mettermi il pigiama e ricominciare a dormire.

Detto questo, sono sempre io.
Al risveglio n0n ho neanche mal di testa. Sorseggio un tè e rido con le mie amiche. E penso a quanto loro siano in gamba. A quanto riescano bene nel coniugare intelligenza e leggerezza, cultura e divertimento. Che forse sarei stata così anch'io. O forse no, perchè parlo troppo, tendo alla paranoia e dico anche un certo numero di cazzate.

Però anche la mia vita è piena di senso.
E a volte scorporare dalla mia personalità il lato materno è piacevole. Mi sento ancora io.

A. dice che negli ultimi cinque anni sembro cambiata tantissimo, ma in fondo sono sempre io, quella che le diceva: "Cara, se finisco per fare l'impiegata, vivere in una villetta a schiera e votare Berlusconi, ti prego, prendimi a schiaffi". Rispondeva: "tu prendimi a schiaffi se non divento quella che hai appena descritto."
Bè, pare che non ci siamo ancora picchiate.

Commenti

  1. Nemmeno a 18 anni riuscivo a bermi più di due martini: crollavo come un masso a metà del secondo (e ti risparmio la descrizione di come ero ridotta se dormivo solo tre ore).

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  2. Post stupendo. Il migliore in un blog di post bellissimi. Mi sento un po' come te di fronte alle tue amiche: mi chiedo come tu possa coniugare così bene intelligenza e leggerezza, cultura e divertimento. E maternità. Anch'io tendo alla paranoia e dico un quantitativo di cazzate non indifferente. Ma una cosa la dico giusta: anche tu "sei stata" come le tue amiche.

    E a proposito di amiche... mi hai salutato Alice? :-)

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  3. un po' (tanto) t'invidio sai? Non per il fatto che già al primo Martini io sarei già stesa e starei male per 2 giorni ( scarsa resistenza all'alcool) Più per il fatto che hai tagliato il cordone e ti sei presa un fine settimana per te. Io è già tanto che mi prenda 2 ore alla settimana... Dimmi che passa ti prego!

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  4. non ci crederete ma io, nonostante la scarsa massa corporea e la non-abitudine a bere, resisto benino all'alcol. un motivo c'è, sono pesante e vecchia dentro. laura, tranqui che passa! male che vada che manda a quel paese tua figlia quando ha 14 anni e a quel punto mi chiami che una vacanza a ibiza non ce la toglie nessuno...
    @paolo:almeno tu non tendi a parlare troppo ;)...e comunque sei una persona di un'intelligenza straordinaria, di un'apertura mentale invidiabile e anche di una sottile comicità, tutte cose che a me mancano.
    polly

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  5. Penso che si cambi a prescindere dal fatto di avere figli, anche se sono tre bellissime bimbe! Si cambia perchè siamo persone, vivaddio, vive che non si sono fermate al primo bicchiere di martini, ma hanno provato anche il cuba libre, mojito, margarita, etc... e ogni tanto è bello ricordare, ma soprattutto rivivere quelle fermate!

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  6. Be', però se davvero l'amica vota berlusconi, almeno un piccolo calcettino nel culino... :D

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  7. tu non stai bene con gli studenti?Ho passato la gravidanza ad abitare con 4 ragazze, perchè non potendomi permettere di farmi 1 ora di treno all'andata e una al ritorno io e papàdifretta abbiamo optato per prendere la stanza...io vomitavo e loro parlavano di festini..di colpo mi sono vista scaraventare nel mondo dei nonni quando sono andata ad una festa e incinta ho ripiegato su un bicchiere di sangria che mi sono fatta durare tutta la sera...però bei ricordi.Avevo un mese in più rispetto a quando mi divertivo col pampero...si cambia soprattutto perchè si fanno figli.(io di anni ne ho quasi 33...la papazzana ha quasi tre anni..).Però dai che bella la vita da mamma!!

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  8. I figli li devi fare o presto presto, così poi hai ancora tempo per tante cose, o tardi tardi, così le cose le hai fatte. Io ho scelto la seconda via e ne sono felice. Ho il ricordo delle cose fatte senza bambini e adesso me li godo senza pensare: "ah, se non ci fossero loro..." . Se avessi una serata per me, la passerei a dormire (dopo un buon drink).

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  9. Brava , brava..hai portato a termini la tua missione...ti sei inciuccata alla grande!!!!Eh sì ogni tanto scorporarsi dal ruolo di madre fà bene, al corpo e all'anima (anche se si pija l'inciuccata).E cmq è bello che tu abbia delle amiche che, nonostante vita e progetti diversi, ti accolgano e ti stiano vicino in caso di bisogno, cosa più unica che rara. Baciobacio

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  10. @zio scriba: l'amica che vota silvio non è la stessa amica da cui sono andata venerdì sera!
    @puntoevirgola: vista la mia disponibilità, le mie amiche si contano sulle dita di una mano. il fatto che quelle di venerdì sera abitino a 90 km da me è comunque una gran botta di culo, perchè le poche volte che esco qui a faenza, non mi godo certo la serata sapendo che a)non rimorchierò nessuno neanche a pagarlo perchè bene o male ci si conosce tutti; b)la mattina dopo sveglia alle 7, come dicevo prima...

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  11. Cara, il bello di recuperare ogni tanto la leggerezza è che lo fai col cuore pieno di ricchezza e la vita piena di senso... e il cervello decisamente più abituato a poche ore di sonno :-)! Sono contenta di leggerti più serena e ricaricata, un abbraccio e buona settimana :-)

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  12. "parlo troppo, tendo alla paranoia e dico anche un certo numero di cazzate"....MA SIAMO UGUALI!!! solo che io di anni ne ho 33 e dopo un matrimonio e una convivenza andati male vivo col mio cane e sogno ancora il principe azzurro e una famiglia....ognuno ha il suo punto debole....

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  13. cla, ma non sei mica vecchia per sognare la famiglia! io che dovrei dire, in quale principe azzurro posso sperare? eppure...

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  14. polly come sempre riesci a farci divertire ;)....un pochino tutti noi eravamo li con te... il fatto che tu e la tua amica nn vi siete ancora prese a botte vuol dire che va bene cosi e che non avete perso la speranza di realizzare i vostri sogni ..... Evviva la speranza ci mantiene giovani!!!!:-)

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