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Il bagno di mia nonna

Il bagno di nonna ricordo che non aveva lo scarico per la lavatrice.
Il tubo grigio in plastica lo mettevamo dentro al cesso e faceva anche da sciacquone perché non si tirava l'acqua regolarmente. Delle volte, quando qualcuno rimaneva sul cesso più di qualche minuto a contemplare giornali scandalistici nell'espletamento delle sue funzioni, toglieva il tubo della lavatrice. Ci dimenticavamo spesso di re-inserirlo nel cesso dopo la seduta e se la lavatrice era in funzione si allagava tutta la piccola casa. Il che era un bene, perché era l'unica occasione in cui si lavavano i pavimenti, anche se neanche dopo gli allagamenti, a dirla tutta, diventavano lindi. Piuttosto, l'acqua di scarico della lavatrice rendeva il tutto ancora più impiastricciato, però faceva un buon odore. Nonna si arrabbiava quando qualcuno non rimetteva il tubo di scarico nel cesso, ma io dicevo che era colpa sua, se vivevano in quella maniera anormale, senza neanche lo scarico della lavatrice, e non l'ho mai aiutata.
La verità è che vivevano (o vivevamo. Chi viveva davvero in quella casa, oltre ai regolari residenti? Tutti noi) in un degrado tale, che il pensiero di chiamare un idraulico o un elettricista era impensabile.
Quando si ruppe la finestra del bagno venne riparata con scotch e fogli di giornale e rimase così finché non furono morti entrambi i nonni e gli spazzini dell'Ente Case Popolari non buttarono via tutto (poveri loro).
La lavatrice si trovava a fianco della doccia, ed era comoda perché ci appoggiavamo lo shampoo e il bagnoschiuma, però delle volte ho preso la scossa. 
Comunque la doccia non si usava molto spesso. Era costituita da un piatto in ceramica, un miscelatore appeso al muro, e una tenda rosa in plastica, sporca in fondo. Il piatto della doccia veniva utilizzato per i vestiti sporchi e quando uno voleva lavarsi, nonna un po' si arrabbiava perché doveva preparare il bagno. Finché ero piccola mi lavavo "a pezzi", in catini di plastica, poi sono cresciuta e mi sono anche venute le mestruazioni e volevo fare la doccia. Cercavo di farla a casa di mia madre, ma a volte la volevo fare a casa di mia nonna, dove passavo tantissimo tempo. 

Un tempo tutto sommato felice, ozioso, una grande coccola dall'odore di cucina, di cesso e di nonna. 
Ho passato tutta l'infanzia in quelle tre stanze, a immaginare storie. Non ho mai fantasticato tanto come quando non avevo niente.

Commenti

  1. mi hai fatto venire i brividi dai ricordi: perché anche i miei a casa non avevano (e non hanno) lo scarico della lavatrice e mettono il tubo nel water, anche loro mettevano (e mettono) i panni da lavare sul piatto della doccia, anche la mia era una casa popolare. E se ci penso oggi risento gli odori e nelle tue parole ritrovo tonda quella sensazione, di non avere un cazzo eppure essere, non so perché, felice. grazie. chiara

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  2. :) il tubo grigio, uncinato, penzolava nella vasca da bagno di casa dei nonni. però ricordo che venivo lavato in una grande mastello, di quelli con due maniglie piccole e una grande.

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  3. anche a casa dei miei nonni fino a 5 anni fa non c'era lo scarico della lavatrice: e indovina un po', la lavatrice non era in bagno bensì in cucina, e il tubo penzolava dentro l'acquaio, nonna lavava oltre i piatti anche i panni che dovevano essere lavati a mano (mutande, calze e co...) alla faccia della zona giorno e della zona notte...però avevamo il giardino, galline e conigli, oltre che un cane e svariati gatti. ricordo una volta che entrai in cucina e trovai un coniglio appena sgozzato sanguinante nell'acquaio (lo stesso dove, dopo avere sciaquato con la varechina, nonna avrebbe lavato i panni). perchè mia nonna invece usava litri di candeggina, quello si. ma dopo due secondi si risporcava tutto cani, gatti, poi c'era puzza di fumo perchè sia nonna che nonno fumavano in casa, e c'era puzza di vino, che bevevano a pranzo e a cena, spesso nel brodo...per non parlare di quando nonna friggeva il gnocco fritto e ci puzzava per una settimana...il loro bagno era imbarazzante, 2 metri quadrati, niente bidet, doccia con piatto a pavimento. però sempre più o meno pulito.poi ci puzzava anche di stalla, perchè i nonni appunto lì lavoravano...credo che al di là dell'igiene, fosse proprio una questione di mentalità. anche il cane non aveva una sua ciotola, ma un piatto da umani, che veniva lavato con gli altri...Che nostalgia!!! scusa la lunghezza ma mi hai riaperto un mondo...grazie x le perle che ci regali.

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    1. quando dici che è una perla non so se dici sul serio o sei ironica...cioè, è tutto un po' splatter :)

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  4. ...descrivi così bene le cose, che è come avere davanti agli occhi una fotografia...
    Sei brava.

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  5. Ho vissuto per 20 anni in una casa così, bagno grande, stavamo bene, ma niente scarico, intendo 20 anni cioè da quando sono nata ai vent'anni miei cioè quando abbiamo traslocato e io quella casa la rimpiango ancora, ma soprattutto io ero convinta che tutte le lavatrici fossero fatte così e quando arrivamo nella casa nuova (che ho sempre odiato perchè situata fuori MI e dove siamo stati 10 anni) ho chiesto dove fosse il tubo,,, rimanendo sconvolta dalla magia del tubo-free.
    Comunque sì, ogni tanto ci si dimenticava ed era un casino. bacioni Sandra frollini

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  6. Mia nonna aveva la lavatrice in cucina e lo scarico nel lavello. Tutto il nero della muffa agli angoli del soffitto e tutti i mobili rattoppati con il nastro adesivo. Però queste cose hanno assunto il sapore di "degrado" solo nei ricordi, quando le vivevo mi sembrava tutto normale. Jane

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    1. A me sembrava degrado già allora, soprattutto in un periodo in cui ho vissuto lì fissa. Ho imparato a non essere schizzinosa.

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  7. va beh, ma alla fine ci avevamo tutti sto cazzo di tubo o nella vasca o nel cesso?

    :-D

    Bello!!

    ...e un bacio all'anima della mia povera nonna, che usava ettolitri di "polvere" per la lavatrice e il Vernel (c'era solo quello).

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  8. Anche la casa della mia nonna era degradata e priva di igiene, però io ero piccola e lei mi trattava bene e lì si stava tutto sommato bene...

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  9. Casa di mia nonna era piena dell'odore di vecchio, di odore di canfora e di quello di mia nonna. In realtà, poverina, aveva solo una vasca in graniglia e cemento, col solo rubinetto d'acqua fredda. E d'inverno non faceva certo voglia di lavarsi.

    Ricordo che fecero costruire un bagno, con vasca e scaldabagno a legna, ad un certo punto, ma la cosa non cambiò molto, forse l'adoperava ogni 15 giorni…
    Quando si lavava, adoperava il resto del sapone di Marsiglia che stava sull' asse per lavare di legno appoggiato nella vasca (si lavava la roba, non i cristiani…).

    Ah, mia nonna si grattava in testa con la pinza degli spaghetti.
    No, non sono di una famiglia zingara. Non mangiavo volentieri da mia nonna.

    Mia nonna è morta a 100 anni e tre mesi, ed era al primo ricovero in ospedale. Ma poi l' han rimandata a casa, ed è morta lì, ha fatto colazione, poi si rimessa a letto perchè "si sentiva stanca", e se n'è andata in un sospiro.

    Era il 2003.
    Temo che l'igiene personale e la vita lunga non siano collegati.

    Anonimo SQ

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    1. Ma infatti, io mi sono ammalata sempre in situazioni di igiene, mai a casa di mia nonna. Ho preso i pidocchi una sola volta, le mie figlie li hanno preso alcune migliaia di volte e viviamo nell'igiene, non certo maniacale, ma insomma, igiene.

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